giovedì, Dicembre 26, 2024
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Smettere di fumare può migliorare la sopravvivenza anche quando è già stato diagnosticato un tumore del polmone

Un caso di cancro su tre è dovuto al fumo. In questi ultimi due anni la paura di contrarre il Covid-19 ha spostato l’attenzione per la prevenzione e la cura di malattie spesso più letali come il cancro ed i tumori fumo correlati.

Il tumore del polmone continua a rimanere una delle neoplasie più letali. Oggi nel mondo si registrano ogni anno oltre 2,2 milioni di casi di questa malattia, mentre in Italia le nuove diagnosi annue sono circa 41.000 (27.550 negli uomini e 13.300 nelle donne), con una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi del 16% circa negli uomini e 23% nelle donne. Per quel che riguarda uno dei tumori più aggressivi e in rapida crescita come quello al polmone la prevenzione è fondamentale.

Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Thoracic Oncology dai ricercatori guidati da Saverio Caini dell’Istituto per la ricerca sul cancro di Firenze, afferma che smettere di fumare può migliorare la sopravvivenza anche quando è già stato diagnosticato un tumore del polmone. Anche nel caso in cui si sia smesso poco prima della diagnosi. 

I tumori del polmone causati dal fumo di sigaretta possono essere trattati con cure meno invasive se presi per tempo, ma evitare di fumare sarebbe significativo per prevenire questo tipo di cancro. 

Ciò che emerge dallo studio e dai 21 articoli pubblicati sulla ricerca è che la sopravvivenza generale aumenta del 29% in chi ha smesso di fumare appena prima o dopo la diagnosi di tumore del polmone rispetto a chi invece ha proseguito.

Questa specifica osservazione riguarda tutti i tipi di tumore del polmone, i tumori non a piccole cellule e anche i tumori a piccole cellule. A spiegarlo, Saverio Caini, che mette in evidenza come il fumo di sigaretta possa sostenere crescita, progressione e disseminazione della malattia. Da non sottovalutare anche la riduzione dell’efficacia della chemioterapia e della radioterapia se si continua a fumare durante le cure. 

Non fumare, fare movimento, seguire una corretta alimentazione sono fondamentali nella lotta ai tumori perché rappresentano l’arma più potente per sconfiggerli.

Spiegare ai pazienti l’importanza di smettere di fumare e dare loro consigli su come fare sono momenti di fondamentale importanza e condivisione, soprattutto durante gli screening medici.

Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.

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