Oggi 15 aprile – data di nascita di Leonardo Da Vinci – si celebra la quarta edizione della Giornata della ricerca italiana nel mondo. Una iniziativa che nasce dalla collaborazione tra la Farnesina e il MUR per sostenere e ringraziare tutti i ricercatori e gli accademici italiani impegnati all’estero e non solo.
I ricercatori italiani nel mondo rappresentano una grande eccellenza internazionale ma anche una risorsa fondamentale per il futuro del pianeta. L’Italia è oggi al 7° posto nelle classifiche mondiali per numero di pubblicazioni scientifiche e di ricerca, nonché all’8° posto per la qualità di queste pubblicazioni.
Ma quanto ha influito la scienza della Riduzione del danno da fumo in questo sviluppo della scienza italiana nel mondo?
Per comprendere fino in fondo il clamoroso sviluppo di questo settore, basta pensare che le prime sigarette elettroniche sono entrate in commercio solo nel 2003 ed è solo nel 2013 che si sono iniziati a studiare gli effetti dello strumento. ECLAT, firmato dal prof. Riccardo Polosa, è stato il primo studio al mondo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare.
Sono passati meno di 10 anni e PubMed (il motore di ricerca di letteratura scientifica più usato al mondo) alla voce “ecigarettes” conta più di 5000 pubblicazioni.
Un ambito di studio completamente nuovo che continua ad espandersi coinvolgendo centinaia di ricercatori italiani di differenti atenei impegnati a trovare risposte efficaci, non solo sulla riduzione del danno da fumo, ma anche sull’utilizzo degli strumenti a rischio ridotto in settori diversi per la cura e la prevenzione della salute.
Ed è in questo scenario che si inserisce l’attività dei ricercatori italiani del CoEHAR e della LIAF che ormai da anni lavorano alla creazione e standardizzazione di un network di elevato spessore scientifico internazionale che collabora insieme per lo scambio di scienza e conoscenza.
Una rete globale di enti e ricercatori che vanta oggi più di 100 ricercatori impegnati in tutto il mondo, più di 300 pubblicazioni scientifiche sulla riduzione del danno, migliaia di fumatori che hanno smesso definitivamente di fumare e centinaia di pazienti coinvolti in numerosi progetti di ricerca.
Un network internazionale, quello del consorzio CoEHAR che, partendo da Catania (ormai capitale della ricerca sulle sigarette elettroniche), ha segnato e guidato il percorso storico e rivoluzionario della scienza della Riduzione del danno da fumo nel mondo.
Una posizione di prestigio ottenuta grazie all’attività di migliaia di ricercatori che non si sono mai fermati nemmeno durante questo difficile e ormai lungo lockdown generalizzato.
L’Università degli Studi di Catania, ricordiamo, è considerata ancora oggi, nonostante la proliferazione di studi in materia, l’ente più autorevole al mondo nel campo della ricerca applicata alla riduzione del danno da fumo ed il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, è lo scienziato più produttivo al mondo in questo settore. Nato nel 2018, il CoEHAR ingloba al suo interno più di 80 ricercatori dell’ateneo di Catania tra medici, professori e operatori tecnici afferenti a diversi dipartimenti che collaborano insieme per avviare progetti di internazionalizzazione che consentono di creare scienza e innovazione.
Questa però è la giornata di tutti i ricercatori impegnati nel mondo su temi e ambiti diversi ed è a tutti loro che va il nostro più sincero GRAZIE.