domenica, Novembre 24, 2024
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Instagram e svapo: nuove regole per i contenuti sensibili

Da quando si apprende dagli ultimi aggiornamenti ANSA.it, il mondo di Instagram ha implementato un’opzione di controllo dei contenuti sensibili direttamente nella sezione Esplora. L’obiettivo è permettere agli utenti che utilizzano l’app di scegliere la quantità di foto e video considerati sensibili da vedere nel feed e dare così un maggiore controllo sull’utilizzo.

Quando si parla di contenuti sensibili, si intendono foto o video che non violano le regole della community come contenuti che incitano all’odio. Si tratta, come mette in chiaro Instagram, di post “che potrebbero essere potenzialmente irritanti per alcune persone, ad esempio post che potrebbero essere sessualmente allusivi o violenti”.

La nuova funzione consente quindi di decidere quanti contenuti sensibili vedere nella propria sezione Esplora.

Selezionando “Limita ancora di più” si ridurrà ulteriormente la visione di tali post. Si potrà anche disattivare del tutto il filtro, passando dall’opzione predefinita “Limita” a “Consenti”. È possibile modificare l’impostazione in qualsiasi momento, ma la scelta non sarà disponibile per gli utenti di età inferiore ai 18 anni.

Ma la novità che ci interessa particolarmente è che a quanto pare attivando questa opzione, Instagram potrebbe nascondere anche la visualizzazione nel feed Esplora di post che promuovono l’uso di alcuni prodotti particolari, ad esempio tabacco, sigarette elettroniche e farmaci

Nello specifico la community di Instagram permette di condividere anche attraverso le storie, le proprie esperienze, raggiungendo un target di età che va maggiormente dai 16 ai 35 anni con un pubblico interattivo e più pronto a trasformare gli incipit in azioni di cambiamento. 

Considerando che i social media sono ormai parte integrante della nostra quotidianità, in quanto rappresentanti di un nuovo modo di comunicare ed interagire, cosa comporterà una decisione del genere? Soprattutto se consideriamo che questa estrema digitalizzazione si è rivelata utile, nell’ultimo anno, per targetizzare anche molte campagne antifumo, andando ad interagire proprio con quelle fasce di età più giovani.

Leggi anche: E se postare sui social aiutasse a smettere di fumare?

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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