Il team CoEHAR commenta i dati dello studio annunciato da JUUL Changes in Biomarkers of Exposure Associated with Switching for 5 Days from Combusted Cigarettes to Nicotine Salt Pod System.
“Lo studio è ben impostato e affronta anche la possibile differenza indotta da aromi differenti nei liquidi utilizzati dagli switchers. È fantastico vedere come l’abbassamento dei biomarcatori di danno fumo-correlati misurati su urine negli switchers sia rapida e del tutto analoga ai quitters in soli 5 giorni. Uno dei limiti, evidenziato dagli stessi autori, è quello di non aver studiato l’eventuale passaggio incompleto dalle sigarette convenzionali alle elettroniche (i cosiddetti dual-user), e questo potrebbe aver inquinato parzialmente il dato (a svantaggio dei benefici del passaggio da sigaretta classica ad e-cig)” – cosi il prof. Massimo Caruso dell’Università degli Studi di Catania e ricercatore della Lega Italiana Anti Fumo.
“Questo tipo di studi, in real-life, ha un valore che non può essere sicuramente eguagliato da studi eseguiti su cavie. E’ un interessante passo in avanti che deve essere seguito da tanti altri verso una sempre più alta qualità della ricerca fondata su standard scientifici internazionali” – – ha specificato il prof. Riccardo Polosa direttore del CoEHAR, Centro di Eccellenza per la Riduzione del Danno da fumo dell’Università degli Studi di Catania.
IL COMUNICATO STAMPA
RIDUZIONI EQUIVALENTI DEI BIOMARCATORI CORRELATI AL FUMO DI TABACCO TRA I FUMATORI CHE SONO PASSATI A JUUL E QUELLI ASTENUTISI DALLE SIGARETTE
JUUL Labs ha annunciato i risultati di uno studio clinico che ha rilevato riduzioni equivalenti in selezionati biomarcatori di esposizione a breve termine (BOE- biomarkers of exposure) tra fumatori adulti che sono passati esclusivamente a prodotti JUUL e quelli che si sono astenuti dal fumo, per un periodo di cinque giorni. I risultati dello studio Changes in Biomarkers of Exposure Associated with Switching for 5 Days from Combusted Cigarettes to Nicotine Salt Pod System[1]” sono stati presentati al meeting annuale 2019 della US Society for Research on Nicotine & Tobacco (SRNT), tenutosi a San Francisco.
Lo studio – randomizzato, a gruppi paralleli e condotto in aperto su fumatori adulti in regime di ricovero – è stato promosso da JUUL Labs e condotto da Celerion, un primario laboratorio di ricerca clinica, con l’obiettivo di esaminare i cambiamenti, rispetto al valore basale, dei BOE primari presenti nelle urine e nel sangue di 90 fumatori adulti.
I biomarcatori a breve termine oggetto dell’analisi – NNN, NNAL, 3-HPMA, MHBMA, S-PMA, HMPMA, CEMA, 1-OHP e COHb – sono agenti cancerogeni di comune riscontro in seguito al consumo di sigarette combustibili e ampiamente considerati come fattori contribuenti allo sviluppo di tumori associati al consumo di tabacco.
I soggetti coinvolti nello studio sono stati randomizzati in sei bracci e – per una durata di cinque giorni – hanno utilizzato un vaporizzatore a cartucce con sali di nicotina (NSPS/JUULpod), si sono astenuti dal fumare, oppure hanno continuato a consumare sigarette della loro marca abituale. Gli utilizzatori di NSPS sono stati ulteriormente randomizzati in quattro sottogruppi separati (15 soggetti per gruppo) e hanno usato uno dei quattro prodotti JUUL aromatizzati (Virginia Tobacco, Mint, Mango o Creme) a una concentrazione di nicotina del 5%. Prima della rilevazione dei valori basali, tutti i soggetti si sono astenuti dal fumare per 12 ore, al fine di valutare l’impatto sui BOE conseguente rispettivamente all’uso di NSPS, all’astinenza o al consumo di normali sigarette.
Lo studio ha rilevato che tutti gli otto BOE urinari non nicotinici si sono ridotti di un valore aggregato dell’85,3% nel braccio degli astinenti, rispetto a una riduzione aggregata dell’85.0% nel braccio composto dai 4 gruppi di utilizzatori di NSPS (p>0,05). Ciò rappresenta una riduzione relativa del 99.6% dei BOE aggregati per il braccio degli utilizzatori di NSPS. Nel braccio dei fumatori di sigarette combustibili, gli stessi BOE sono aumentati di un valore aggregato del 14.4% rispetto al valore basale.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.