Public Health England pubblica una serie di raccomandazioni per le organizzazioni di salute pubblica in materia di tabagismo ed ecig
Ad oggi, sappiamo che le sigarette elettroniche aiutano ogni anno tra i 50000 e i 70000 fumatori a smettere in Inghilterra. Tali strumenti a rischio ridotto abbinati a un costante supporto psicologico, aumentano tassi di successo tra i fumatori, come emerso da un trial randomizzato del 2019.
Per scongiurare il pericolo che campagne di informazioni fallaci non siano chiare circa le distinzioni in termini di rischio tra sigarette elettroniche e bionde convenzionali, Public Health England ha pubblicato una serie di raccomandazioni da seguire a livello istituzionale:
- Assicurarsi che le politiche siano chiare nell’esprimere la distinzione tra sigarette e vaping e che si fondino su prove scientifiche affidabili.
- Incorporare l’uso di sigarette elettroniche nei trattamenti di smoking cessation, includendo direttive chiare sulle modalità di accesso a tali strumenti da parte dei pazienti e come approcciarvisi.
- Includere informazioni sulle ecig nelle politiche di Smoking cessation istituzionali, con processi regolamentati.
- Allinearsi con le direttive di Smoking: acute, maternity and mental health services (PH 48).
- Chiarire che tali politiche si applicano indistintamente allo staff, ai pazienti e al pubblico, dunque tenere conto di qualsiasi categoria quando si emano tali direttive.
- Formare uno staff competente.
- In caso di pazienti che stanno provando a smettere, non affrettarli ad interrompere l’uso con la sigaretta elettronica, perché si potrebbe incentivare una ricaduta.
Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.