lunedì, Novembre 25, 2024
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2023? Vi spieghiamo perché è l’anno giusto per smettere

Con l’avvento del 2023, la motivazione e i venti del cambiamento ci spingono verso nuovi approcci e risoluzioni, soprattutto per quanto riguarda alcune la nostra salute, combattendo contro alcune bestie nere come il fumo di sigaretta. Ma come rendere una buona idea un progetto di successo?

Festeggiare il nuovo anno, si sa, è da sempre uno dei motivi principali che spingono le persone a prendere decisioni che cambino in positivo la propria vita.

Complici tre anni in cui i paradigmi mondiali sono stati ribaltati, quest’anno la top ten dei propositi non vede più il classico “smetto di fumare” in cima alla lista, scalzato da propositi che privilegiano invece un miglior bilanciamento tra la vita lavorativa e la vita personale. 

Ma anche per questo 2023, la laute fisica e mentale sono tra i grandi temi affrontati, compresa sembra necessità di abbandonare quelle abitudini che invece ci spingono verso la direzione opposta.

Ma perché il 2023 dovrebbe essere un anno differente dagli altri?

Sappiamo infatti, secondo un dato statistico inglese di qualche anno fa, che su 100 fumatori che scelgono di smettere con l’anno nuovo, solo 13 riescono.

Ma è anche vero che chi smette a gennaio ha molte più probabilità di dire addio al fumo per sempre.

Eppure quest’anno, i venti del nuovo anno sembrano garantire molte più chances: innanzitutto, usciamo da anni complessi, dove è tornata alla ribalta più che mai la voglia di investire sulla salute, orientandoci verso scelte consapevoli.

Il tempo, questa grande unità di misura contro cui combattevamo strenuamente, è tornato ad essere un alleato, che, se giustamente valorizzato, può definire degli standard qualititativi di vita molto più elevati.

Ed è questa la spinta principale che dobbiamo sfruttare: recuperato, almeno parzialmente, un equilibrio tra tempo e impegno, possiamo investire su piccoli propositi che rappresentano un cambiamento radicale, in primis dire addio al fumo.

Un esempio? Prendiamo il tempo come unità di misura e metro dei nostri progressi da quando decidiamo di spegnere l’ultima sigaretta della nostra vita:

  1. In 20 minuti cala la pressione e rallenta il battito cardiaco 
  2. In 12 ore i livelli di monossido di carbonio si riassettano 
  3. In 24 ore i polmoni iniziano a liberarsi dei depositi del fumo
  4. In soli due giorni scendono i livelli di nicotina nel sangue e migliorano gusto e olfatto
  5. In un periodo che va dalle due settimane ai 3 mesi si assistono a cambiamenti significativi: migliora l’umore, la qualità del sonno, la circolazione sanguigna e la respirazione. Addio a tosse e catarro. torna la voglia e le condizioni fisiche per poter effettuare attività fisica liberamente
  6. Dopo 10 anni il rischio di tumore ai polmoni è pari a quello di un non-fumatore.

Ciò che colpisce, è che tenere duro per pochissimo tempo significa già aver compiuto un passo enorme in avanti

Ma come riuscire a rendere il 2023 l’anno giusto?

Innanzitutto, si deve necessariamente prendere coscienza della propria decisione: le feste sono finte, siamo tornati alla routine quotidiana ma con ancora quell’aurea di libertà che si respira dopo le ferie natalizie: inserire un piccola nuova abitudine potrebbe essere meno difficile del previsto.

Anche al lavoro, si rinuncia più facilmente. Una pausa sigaretta in meno si potrebbe giustificare con il dover riprendere task lasciati indietro.

Rivolgersi a servizi di cessazione come ASL e centri antifumo, inoltre, mette in contatto con esperti del settore che sapranno creare un percorso ad hoc basato che sulle esigenze del singolo.

Che state aspettando? Il 2023 è davvero il vostro anno. Dite addio al fumo e investite nel vostro futuro!

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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