mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Addio alla sigaretta? In 20 minuti già i primi benefici per il corpo

Vale davvero la pena di accendere questa sigaretta? Possibile che una così piccola decisione possa cambiare qualcosa? D’altronde, sono vent’anni che fumo, non penso di poter davvero fare la differenza”.

Molto spesso i fumatori, soprattutto i più incalliti, sono scettici nei confronti del cambiamento. Certo, abbandonare il vizio del fumo non è facile. Ma soprattutto si instaura un meccanismo, tipico di tutti i comportamenti ritualistici, per cui pensare di dire “oggi smetto” non sembra realistico.

Ma il nostro corpo reagisce a qualsiasi cambio di abitudine, anche se lieve. Ecco perché, molto spesso, chi decide di usare la sigaretta elettronica nei percorsi di smoking cessation osserva dei cambiamenti nel giro di breve tempo.

Ma cosa succede al nostro corpo quando smettiamo di fumare?

Smettere di fumare si traduce in un’immediata boccata di ossigeno per il nostro organismo: in una recente intervista, il sessuologo Emanuele Jannini ci ha raccontato di un piccolo test che esegue sui pazienti fumatori.

Se un fumatore si reca presso il suo studio per un doppler, gli viene richiesto di lasciar passare qualche ora dall’ultima sigaretta fumata: all’esame i livelli sanguigni sono accettabili. Al paziente viene poi richiesto di ripetere il medesimo esame subito dopo aver fumato una sigaretta. In questo caso, si nota una diminuzione drastica del flusso sanguigno.

Scegliere di non fumare si traduce quindi in immediati benefici: scopriamo quali.

Dopo 20 minuti 

Nello stesso tempo che impieghiamo a preparare un piatto di pasta, dalla cottura all’impiattamento, il nostro corpo già reagisce: le pulsazioni e la pressione sanguigna iniziano a ritornare nei valori di norma. Piedi e mani riacquistano gradualmente la propria temperatura.

8 ore

Dalla mattina alla sera, non fumare comporta un dimezzamento della quantità di nicotina e di anidride carbonica nell’organismo. Meno monossido di carbonio si traduce in più apporto di ossigeno a muscoli e cervello.

Il risvolto negativo è che iniziano a manifestarsi i primi sintomi dell’astinenza: il nostro corpo reagisce ribellandosi alla mancanza di nicotina. Ecco perché, a chi decide di smettere, si consiglia di abbinare ai metodi tradizionali o alle sigarette una terapia comportamentale.

12 ore

Complimenti! Stai già ottenendo un grosso successo: il cuore inizia a sforzasi di meno per pompare sangue ricco di ossigeno nel corpo.

24 ore

Un fumatore ha il doppio delle possibilità di essere colpito da un infarto rispetto a un non fumatore. Anche un giorno senza fumo diminuisce tale probabilità.

48 ore

Dopo due giorni, i cambiamenti si fanno via via più importanti. I nervi cominciano a rigenerasi e il senso dell’olfatto e  quello del gusto iniziano ad acuirsi nuovamente. I livelli di nicotina si sono quasi azzerati e i polmoni si avviano verso un processo di guarigione.

Purtroppo, dopo due giorni, i sintomi dell’astinenza sono i peggiori: si avverte stanchezza, irritabilità, fame o ansia. Possono sopraggiungere mal di testa improvvisi o stati depressivi. È normale ed è qui che la lotta si fa più dura. 

In questa fase, è importante avere un network di riferimento che possa contribuire all’adozione di comportamenti che contrastino la voglia di fumare, attraverso distrazioni o attività alternative.

2 settimane – 3 mesi

La qualità della vita progressivamente migliora. Aumenta la tollerabilità alla fatica e allo sforzo fisico. Diminuisce anche il rischio di diabete.

1 anno

I polmoni si ripuliscono dalle sostanze nocive prodotte dalla combustione. La qualità e la durata dei respiri è diversa rispetto a quando si è detto addio al fumo.

5 anni

Dopo cinque anni, il rischio di infarto è lo stesso di quello di un non fumatore, a parità di età, sesso e stile di vita. Si dimezzano le possibilità di incorrere in cancro alla gola, alla bocca e all’esofago.

15 anni

Pensare che solo dopo 15 anni il fisico rientra nei parametri di un non-fumatore fa capire quanto il percorso di abbandono del fumo sia lungo e difficile. In questo lasso di tempo, però, si sono apprezzati tutti i benefici connessi allo smettere di fumare e si capisce l’importanza di aver preso una simile decisione. 

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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