“Scrivo questo commento da medico, da italiano e da genitore che sta osservando la pandemia del COVID-19 travolgere il mondo. La storia ci insegna che c’è un tempo per la guerra e un tempo per la pace, che c’è un tempo per il dialogo e per le discussioni, ma che c’è anche un tempo per il silenzio. Quello che stiamo vivendo va, però, al di là di tutto questo.
Una volta che l’emergenza medica sarà sotto controllo, la conta dei danni all’economia supererà di gran lunga il numero delle morti avvenute negli ospedali.
In questo momento, il nostro compito è quello di proteggere i più fragili, gli anziani che sono stati colpiti dal COVID-19. Assistere tutti coloro che hanno bisogno di cure a causa di questa infezione. Saremo in grado di farlo. Noi dell’Unione Europea (EU) conosciamo il prezzo della pace, abbiamo affrontato guerre per migliaia di anni e la prosperità dell’economia è alla base della pace nell’Unione. Nell’arco di un paio di generazioni, siamo passati da persone ed economie distrutte, a persone che potevano permettersi di spendere per il tempo libero. Si abbiamo ricevuto incentivi per ricostruire l’Europa e questo ci ha permesso di creare e sviluppare un’etica del lavoro basata sul nostro impegno.
Ma tutto questo, oggi, rischia di essere minacciato.
E cosa succede se non ci sarà lavoro? Le stime iniziali indicano che circa 25 milioni di posti di lavoro svaniranno. I governi sono responsabili per tutto ciò e hanno anche la responsabilità per tutti gli altri governi minori. per troppo tempo, la questione salute è stata relegata nell’ambito sociale. La pandemia causata dal COVID-19 ha dimostrato quanto fragile sia questa distinzione e come la salute pubblica vada connessa alla questione economica, centro nevralgico di tutta l’attività umana.
Se questa realtà verrà ignorata, la vita si fermerà come si è fermata in questo preciso momento. La scienza e il buon senso devono diventare una parte integrante della pianificazione economica se vogliamo sopravvivere a questa pandemia.
Abbiamo le risorse e i mezzi, la forza e soprattutto la conoscenza di quelle che sono le misure necessarie da adottare per tutte le persone che ne hanno bisogno in questo momento.
Ci sarà un prezzo da pagare: la perdita di molte vite umane sarà inevitabile. I leader globali saranno all’altezza di questa sfida?”.
Riccardo Polosa, Fondatore del CoEHAR