La metà del mercato delle sigarette in Giappone è stata cancellata in pochissimi anni. L’introduzione dei prodotti senza combustione ha distrutto la storia di uno di uno dei più grandi mercati del mondo. A vincere è la salute.
La multinazionale più importante del Giappone ha di recente rilasciato i risultati economici di proprio settore: la vendita di sigarette è scesa di più dell’18% nel 2022, un incremento che supera anche l’11% di vendite in meno del 2021.
Per dirlo in prospettiva, le vendite di sigarette in Giappone che erano 144,8 miliardi nei primi 9 mesi del 2016 sono 72,9 miliardi nello stesso periodo del 2022.
In Giappone il mercato di sigarette convenzionali si è dimezzato negli ultimi 6 anni. Una rivoluzione epocale che ci fa capire come il percorso mondiale verso un mondo Smoke Free stia correndo veloce verso la meta.
Secondo i dati economici di Japan Tobacco, il mercato complessivo del tabacco, compreso i prodotti a rischio ridotto, è diminuito drasticamente.
“Nonostante l’ostilità di alcuni governi, la tassazione, i divieti e la mancanza di politiche pubbliche lungimiranti, la lotta alla combustione sta seguendo il suo percorso naturale. A vincere è la prospettiva dei fumatori che scelgono una strada più sana e intraprendono percorsi verso la cessazione definitiva. Il dato giapponese è emblematico” – ha detto il prof. Riccardo Polosa, commentando la notizia.