venerdì, Novembre 22, 2024
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Stato del Maryland: quando anche lo svapo diventa un atto discriminatorio

Ocean City (Stato del Maryland) – Il caso Black Lives Matter torna al centro delle mobilitazioni mediatiche a causa di un agente di polizia che usa il teaser su un adolescente per imporre il divieto di svapo.

A un anno dalla morte dell’afroamericano George Floyd, un altro incidente ripreso in video è diventato subito virale sui social.

Adrienne A. Jones, portavoce del partito democratico nel Maryland, ha dichiarato:

“Il video di questo fine settimana a Ocean City è profondamente inquietante. Svapare sul lungomare non è un reato penale. Nessun adolescente dovrebbe essere tasato mentre le loro mani sono alzate. Gli ufficiali non dovrebbero inginocchiarsi sulla schiena di un minore. Lo svapo non dovrebbe condurre ad un atto razziale né discriminatorio”.

Dalle dichiarazioni della città di Ocean City, si evince che i codici locali vietano lo svapo e il fumo in quel tratto, e che un gruppo di adolescenti ha rispettato i comandi originali degli ufficiali per smettere di svapare mentre si trovavano lungo la strada, hanno detto i funzionari. Ma mentre si allontanavano, un ragazzo del gruppo ha ricominciato a svapare, portando a un altro scontro, secondo la dichiarazione della città.

L’episodio non sembrerebbe l’unico, altri video testimoniano che quanto accaduto nei giorni precedenti è quello che sta accadendo spesso sul lungomare di Ocean City. Tre video di due incidenti, avvenuti sabato 12 giugno e domenica 6 giugno, hanno iniziato a circolare sui social media durante il fine settimana, suscitando indignazione. Almeno quattro diciannovenni sono stati arrestati in quell’incidente e ulteriori filmati catturati da astanti mostrano che un taser viene utilizzato su uno di loro.

Il presidente della NAACP Maryland State Conference, Willie Flowers, ha chiesto che gli ufficiali coinvolti nell’incidente vengano rimossi dai loro incarichi fino al completamento dell’indagine. 

L’arresto per un atto come svapare non può e non dovrebbe portare alla violenza verso nessuno, né tantomeno nei confronti di un minore.

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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