Il vaping vince dove le terapie ufficiali hanno fallito. Ma qual è il segreto del suo successo? Questo si sono chiesti i ricercatori DiPiazza, Caponnetto, Askin, Christos, Maglia, Gautam, Roche e Polosa. Il frutto di tale ricerca è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Harm Reduction Journal.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33059666/
Catania, 12 Novembre 2020. Una ricerca condotta dalla City University di New York e dalla Cornell University di New York e dal CoEHAR Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania ha cercato di identificare l’entità e la qualità delle sensazioni respiratorie tra coloro che non sono riusciti a smettere di fumare con i farmaci tradizionali ma che ci sono riusciti con le sigarette elettroniche. Lo studio si è inoltre focalizzato sulle percezioni degli ex-fumatori, ovvero sull’influenza che l’esperienza sensoriale dell’uso delle sigarette elettroniche ha avuto durante il loro percorso di cessazione dal fumo.
L’84% dei partecipanti ha riferito come la sensazione del vapore sia importante per smettere di fumare ed addirittura il 91% ritiene che le sensazioni che accompagnano l’uso di sigarette elettroniche abbiano contribuito al successo della cessazione.
Secondo il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania: “Le esperienze sensoriali date dalle sigarette elettroniche possono aiutare chi non riesce a smettere di fumare con i classici farmaci antifumo perché il fumatore potrebbe preferire prodotti sostitutivi con caratteristiche simili all’atto del fumare (nicotina, fumo, gusto, gestualita’, etc) piuttosto che essere medicalizzato”.
“E’ chiaro – spiega il prof. Pasquale Caponnetto, dell’ateneo catanese – che il campione è rappresentato da persone soddisfatte da questo cambiamento ma all’interno di un processo di ricerca di cure atte a distaccare le persone da sostanze nocive che creano dipendenza di certo non si può trascurare l’enorme impatto che possono avere gli aspetti sensoriali percettivi in grado di modificare radicati schemi cognitivi, comportamentali e perfino emotivo relazionali”.
La ricerca
Per lo studio sono stati analizzati un campione intenzionale non casuale di 156 partecipanti reclutati negli Stati Uniti attraverso la pagina Facebook del Consumer Advocates for Smoke Free Alternatives Association. I partecipanti, hanno completato un sondaggio online per valutare le esperienze sensoriali associati all’uso di sigarette elettroniche.
Risultati
Certamente il risultato più eclatante è che il 91% dei vapers, ormai ex fumatori, riferisce di aver provato sensazioni di piacere passando dal fumo al vaping e che questo ha contribuito significativamente nella scelta di abbandonare la sigaretta convenzionale.
Con l’uso delle sigarette elettroniche i volontari hanno riferito di aver sentito il vapore in gola a cui si è associata una riduzione della voglia di fumare. Vi è stata inoltre una sensazione di piacere nell’utilizzo della sigaretta elettronica, inclusa la voglia di assaggiare, annusare, osservare il vapore e toccare il dispositivo a conferma dell’importanza del mantenimento di alcuni aspetti ritualistici. E’ stato inoltre identificato come le donne abbiano avuto una maggiore riduzione della voglia di sigarette rispetto agli uomini. Coloro che hanno iniziato a fumare a 13 anni o meno hanno avuto una maggiore soddisfazione e piacere sensoriale rispetto a quelli che hanno iniziato a 16-17 anni.