sabato, Novembre 23, 2024
HomeNewsDonne che fumano più degli uomini. Perché smettere?

Donne che fumano più degli uomini. Perché smettere?

Il fumo, in passato, era meno diffuso tra le donne ed era in voga soprattutto negli ambienti maschili.

Oggi, in Italia, il fumo è un’abitudine di sesso più femminile che maschile. Diversi, infatti, gli studi che lo confermano.

Le donne iniziano a fumare per svariati motivi, ma spesso lo fanno solo per sembrare più sicure di sé e più adulte. A volte iniziano per seguire una moda, magari per sentirsi appartenenti a un certo gruppo (si pensi alle adolescenti che iniziano a fumare a scuola). Spesso il fumo è utilizzato anche come strumento di controllo del peso e molte ragazze temono di aumentare di peso se smettono di fumare. Un notevole influsso è esercitato anche da fattori come l’abitudine al fumo dei genitori o il bisogno di opporsi a un loro divieto, dagli ideali di bellezza e dai trend comunicati dai media. Il fumo finisce così per diventare una parte costitutiva dell’identità.

Secondo delle ricerche, gli uomini sembrano allontanarsi dalle sigarette, mentre il dato femminile torna a salire. Diminuiscono i fumatori totali, diminuiscono costantemente gli uomini con la sigaretta, invece le donne no. Ricordiamo dai racconti delle nostre nonne o dai film, i tempi in cui era disdicevole che una donna fumasse. Negli ultimi anni, invece, il tabagismo femminile si sta diffondendo sempre di più.

Il fumo fa più male nell’uomo o nella donna?

Fumare fa male a tutti, ma le donne che fumano hanno diversi motivi in più per smettere e per fare particolare attenzione.

Quali sono i rischi per la salute femminile?

Il carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo-correlate, è in calo tra gli uomini ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.

Le fumatrici soffrono anche di disturbi del ciclo mestruale e rischiano una menopausa anticipata. Nelle fumatrici non vaccinate contro l’HPV (papillomavirus umano), il fumo è un co-fattore dell’evoluzione di un infezione verso una lesione pre-cancerosa, contribuendo ad aumentare il rischio di sviluppare un tumore della cervice uterina.

Chi fuma ha più difficoltà di avere una gravidanza, il fumo incide fortemente nella fertilità e, in gravidanza, può danneggiare la salute del feto.

Il fumo è un fattore di rischio anche per lo sviluppo dell’osteoporosi, una malattia caratterizzata dalla riduzione della massa ossea e dalla distruzione del tessuto che compone le ossa.

Fumare può creare danni enormi alla pelle e cambiare per sempre il tuo sorriso.

Oggi, con l’aiuto degli specialisti della smoking cessation, è possibile intraprendere percorsi efficaci per smettere definitivamente. Cercare soluzioni alternative è possibile grazie ai prodotti meno dannosi e senza combustione. Smettere di fumare conviene sempre: sia perché allunga la vita, sia perché ne migliora la qualità.

Leggi anche:

Perché le donne non devono fumare?

Danni del fumo sulla pelle

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

Ultimi articoli