sabato, Novembre 23, 2024
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Quali sono gli alimenti che contengono nicotina?

Si dibatte molto spesso dei danni che comporta l’assunzione di nicotina ma – in realtà – è la dipendenza da questa sostanza a creare seri problemi. Si muore – infatti – per il catrame e per le sostanze tossiche sprigionate durante il processo di combustione e non per la nicotina in sé.

Ma la nicotina che si trova anche in natura e spesso nelle nostre tavole che ruolo ha esattamente nella smoking cessation?

Lo abbiamo chiesto al prof. Massimo Caruso, ricercatore del CoEHAR dell’Università di Catania ed esperto anche di nutrizione.

La nicotina può essere assunta in piccole dosi anche in natura, in particolare da una famiglia di piante cui appartiene anche la pianta del tabacco: le solanaceae. Una naturale integrazione di nicotina può ridurre gli effetti iniziali dell’astensione da sigaretta, pur se a dosi molto più basse del tabacco. Ecco perché la nicotina si usa durante i processi di smoking cessation“.

Quali sono gli alimenti che contengono nicotina?

  • Cioccolato (da 0.000230 a 0.001590 mg/kg, dipende dal tipo di cioccolato)
  • Patata (contiene nicotina in minime quantità: 7,1 nanogrammi di nicotina per grammo di cibo; 1 microgrammo di nicotina per 140 grammi)
  • Pomodori verdi: 42,8 ng di nicotina per grammo di cibo; 1 microgrammo di nicotina per 23,4 grammi
  • Pomodori cotti: 4,3 ng di nicotina per grammo di cibo; 1 microgrammo di nicotina per 233,0 grammi
  • Salsa di pomodoro: 52,0 nanogrammi di nicotina per grammo di cibo; 1 microgrammo di nicotina per 19,2 grammi

Un microgrammo di nicotina equivale allo stare seduti in una stanza con un leggero odore di fumo per 3 ore. Ogni sigaretta contiene circa 7 milligrammi di nicotina, di cui circa 1 milligrammo viene assorbito” – ha spiegato Caruso.

Prendendo come esempio la melanzana, la quantità di nicotina contenuta in 10 chilogrammi di melanzana è equivalente alla quantità assorbita da una sigaretta.

La melanzana è l’alimento più ricco di nicotina e bisogna considerare che per via digerente l’assimilazione della nicotina è molto ridotta rispetto a quella polmonare.

Sebbene intorno al ruolo della nicotina si sia detto di tutto, e sebbene molte informazioni siano poco chiare e confuse va spiegato che, se in un percorso di cessazione da fumo bisogna puntare sulla disintossicazione e l’attenuazione del desiderio di nicotina, è molto importante chiarire che si muore per il catrame e non per la nicotina. La pericolosità delle sostanze sprigionate durante il processo di combustione è subdola e lenta ma spesso letale.

Queste sostanze, più di 90, a causa della combustione, rilasciano particelle che cambiano la loro composizione e diventano molto pericolose. A differenza della nicotina che ha un effetto immediato, gli effetti negativi del catrame non si riscontrano subito. Motivo per cui i danni sono visibili solo dopo anni di fumo di sigarette.

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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