E’ stato bocciato stamane in Commissione Finanza l’emendamento firmato dall’On. Aris Prodani (M5S) n. 1.1480 circa la regolamentazione delle sigarette elettroniche in Italia.
La proposta intendeva sostituire l’imposta di consumo con una imposta di fabbricazione, che grava sui produttori, riferita ai liquidi contenenti nicotina o altre sostanze, atti ad essere somministrati mediante vaporizzazione per mezzo di strumenti meccanici e/o elettronici pari a 20 centesimi di euro per millilitro. Una disposizione che avrebbe prodotto effetti positivi sulla concorrenza e avrebbe contribuito a lasciare libero il prezzo del prodotto al dettaglio.
“Nonostante gli annunci mediatici dei giorni scorsi, il risultato di oggi è stato che l’emendamento proposto non è passato in Commissione – ha dichiarato l’On. Prodani ai microfoni di LIAF – Per alzata di mano, il testo è stato votato solo dai rappresentanti del Movimento Cinque Stelle e questo non ne ha consentito l’approvazione”. I gruppi presenti adesso dovranno prendersi le responsabilità del caso. Pare – continua Prodani – che ci sia una volontà precisa di non portare avanti la battaglia a sostegno del settore delle e-cig”.
Nell’ambito della seduta il viceministro Stefano Fassina avrebbe fatto presente che, dal punto di vista del Governo, il parere contrario espresso nei confronti dell’emendamento Prodani è stato determinato dall’assenza di “un’adeguata copertura finanziaria”.
Di contro Prodani conferma che: “Lo Stato sta bloccando uno dei pochi settori produttivi in crescita proponendo una tassa – che ricordiamo sarà in vigore dal 1 gennaio 2014 – del 58,5%. L’emendamento di oggi avrebbe trasmesso fiducia ai produttori e alle imprese e invece abbiamo dato un’ulteriore risposta negativa”.
Anche l’On. Sabrina Capozzolo (Pd) componente della I Commissione Finanza ha espresso parere positivo circa la sospensione della tassazione e ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà un mozione che potrebbe rappresentare un appiglio in più per la regolamentazione: “Si tratta di una tassazione esagerata su un prodotto commerciale sul quale non si fa nessun tipo di analisi – ci ha spiegato – non ci si chiede se fa bene o male, si attacca solo il settore e basta. Già domani – ha confermato la Capozzolo – presenterò una mozione con l’intento di proporre in qualche modo un momento di riflessione sulla questione. Siamo passati ad una tassazione senza valutare una regolamentazione – ha aggiuto – bisogna proporre una tassazione che consenta allo Stato di portare avanti il settore ma con una tassa regolare e normale perchè dal primo gennaio tutti coloro che hanno i punti vendita dovranno mettersi a norma ma non avendo i tempi potrebbero essere costretti a chiudere”.
“Questa misura draconiana rischia di soffocare il prodotto digitale per rilanciare il fumo di tabacco – dichiara il Presidente della LIAF, dott. Sebastiano Antonio Pacino – Avevamo una grande opportunità di rilancio della salute pubblica in Italia, con molti fumatori che avevano finalmente trovato nella ecig un valido strumento per affrancarsi dal fumo di sigaretta e per migliorare il loro stato di salute. Questa opportunità viene negata da un sistema politico miope e irresponsabile. Nonostante questo, continuiamo a renderci disponibili verso le Istituzioni per offrire il nostro supporto scientifico e legale a favore di una regolamentazione equa delle sigarette elettroniche”.