martedì, Novembre 26, 2024
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Due giorni di titoli e dissapori tra Scienza e Media

Scienza e  Media” – è ormai questo il tema del dibattito sugli strumenti alternativi al fumo in tutto il mondo.

“Ci si batte tra il bene ed il male senza pensare che in mezzo potrebbe esserci la soluzione più ragionevole” – ha commentato cosi questa mattina il prof. Riccardo Polosa le notizie di questi giorni.

Tra titoloni e grandi servizi, da un lato si è parlato dello studio condotto dalla New York University secondo il quale le sigarette elettroniche danneggerebbero il Dna, dall’altro, poi, si è aggiunta la notizia che anche l’FDA avrebbe rimandato la decisione sulla commercializzazione oltreoceano dei dispositivi Iqos. (Leggi ANSA)

Ma ciò che non si è letto è questo:

“In realtà – spiega lo scienziato catanese – ciò che in molti non hanno precisato è, innanzitutto, che il metodo descritto dagli autori dello studio newyorkese (guidato da Moon-shong Tangnon) non mima le normali condizioni d’uso dei prodotti da svapo. Come accaduto per centinaia di altri studi, anche in questo le condizioni riprodotte sono esasperate e favoriscono la produzione di sostanze tossiche alla stessa stregua di un tostapane che viene settato per bruciare il pancarrè. I nostri studi, invece, effettuati su pazienti affetti da malattie polmonari non solo dimostrano una assenza di danno ma evidenziano gli stessi miglioramenti che possono ottenersi smettendo di fumare”.

Per quanto riguarda la commercializzazione oltreoceano dei dispositivi Iqos, invece, va precisato che lo scorso 24 e 25 gennaio gli esperti scientifici di Philip Morris hanno presentato alcuni studi al Comitato Scientifico Consultivo per i Prodotti del Tabacco (TPSAC) della Food and Drug Adminisration degli Stati Uniti per chiedere al governo americano di commercializzare IQOS negli USA con l’etichetta di “Prodotto del Tabacco a Rischio Modificato.

Il TPSAC ha riconosciuto nella documentazione sottomessa l’effettiva riduzione della formazione di sostanze dannose o potenzialmente dannose nell’aerosol generato dalle cosiddette IQOS ma non ha espresso voto favorevole su alcuni termini specifici da utilizzare nell’ambito della comunicazione ai consumatori relativamente al rischio e al danno.

Ciò detto, come ha spiegato anche Ezio Campagna, presidente LIAF: “La notizia da considerare è di certo il successo per l’aver dimostrato che anche questi sistemi espongono l’utilizzatore a livelli di sostanze potenzialmente meno dannose rispetto alle bionde. Il senso della battaglia contro il fumo è aiutare i fumatori ad uscire dal tabagismo riducendo i danni e supportandoli nell’utilizzo dei metodi alternativi”.

 

 

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