Nel corso di queste settimane di emergenza, diverse fonti hanno paventato la possibilità che i soggetti fumatori avessero probabilità maggiori di contrarre il COVID-19 e andare incontro a un elevato tasso di complicazioni.
Ebbene, secondo un nuovo studio che sta per essere pubblicato, e di cui daremo notizia con comunicato stampa a breve, non solo non esisterebbero correlazioni tra il COVID-19 e il tabagismo, ma addirittura il fumo svolgerebbe una funzione diametralmente opposta.
In attesa del comunicato stampa, il Prof. Riccardo Polosa direttore del COEHAR ha dichiarato:
“Fumo e Covid non hanno correlazione. Un nuovo studio (di cui daremo nota anche tramite comunicato stampa nei prossimi giorni) dimostra ufficialmente che non solo non esiste correlazione tra tabagismo e COVID-19, ma sorprendeNtemente il fumo di sigarette risulta essere protettivo nei confronti della malattia e dei suoi stadi di gravità“.
Lo stato di emergenza causato dalla diffusione del COVID-19 ha richiesto, nel giro di breve tempo, una modifica dei protocolli medici e assistenziali. Ad oggi, il miglior modo che abbiamo per confrontarci con questa epidemia rimane quello di fornire linee guida contenitive e terapeutiche, che informino sull’evoluzione della malattia nei pazienti.
Sia chiaro, il fumo non fa morire di Covid ma fa morire per le malattie fumo correlate. Smettere di fumare l’unica vera regola importante. Ma ad oggi dire che il fumo aumenta il rischio di COVID non è scientifico.
Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.