Proprio mentre a Panama si da avvio ai lavori della COP10, la Framework Convention on Tobacco Control, la Convenzione quadro sul controllo del tabacco dell’Oms, Lancet pubblica un commento di due esperti neozelandesi dell’Università di Auckland che conferma l’efficacia della riduzione del danno come strategia pubblica per ridurre le morti per patologie fumo correlate.
Secondo Robert Beaglehole e Ruth Bonita l’approccio che emerge dai documenti preparatori della COP10, che punta a mettere sullo stesso piano tutti i prodotti con nicotina, è ‘retrogrado’ e di fatto favorisce il mercato delle sigarette ai danni dei prodotti alternativi. Gli autori dell’articolo invitano a mantenere alta l’attenzione sugli effetti dannosi del fumo sulla salute, impiegando la riduzione del danno da fumo per ridurre la prevalenza dei fumatori, nell’interesse degli 1,3 miliardi di persone che continuano a fumare nel mondo.
Proprio in queste ore, peraltro, a Panama è arrivato anche il prof. Riccardo Polosa per partecipare ai lavori dell’evento “Good COP/Bad COP” promosso dalla Taxpayers Protection Alliance, un evento pubblico letteralmente parallelo alla COP10 a cui stanno partecipando centinaia di esperti e scienziati provenienti da ogni parte del globo per commentare scelte e posizionamenti di strategia pubblica non in linea con le evidenze scientifiche sull’efficacia della riduzione del danno per ridurre il numero di morti da fumo nel mondo.