In un articolo recentemente comparso su CEI, Competitor Enterprise Institute, si cerca di analizzare nel dettaglio l’epidemia collegata all’utilizzo della sigaretta elettronica. La necessità dei media di vendere una storia, le strategie di gruppi anti-prodotti da svapo e i comunicati di agenzia di salute pubblica hanno utilizzato il caos generato dalla situazione per giustificare iniziative che prevedono il bando di prodotti destinati al mercato della sigaretta elettronica. Entrando nel dettaglio però, si nota come non ci siano prove e dati inconfutabili che indichino i normali prodotti contenenti nicotina come responsabili di questo avvelenamento.
Secondo il dott. Konstantinos Farsalinos dobbiamo considerare che questa epidemia è ristretta sia geograficamente che temporalmente, ovvero riguarda una determinata area in un lasso di tempo piuttosto contenuto. Questi elementi di specificità fanno pensare più a una caso di avvelenamento che a una subitanea controindicazione nell’utilizzo della sigaretta elettronica, peraltro presente nel mercato in diverse modalità da più di una decina di anni.
Si deve quindi tenere in considerazione l’ipotesi che questi casi siano da ricollegare a un utilizzo improprio dello strumento piuttosto o a un consumo di liquidi illegali.
Analizzando la mappa fornita dal CDC si ricavano i seguenti dati:
- ARKANSANS: 4 casi confermati e 4 da investigare
- CALIFORNIA: 70 casi possibili 2 morti.
- La prima morte riguarda un paziente di almeno 55 anni con problemi di salute cronici che aveva svapato prodotti a base di THC.
- La seconda morte riguarda un soggetto che secondo indiscrezioni era stato ricoverato in precedenza per utilizzo di prodotti con THC
- COLORADO: 2 casi confermati e 2 da investigare. Dei due casi confermati, in uno si ammetteva l’utilizzo di prodotti contenti THC
- DELAWARE: 3 casi possibili
- GEORGIA: 3 casi confermati e 10 sotto controllo. I 3 casi confermati riguardano persone con precedente uso di prodotti a base di THC
- HAWAII:1 caso possibile
- IDAHO: 4 casi possibili
- ILLINOIS: 52 casi confermati e 12 da investigare. Alcuni di questi pazienti hanno dichiarato di aver acquistato e svapato prodotti acquistati illegalmente a base di THC.
- INDIANA: 30 possibili casi e 1 decesso.
- IOWA: 13 casi.
- KENTUCKY: 5 casi da investigare
- LOUISIANA: 13 casi.
- MARYLAND: 15 casi. Alcuni di questi hanno utilizzato prodotti a base di THC. Alcuni di questi prodotti sono risultati positivi all’acetato di vitamina E, ma non si sa quanti e quali.
- MICHIGAN: 6 casi. Alcuni confermati utilizzavano prodotti a base di THC
- MINNESOTA: 33 casi confermati e 18 sotto investigazione. 1 morte di un individuo che ha messo di aver svapato prodotti illegali contenti THC. Tutti i casi riportati ammettono l’uso di sostanze illegali THC
- NEBRASKA: 1 caso confermato 5 sotto controllo. Tutti i casi riguardano prodotti con THC.
- NEVADA: 1 caso.
- NEW JERSEY: 3 casi confermati e 19 sospetti. Molti di loro hanno utilizzato prodotti con THC
- NEW MEXICO: 71 casi. Tutti i casi hanno utilizzato prodotti contenenti acetato di vitamina E.
- NORTH CAROLINA: 5 casi. Tutti ammettono di aver svapato liquidi illegali contenti THC
- NORTH DAKOTA: 1 caso
- OHIIO: 3 casi confermati e 11 otto controllo.
- OREGON: 2 casi e 1 decesso. Il prodotto conteneva cannabis. Non son chiare le modalità di acquisto e se abbia svapato altri prodotti.
- SOUTH CAROLINA: 3 casi confermati e 8 da investigare
- SOUTH DAKOTA: 2 casi
- TENNESSEE: 10 casi
- TEXAS: 17 casi confermati e 12 sotto controllo. Il 90% ammette l’uso di prodotti contenenti THC
- UTAH: 42 casi confermati e 14 da investigare. Quasi la totalità ammette l’uso e il consumo di prodotti illegali a base di THC
- VERMONT: 1 caso
- VIRGINIA: 8 casi
- WASHINGTON: 3 casi
- WEST VIRGINIA: 1 caso possibile
- WISCONSIN: 34 casi confermati e 20 sotto controllo. Anche qui la quasi totalità ammette di aver svapato cannabis
Non facenti parte della mappa del CDC:
- MASSACHUSETTS: 38 casi.
- MISSOURI: 2 casi confermati e 7 tenuti sotto controllo.
- PENNSYLVANIA:17 casi sospetti e 30 tenuti sotto controllo. Nessun dei casi riportati cita marijuana legale o per scopi medici, bensì riportano l’utilizzo di prodotti da svapo illegali a base THC
- WYOMING: 1 caso
Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.