Il consorzio CoEHAR inizia il 2023 con un primato. Il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, anche per l’anno appena trascorso è stato indicato come uno degli scienziati più produttivi al mondo nel campo della ricerca applicata agli strumenti antifumo.
Polosa è il docente con più pubblicazioni scientifiche dell’ateneo di Catania e risulta nella top ten di tutti gli atenei del Sud Italia come autorità più produttiva nel suo ambito scientifico. A ribadirlo, anche nel 2022, la classifica ufficiale di Plos Biology.
“Updated science-wide author databases of standardized citation indicators” è l’articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista Plos Biology che ogni anno rende pubblici i dati relativi all’impatto delle pubblicazioni scientifiche di 100.000 ricercatori nel mondo, in termini di rapporto tra citazioni, ricerche e impatto sulla carriera.
Secondo questo studio, il prof. Polosa anche per il 2022 è tra gli scienziati più citati al mondo. I nomi indicati nella lista vengono rigorosamente classificati in 22 campi scientifici e 126 sottocampi. Una ricerca attenta e minuziosa che ormai da anni vede il primato dello scienziato catanese ancora presente nella Top List internazionale.
Un primato, peraltro, che si associa ad un altro incredibile risultato scientifico del team del CoEHAR di Catania che chiude il 2022 con un numero da record: il gruppo di scienziati affiliati al Centro di ricerca etneo è infatti riuscito a realizzare, in soli 4 anni, ben 128 pubblicazioni scientifiche su riviste prestigiose e tutte dedicate al tema dell’Harm Reduction.
“Un autorevole riconoscimento che mi accompagna ormai da anni grazie soprattutto al grande lavoro svolto dai numerosi ricercatori dell’ateneo di Catania che collaborano ogni giorno con colleghi provenienti da ogni parte del globo. Abbiamo inaugurato una linea di ricerca scientifica che ha già ottenuto risultati epocali aiutando milioni di persone a cambiare approccio e stile di vita. Non abbiamo intenzione di fermarci. La riduzione del danno è un principio che va applicato ad ogni ambito di ricerca e può rappresentare la vera svolta rivoluzionaria per la cura di numerose malattie e per la diffusione di nuovi standard di ricerca scientifica” – così Riccardo Polosa ha commentato la notizia.