venerdì, Novembre 22, 2024
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Teenager e vaping: la moda e i social media

La moda, il gruppo: molto spesso essere adolescenti significa uniformarsi qualitativamente allo stile di vita dei coetanei. L’approvazione passa attraverso canoni ben precisi: il modo di portare un determinato abbigliamento, un oggetto che per forza si deve possedere o un’abitudine. 

E qui sta il rischio: molto spesso le abitudini che il gruppo “impone” non sono salutari. 

La sigaretta elettronica è riconosciuta come uno strumento efficace che aiuta a smettere di fumare. Ma molto spesso, si vedono adolescenti iniziare ad utilizzarla per emulare personaggi famosi o amici.

Ma come si elimina una tendenza senza creare un danno maggiore: è colpa della pubblicità o è colpa del messaggio che viene dato? 

Se da un alto abbiamo la necessità di diffondere uno strumento che aiuta a salvare vite dall’altra abbiamo anche l’obbligo morale di proteggere le categorie più a rischio.

Gli ultimi dati parlano chiaro: secondo le stime dell’American Lung Asssociation, il numero di adolescenti che usano le ecig è aumentato ma bisogna anche rapportare questo aumento ad una diminuzione sostanziale del numero di adolescenti che si approcciano al fumo di sigaretta convenzionale

Ma come mai i teenager svapano?

Da una parte abbiamo una tendenza di gruppo, un bisogno di non distaccarsi dalla massa: l’amico ti incita a provare, dunque perché non farlo. 

In secondo luogo, bisogna considerare che durante l’adolescenza tutto quello che è proibito affascina maggiormente: con le ecig abbiamo la possibilità di nascondere un vizio molto più facilmente.

In ultimo, la pubblicità che circonda questo ambiente sortisce un duplice effetto: la sigaretta elettronica è più sicura di quella tradizionale, i dati lo dimostrano, ma non è concepita per iniziare al fumo chi non ha mai svapato.

Senza contare, che in qualunque forma, la nicotina sui teenager è comprovato causi problemi a livello di salute e di sviluppo.

Un dibattitto quanto mai attuale: l’informazione diventa veicolo di un messaggio dagli effetti molteplici, ma la buona notizia è che le soluzioni esistono.

Da un alto si deve limitare quanto più possibile l’accesso a tali dispositivi sotto una soglia di età. In seguito sviluppare strategie che tengano conto del perchè si accede al vaping in giovane età: capire la motivazione alla base della scelta è l’arma migliore che possediamo per capire quale sia la direzione verso cui muoverci. E se abbiamo a che fare con adolescenti che sono passati allo svapo per smettere di fumare, allora c’è da chiedersi se non sia stata la scelta più giusta.

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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