“La ricerca finalizzata alla sigaretta elettronica ha bisogno di più buon senso e meno arroganza da parte degli studiosi coinvolti. Mancanza di buon senso ed eccesso di arroganza contribuiscono alla scarsa qualità della ricerca e sono un cocktail dannoso per la salute pubblica” – è con questo intervento che il prof. Riccardo Polosa ha partecipato ieri ai lavori della giornata di dibattito che si è tenuta nell’ambito del “Sommet de la Vape” di Parigi, la seconda edizione della conferenza francese sullo svapo promossa da Jacques Le Houezec, uno degli autorevoli membri del Comitato scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica della Lega Italiana Anti Fumo, e da So Vape, l‘associazione francese che si propone di agire ed interagire per far promuovere la sigaretta elettronica come strumento per ridurre i danni causati dal fumo di sigarette convenzionali.
“Lo svapo è una speranza ed una soluzione possibile per le politiche di salute pubblica” – ha detto Le Houezec.
Oggi circa 200 persone al giorno muoiono a causa delle malattie fumo correlate. In Europa sono 6 milioni i fumatori che hanno scelto di passare alla sigaretta elettronica per smettere di fumare e solo in Francia si contano già più di un milione di svapatori, senza contare gli altri due milioni che stanno passando dal fumo allo svapo.
Per il prof. Polosa il punto di svolta sarà la formazione di un opinione pubblica consapevole dei rischi e delle grandi opportunità che lo strumento può fornire alla tutela della salute pubblica.
Per questo ha aggiunto Polosa: “Le organizzazione sanitarie dovrebbero avere un approccio meno arrogante con la scienza e, dal canto loro, i giornalisti dovrebbero concentrarsi di più sul racconto dell’esperienza diretta di milioni di svapatori”.
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