“Passare alla sigaretta elettronica è sicuramente il modo migliore per ridurre il danno legato alle malattie fumo correlate. Anche se ci vorrà ancora qualche anno per avere risultati precisi in termini di minori malattie i risultati ci sono già. Guardiamo la Svezia ad esempio, li da 50 anni si mastica lo snus (il tabacco masticabile) e la prevalenza di malattie cardiovascolari è tra le più basse d’Europa”. Sono le parole del prof. Riccardo Polosa che il 17 e 18 Giugno è intervenuto a Varsavia come uno dei relatori più importanti del Forum Globale sulla Nicotina.
Come ogni anno, ormai, numerosi esponenti del panorama scientifico ed anche politico internazionale si riuniscono in questa occasione per parlare di lotta al fumo e dei possibili risvolti per il futuro della nicotina a livello mondiale. 350 i partecipanti per l’edizione 2016. Nuova Zelanda, Australia, Canada, Stati Uniti, Russia, Kazakhstan, Tunisia, Libano, India e Corea Sud sono solo alcuni dei 55 Paesi coinvolti. È evidente che le posizioni sono ancora diverse e centralizzate sugli effetti negativi ma il tentativo riuscito del GFN 2016 è stato proprio quello di presentare ed affrontare, con un approccio trasparente e diretto, tutte le prove scientifiche a sostegno delle diverse tesi.
L’importante risultato raggiunto è stato far incontrare tutte le parti interessate nell’ambito di dibattiti aperti e onesti su una vasta gamma di argomenti. Politica, scienza e cultura si sono uniti insieme per affrontare una delle piaghe del secolo.
Tra i relatori, anche il prof. Kostantinos Farsalinos, dell’Onassis Cardiology Center di Atene, che ha presentato i risultati di uno degli ultimi studi condotti insieme ai ricercatori della Lega Italiana Antifumo: “Abbiamo dimostrato che negli svapatori la pressione arteriosa si abbassa e l’effetto dura per un anno” – ha detto. Pubblicato nella rivista medico-scientifica “Internal and Emergency Medicine”, infatti, lo studio ha provato che smettere o ridurre il consumo di sigarette di tabacco con l’uso di sigarette elettroniche ha effetti benefici sul sistema cardiovascolare, in particolare riducendo la pressione arteriosa nei soggetti con pressione elevata.
Il video dell’intervento del prof. Riccardo Polosa
Di seguito anche l’intervista ad uno dei nostri ricercatori: il dr. Christopher Russell
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