sabato, Novembre 23, 2024
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Fumo e tecnologia: due nuove frontiere

La più grande dipendenza che affrontiamo oggi è quella legata alla tecnologia. Abbiamo paura di diventare “Addict” di quasi tutti gli strumenti tecnologici che utilizziamo. Siamo a rischio dipendenza.

Ma se riuscissimo a trasformare la paura in un vantaggio?

Se usassimo la tecnologia per combattere le dipendenze come il fumo?

Ci sono in commercio diversi strumenti tecnologici in grado di aiutarci in questo e prendendo spunto da un articolo appena diffuso dalla lontana America, vi elenchiamo quali potrebbero essere.

Un orologio per monitorare quanto fumi

La motivazione principale per non fumare si ottiene osservando la cronologia del successo. Calcolare la vittoria, il tempo che si è vissuto senza fumo e capire quante sigarette abbiamo risparmiato è un dato importante per trovare una buona spinta per smettere. Se hai un orologio legato al polso che ti dice da quanto tempo non fumi, non rovinerai mai il tuo record e ogni volta che la tua mano si allungherà per una sigaretta, il tuo orologio ti fermerà.

Il sistema di monitoraggio tra cellulare e orologio

Alcune aziende internazionali stanno lavorando a sistemi di monitoraggio frutto della combinazione tra scienza medica e wearable technology. 

Tramite l’uso di dispositivi indossabili e costantemente sincronizzati con il proprio smartphone, si è in grado di tenere sotto controllo tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana e, in alcuni casi, monitorare anche lo stato di salute.

Grazie a all’uso combinato di smartwatch e smartphone, il sistema permette all’utente di monitorare le proprie abitudini sul fumo e il numero di sigarette fumate durante il giorno.



Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.

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