L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), come ogni anno, lancia una campagna globale contro il tabacco, dal titolo “Impegnati a smettere”.
Mentre la seconda ondata di infezione da Covid-19 colpisce il mondo e un nuovo lockdown è in vista, aumentano le tensioni psicologiche sulle persone e, nello specifico, sui fumatori.
La campagna di quest’anno ha come obiettivo quello di aiutare almeno 100 milioni di persone a smettere di fumare attraverso la realtà delle comunità di recupero.
L’iniziativa dell’OMS servirà a creare ambienti più sani che favoriscono le politiche contro la dipendenza dal tabacco, incrementare l’accesso a tutti i servizi utili per chi vuole smettere, aumentare la consapevolezza del pubblico nei confronti delle strategie dell’industria del tabacco e promuovere iniziative volte ad aiutare gli utilizzatori del tabacco.
Tra le iniziative, l’organizzazione si impegnerà a istituire comunità digitali per permettere a chiunque di trovare il sostegno sociale di cui hanno bisogno.
In che modo? Concentrando una maggiore attenzione sui paesi nei quali vive la maggioranza degli utilizzatori di tabacco. Considerato che non tutti hanno la possibilità di accedere agli strumenti necessari per smettere di fumare, l’OMS ha come scopo quello di garantire nuove risorse, come la creazione di comunità virtuali in cui le persone possono trovare supporto. Una delle novità più interessanti di Commit to quit prevede il supporto un operatore sanitario digitale, disponibile in inglese 24 ore su 24 e che sarà presto in grado di supportare anche altre lingue. L’operatore gestito da un’intelligenza artificiale fornirà informazioni accurate e aiuterà le persone a fare un piano per smettere di fumare.
In un momento così complesso per la salute pubblica, è bene evitare ogni rischio, e il fumo è causa di malattie respiratorie.
Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.