Parlare dei danni del fumo è diverso che riuscire a rappresentare in maniera concreta e completa le sfide quotidiane che vengono affrontate da chi decide di smettere dopo anni durante i quali la sigaretta è stata un sostegno, un vezzo, un supporto.
Un articolo a cura delle studentesse Alessia Cali e Irene Campisano
Abitudini, input mentali e fisici, sensazioni fallaci di pseudo-benessere, accompagnate però da reazioni fisiche che dicono il contrario: essere fumatori significa vivere un ossimoro, indipendentemente dal numero di sigarette fumate al giorno.
Significa avere bene in mente la consapevolezza che smettere potrebbe cambiare la situazione, ma vivendo un divario interiore tra ciò che il nostro corpo cerca di dirci attraverso alcuni segnali (alito cattivo, fiato corto, pelle invecchiata) e ciò che invece accade a livello interiore, quando ricerchiamo un piacere effimero accendendo una sigaretta.
Capire cosa significa affrontare un percorso di cessazione è la chiave per aumentare la consapevolezza che accendersi una sigaretta è una decisione che ha ricadute profonde.
A raccontarcelo Luigi e Francesca, 52 anni lui 71 lei, tabagisti per vent’anni, che hanno deciso di raccontare non solo come è iniziata la loro avventura con la sigaretta, ma anche il preciso momento in cui hanno capito che la strada che stavano percorrendo poteva essere senza ritorno.
Quello che colpisce di entrambe le storie è la consapevolezza di dover intraprendere una scelta per sé stessi o per chi ci circonda: cambiare è difficile all’inizio, ma poi con costanza e forza di volontà ci si riesce.
Di seguito riportiamo le interviste integrali a Luigi e, a seguire, quella di Francesca.
A che età hai provato la prima sigaretta?
Avevo tra i 16 e i 18 anni, ma ho effettivamente iniziato a fumare all’età di 18 anni.
Come e perché hai iniziato a fumare?
Vedevo gli altri miei coetanei fumare, e quindi per curiosità ho deciso di provare anche io, in realtà non so bene il motivo del perché fumassi, so che ero influenzato dagli altri ma non so dare una risposta riguardo al perché.
Ogni quanto fumavi?
Fumavo tutti i giorni.
Quante sigarette al giorno?
Inizialmente dalle 5 alle 6 sigarette al giorno, poi prima di decidere di smettere ero arrivato a fumarne anche 10.
Come era il tuo stato di salute?
Dopo un po’ di anni sentivo che il mio fiato iniziava a diventare sempre più corto, veniva difficoltoso anche solo fare una partita a calcio, infatti avevo, a volte, la sensazione che mi mancasse l’aria.
Per quanti anni hai fumato, prima di decidere di smettere?
Più o meno quindici anni, ho smesso più o meno all’età di 33/35 anni.
Perché hai deciso di smettere?
Avevo iniziato a capire che ne ero sempre più dipendente. Ad esempio, inizialmente la mattina non fumavo, e poi ho iniziato a fumare. Ma una sera in particolare mi ha portato a capire di dover smettere: durante la visione di una partita in Tv, senza neanche rendermene conto, avevo fumato tre pacchetti di sigarette da dieci. L’indomani mattina mi sentii malissimo, e da lì ho capito di dover smettere.
Quanto tempo hai impiegato prima che ci riuscissi?
Prima che riuscissi a smettere del tutto saranno passati sei mesi, ma la voglia di fumare continuava a persistere fin quando non si è placata del tutto.
Quanto è stato difficile?
Difficile sicuramente, soprattutto il non poter fumare mi rendeva nervoso, e cercavo altri vizi a cui appigliarmi, come il masticare chewing gum. Ma, poi ho trovato qualcosa a cui legarmi, ovvero lo sport. Mi faceva stare bene, e non pensavo più alla sigaretta.
Quali sono stati i cambiamenti nella tua vita?
Smettendo di fumare i soldi spesi in sigarette riuscivo a spenderli in modo sicuramente più utile, quindi a livello economico sicuramente. E anche le mie abitudini sono cambiate, ho iniziato a fare sport, e ciò migliora ancora oggi la mia salute fisica e mentale.
Hai notato dei risvolti positivi?
Certamente, oltre a quello economico, sicuramente quello fisico. Ho iniziato a notare che correndo o giocando durante una partita a calcio la mia resistenza era aumentata, e il mio fiato era migliorato. Ho iniziato a notare questi cambiamenti, più o meno, solo dopo un mese da quando avevo smesso.
Cosa diresti ad un fumatore, vale la pena iniziare a fumare?
Gli direi che non ne vale la pena, vengono spesi soldi per una cattiva abitudine che non ti da nessun vantaggio né a livello fisico né mentale, oltre ai problemi di salute, infatti, la dipendenza è una delle cose peggiori, quando ho smesso era come se sentissi la mancanza qualcosa.
Se tornassi indietro, rifaresti la scelta di smettere di fumare?
Assolutamente sì, sono felice della scelta che ho fatto.
La storia di Francesca
A che età hai provato la prima sigaretta?
Ho iniziato all’età di 18-19 anni, prima solo sporadicamente, solo una sigaretta ogni tanto, poi mi sono sposata e con mio marito, anche lui fumatore, ed ho iniziato a fumarne 3/4 al giorno.
Come e perché hai iniziato a fumare?
Non so dare una risposta del perché ho iniziato a fumare, magari volevo solo provare, ero curiosa. Con il tempo, però, è diventata più un’abitudine. Di conseguenza non avevo davvero una motivazione per cui fumare.
Ogni quanto fumavi?
Fumavo tutti i giorni, soprattutto dopo il caffè.
Quante sigarette al giorno?
Fumavo 3/4 sigarette al giorno all’incirca.
Come era il tuo stato di salute?
Il mio stato di salute era buono, forse perché non ne ho mai abusato.
Per quanti anni hai fumato, prima di decidere di smettere?
Ho fumato per circa 20 anni, quando ho smesso ne avevo 39.
Perché hai deciso di smettere?
Il motivo è molto semplice, mio marito anche lui fumatore, ha avuto un infarto; quindi, una volta uscito dall’ospedale ha deciso di smettere subito di fumare, così ho fatto anche io. L’ho fatto per lui, anche se c’è voluta tanta forza di volontà, non volevo che aspirasse fumo passivo, o che sentisse l’odore del fumo, così facendo gli avrei soltanto reso più difficile il continuare nel suo intento, ovvero quelli di non fumare.
Quanto tempo hai impiegato prima che ci riuscissi?
In realtà subito, ho smesso subito dopo la sua uscita dall’ospedale. Avevo comprato un pacchetto di sigarette, in verità, prima di tornare a casa, ma poi ci ho ripensato, quel pacchetto non è mai stato aperto, ho ritenuto fosse meglio così per tutti.
Quanto è stato difficile?
Non è stata molto dura, la forza di volontà è tutto soprattutto in situazioni del genere. Certo, quando ne sentivo l’odore, mentre gli altri fumavano era difficile.
Quali sono stati i cambiamenti nella tua vita?
Sicuramente è cambiata in meglio, anche se non ho notato grandi cambiamenti anche a livello fisico, però sappiamo tutti che la sigaretta fa male, ma anche a livello economico, ho capito che non ne vale la pena.
Cosa diresti ad un fumatore, vale la pena iniziare a fumare?
Assolutamente no, non ne vale la pena. Lo ricordo sempre alle persone che amo, ai miei figli che fumano. La sigaretta non risolve i problemi né aiuta a stare più tranquilli ed essere meno nervosi, anzi al contrario.
Se tornassi indietro, rifaresti la scelta di smettere di fumare?
Si certo lo rifarei, anzi se avessi avuto la possibilità di tornare indietro non avrei ma deciso di iniziare. Ma purtroppo negli anni 80/90 non c’era tutta questa informazione, non conoscevo tutti i rischi che poteva comportare. Quindi l’informazione ad oggi è davvero molto importante.