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10 buoni propositi per dire addio al fumo nel 2024

Il rientro dalle festività natalizie porta solitamente una ventata di energia che predispone al cambiamento e alla realizzazione nei nostri propositi: perchè quindi non impiegarle per dire addio al fumo?

Non è più una curiosità che il termine Gennaio debba il proprio nome alla divinità IANUS, dal termine latino IANUS, il dio romano Giano, un essere bifronte preposto alle porte e ai ponti.

La doppia faccia del dio indica la possibilità sia di salutare l’anno che passa sia di predisporsi al futuro e ai cambiamenti che decidiamo di attuare.

La consapevolezza di dover cominciare un nuovo ciclo spesso viene associata alla necessità di apportare una svolta concreta nelle nostre abitudini e nella nostra quotidianità, in primis per ciò che riguarda una delle grandi minacce alla nostra salute, il fumo.

La sigaretta rappresenta un nemico per oltre un miliardo di persone nel mondo ed è in cima alla lista delle cause prevedibili di morte in tutto il mondo. Ma perché smettere è così difficile?

Intaccare la ritualità dei propri gesti è un percorso tortuoso, fatto di tanti passi falsi: ecco perché, molto spesso, iniziare a gennaio un percorso di cambiamento può aumentare le chance di riuscita.

Ma quali sono i buoni propositi da mantenere per riuscire ad uscire efficacemente dal fumo?

1) Fissare degli obiettivi realistici

Costruire un percorso giornaliero, piuttosto che avere in mente un unico grande obiettivo finale, può significare fare la differenza tra riuscita e fallimento. “Smettere di fumare” indica un traguardo irrealistico nel breve periodo: perché non fissare una data entro il quale diminuire gradualmente o intraprendere un percorso con un professionista?

2) Dedicati del tempo

La motivazione e la riuscita di un piano sono una diretta conseguenza della salute mentale e del benessere psicofisico. Concentrarsi su quello che ci fa stare bene significa trovare le energie e le forze per intaccare le cattivi abitudini.

3) Fai sport o dedicati alle tue passioni

La ritualità e l’abitudine sono principali nemici del cambiamento. Usiamo il nostro tempo libero per distrarci e ricaricarci attraverso attività alternative.

4) Costruisci un dialogo fruttuoso con le persone che ti circondano

I cambiamenti rappresentano momenti difficili da affrontare e spesso gli ostacoli, se affrontati in solitaria, diventano montagne insormontabili. Abituiamoci al confronto, cerchiamo il sostegno degli affetti o di chi ha già approcciato un percorso simile al nostro. In questo caso, i social media o le app possono abbattere le barriere geografiche, permettendoci di trovare un appiglio all’infuori del nostro sistema.

5) Conosci il percorso

Non esiste un percorso univoco quando si decide di smettere di fumare.Sapere a cosa si va incontro significa essere preparati. La prima settimana rappresenta uno degli scogli più duri: tenete a mente che ogni giorno senza fumo consiste in miglioramento tangibile per la nostra salute. Già in poche settimane infatti vengono ripristinati olfatto e gusto, seriamente danneggiati dalla sigaretta.

6) Cercare l’aiuto di un esperto

Gli esperti della cessazione possono costruire un percorso ad hoc sulla nostra persona e sulle nostre abitudini, magari predisponendoci anche a soluzioni alternative che tengano in considerazione le strategie di riduzione del danno.

7) Staccare la mente dallo stress

Ansia e negatività sono nemici del successo di un qualsiasi percorso. Allontana le situazioni potenzialmente negative.

8) Documentati su quali sono i danni da fumo

Smettere di fumare abbassa moltissimo il rischio di cancro, di infarto e di ictus. Una mamma in gravidanza, smettendo, difende il suo bambino/a prevenendo il rischio di aborto, di nascita prematura o di sottopeso alla nascita. Chiunque assuma farmaci per svariate ragioni ha interesse a non fumare poiché le sigarette abbassano l’efficacia di azione delle medicine in maniera molto significativa: vale ad esempio per ipertesi, diabetici, iperuricemici ecc. In generale, il fumo mina la salute sia nel breve che nel lungo periodo.

9) Valutare le strategie di riduzione del danno

I dispositivi elettronici a rilascio di nicotina possono rappresentare una soluzione per i fumatori più resistenti e per tutti coloro che potrebbero non trovare un aiuto nelle terapie farmacologiche o assistenziali classiche: le ecig e i prodotti a tabacco riscaldato, infatti, lasciano invariate le ritualità connesse al fumo, ma con una drastica riduzione dell’assunzione e inalazione dei prodotti cancerogeni della combustione. È sempre bene informarsi e chiedere agli esperti quando si valutano tali soluzioni, per uscire definitivamente della dipendenza da nicotina.

10) Segui i riferimenti e gli appuntamenti più importanti della LIAF

La comunità rappresenta un vantaggio nei percorsi di cessazione. La LIAF promuove svariate attività e collaborazioni che possono fornire la conoscenza e gli strumenti adeguati per valutare un percorso di uscita dalla dipendenza da nicotina. Ricordiamo inoltre che il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) 800-554088, numero presente sui pacchetti di sigarette, è un servizio nazionale, anonimo e gratuito, promosso dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD). Attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 16:00.

È importante ricordare che sempre più evidenze scientifiche confermano che una vita senza fumo è sinonimo di salute e longevità. Al CoEHAR, il centro di ricerca per la riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania, vengono portati avanti innumerevoli progetti internazionali che indagano gli effetti della sostituzione del fumo con i dispositivi elettronici e della cessazione totale dal fumo di sigaretta.

Tra questi ricordiamo:

  • Il progetto DIASMOKE,  che ha valutato il cambiamento nei parametri del sistema cardiovascolare tra i fumatori affetti da diabete mellito di tipo 2. Un gruppo di ricerca internazionale che è recentemente intervenuto per modificare le linee guida nel trattamento dei pazienti affetti da questa patologia, rivolgendosi direttamente all’American Diabetes Asociation.
  • REPLICA, uno dei progetti di maggior successo del centro di ricerca catanese. Il team di replica rappresenta una realtà di eccellenza nel campo della ricerca applicata al danno da fumo: le più recenti evidenze di Replica, oltre ad avere settato nuovi standard metodologici, hanno dimostrato la ridotta citotossicità dell’aerosol delle sigarette elettroniche rispetto al fumo di sigaretta e di conseguenza il danno minore prodotti dai dispositivi alternativi a rilascio di nicotina.
  • IN SILICO SCIENCE, un progetto che si occupa di condurre revisioni sistematiche sugli effetti cardiovascolari, respiratori e relativi all’aumento di peso della sostituzione del fumo con i dispositivi elettronici. Seconde le ricerche, l’uso di tali strumenti non causerebbe danni ulteriori al sistema cardiovascolare o respiratorio rispetto al fumo di sigaretta 
  • SMILE STUDY, un progetto che ha valutato l’impatto sulla salute del cavo orale e l’estetica del sorriso tra i fumatori. Secondo i dati a disposizione, non solo il fumo di sigaretta rappresenterebbe un fattore di rischio elevato per l’insorgere di patologie a danno del cavo orale, ma comporterebbe problematiche estetiche di notevole impatto come un sorriso ingiallito e un alito cattivo. L’utilizzo dei prodotti elettronici migliorerebbe le situazioni negative indotte dal fumo e rappresenterebbe una spinta motivazionale ulteriore

Cosa aspetti, gennaio è il mese giusto per pensare di smettere di fumare definitivamente!

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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