sabato, Novembre 23, 2024
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Aromaterapia: i benefici della lavanda per i fumatori

Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, all’orrore…Ma non potevano sottrarsi al profumo” così scriveva Patrick Suskind nel celebre romanzo “Il Profumo”.

Ed effettivamente il connubio uomo-odore ha origini antichissime, risale all’età ancestrale dell’uomo: la scoperta del fuoco ha portato gli uomini a sedervisi intorno, bruciando le piante che raccoglievano e da cui si sprigionavo odori diversi. Non solo: fiori e piante pestate o spremute venivano impiegate per produrre olii di varia genere. Da qui il passo verso l’applicazione medica di questi preparati fu breve.

Già in reperti storici sumeri si ritrova l’utilizzo di unguenti a scopo medicinale. Gli egizi preparavano il corpo dei defunti per il viaggio nell’aldilà cospargendo il corpo con unguenti che venivano anche lasciati nella tomba.

Ma la storia dell’aromaterpia così come la intendiamo oggi nasce con un curioso episodio avvenuto in territorio francese.

Si racconta infatti che nei primi le ‘900, il chimico Reneé Maurice Gattefossé si ferì per sbaglio durante degli esperimenti in laboratorio. Dopo aver provato tutti i rimedi della medicina tradizionale, provò ad applicare sulla ferita dell’olio essenziale di lavanda. La guarigione che ne seguì confermò al chimico le sue ipotesi sulle proprietà antisettiche della lavanda.

Ora che questa sia la vera storia non è dato sapere. Ma quello che e certo è che qualche decennio dopo, tutte le scoperte di Reneé vennero stampate nel libro “Aromatherapie: Les huiles essentielles, hormones végétales”, dove per la prima volta comparve il termine aromaterapia.

Aromaterapia e smoking cessation

L’aromaterapia può essere un valido aiuto per chi decide di smettere di fumare, agendo direttamente sul senso dell’olfatto: quest’ultimo infatti, attraverso odori e fragranze combatte irritabilità e ansia, riducendo le cause di astinenza.

Certi tipi di essenze e profumi, diffusi nell’ambiente in cui viviamo, possono agire in modo da contrastare il nsotro il bisogno della sigaretta.

Come? Attraverso la fragranza che stimola quelle identiche aree del cervello che il fumo è in grado di soddisfare. Inoltre gli oli essenziali aiutano a purificare e profumare l’aria,allontanando la puzza di sigaretta e rendendo la casa più salubre.

La lavanda

Il fiore rilassante per eccellenza è quello di lavanda: come accennato prima, le proprietà della lavanda sono conosciute da secoli. Il nome Lavandula Officinalis deriva infatti dal latino “lavare”, alludendo l’uso cosmetico ne veniva fatto in epoca antica.

Il suo aroma pulito e familiare ha un che di rassicurante e se a questo si sommano gli effetti calmanti dei suoi piccoli fiori blu, si capisce perché negli ultimi tempi la lavanda sia tornata di gran moda. Questo piccolo arbusto è presente allo stato selvatico in molte aree della nostra penisola, oltre ad essere coltivato in Toscana , Liguria e Piemonte nelle zone dei vecchi vigneti.

Le virtù della lavanda sono tante: rigenera, illumina, drena e sgonfia e viene usata spesso efficacemente in cosmesi e semplici ricette fai da te.

Per capire come usare la lavanda e gli olii essenziali e come possono aiutare if fumatori che vogliono smettere, abbiamo chiacchierato con Beatrice Baccon, erborista e farmacista, che ha perfezionato in Svizzera la sua formazione come creatrice di fragranze. Oltre all’attività da freelance, si occupa di formazione in campo olfattivo e di cultura dell’olfatto.

Beatrice, il profumo da sempre è associato all’identità della persona. Nei tuoi studi e grazie alla tua esperienza, hai rilevato l’importanza del profumo nella vita quotidiana?

Il profumo è parte integrante del nostro quotidiano. Non siamo abituati a porre attenzione alle emozioni che l’olfatto ci dà, ma se ci facessimo caso ci renderemmo conto che gli odori sono presenti in ogni nostra azione: a partire dal caffè del mattino, per arrivare ad un abbraccio dato alla persona amata. Tutti i nostri gesti, senza l’olfatto non sarebbero la stessa cosa e non susciterebbero le stesse emozioni; mai come in questo momento storico abbiamo capito e sperimentato come l’anosmia (la perdita totale o parziale del senso dell’olfatto) possa influenzare in maniera negativa la nostra vita. 

Gli stimoli olfattivi sono elaborati da due diverse zone cerebrali: il sistema limbico e il talamo.

Il collegamento diretto con il sistema limbico fa sì che l’olfatto sia coinvolto nell’umore, nelle emozioni, negli istinti, ma anche nei sistemi di memorizzazione: è scientificamente dimostrato come le informazioni memorizzate in associazione ad uno stimolo olfattivo siano ricordate più facilmente. La stessa cosa vale per i ricordi, se la nostra memoria ha associato un odore al ricordo, questo sarà più vivido nella nostra memoria.

I profumi e gli aromi innescano emozioni e ricordi, c’è un modo di usarli per combattere anche le cattive abitudini?

Il modo migliore è iniziare ad apprezzare nel concreto ciò che l’olfatto ci dà; i primi passi potrebbero essere annusare i profumi dei piatti prima di portare il cibo alla bocca o apprezzare l’odore di casa propria quando si rientra la sera, che sa di comfort, di intimità e benessere.

Per quanto riguarda il tabagismo, una volta allenato l’olfatto a rendere più intense le nostre emozioni, un aiuto fondamentale è dato dal rendersi conto di quanto la nostra percezione olfattiva è più intensa e netta quando si sta alcune ore senza fumare e i nostri neuroni olfattivi non sono occupati dall’odore di sigaretta. 

Un altro aiuto è dato dal finger food: se mangio con le mani dopo aver fumato una sigaretta parte del profumo del cibo, che è parte integrante del piatto, saranno coperti dall’odore della sigaretta che mi è rimasto sulle dita.

La lavanda dal caratteristico profumo floreale ed aromatico, aiuta a combattere la puzza di fumo creando al tempo stesso un ambiente tranquillo e rilassato, ci da una ricetta fai da te? 

In inverno la cosa più semplice è aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda alle vaschette del termosifone o all’umidificatore.

In estate ci si può autoprodurre un esfoliante per il corpo a base di sale grosso, olio di mandorla o di vinaccioli e qualche goccia di olio essenziale di lavanda. Ricordiamoci sempre che impiegando gli oli essenziali sul corpo, questi vanno sempre veicolati in un olio vegetale o in una crema base e mai usati puri.

E per combattere l’odore di fumo in casa e sui vestiti?

L’odore di fumo in casa si può facilmente contrastare arieggiando gli ambienti per almeno una mezz’ora dopo aver fumato; nell’ultimo anno hanno poi preso piede i purificatori d’aria domestici che sono una valida alternativa. 

Per quanto riguarda mobilio e tendaggi, si può invece fare poco, se non lavarli e pulirli il più frequentemente possibile ed utilizzare in casa dei contenitori contenenti sostanze adsorbenti tipo il carbone vegetale, per far sì che parte dell’odore venga assorbito.

Sia per quanto riguarda la casa, che gli indumenti, possiamo distrarre il nostro naso e coprire l’odore di fumo con profumatori e spray a base di sostanze stimolanti per il nostro olfatto, come la menta piperita, lo zenzero, il pepe, il rosmarino, il limone.

Certi odori e aromi aiutano il benessere psicofisico: quali sono?

Questo dipende molto dall’ambiente socio-culturale in cui siamo nati e cresciuti e dalla storia personale. Abbiamo appena visto come le emozioni e i ricordi collegati all’olfatto non siano mediati. Per ognuno di noi un odore può assumere un’accezione positiva o negativa in base al ricordo o all’esperienza a cui lo colleghiamo, anche se nel corso dei secoli, nelle diverse culture, più o meno volontariamente si sono poi catalogati alcuni odori come positivi o negativi.

Questo tipo di concetto è più chiaro se si riporta un esempio: nella cultura occidentale si associa l’odore dei detersivi al pulito, di conseguenza alla sicurezza e ad una sensazione di comfort. Chi ha dovuto nella sua vita frequentare ospedali e laboratori analisi non assocerà più questo odore ad emozioni positive, ma all’esatto opposto.

L’aromaterapia può quindi aiutare a contrastare le emozioni negative, a patto che gli odori non siano collegati dal singolo ad esperienze spiacevoli.

Gabriella Finocchiaro, giornalista siciliana impegnata da anni nelle più importanti emittenti televisive della Sicilia è la nuova redattrice del sito LIAF. Appassionata di sport, soprattutto di pallavolo e calcio, è stata consulente anche per amministrazioni locali e provinciali e portavoce di sindaci e presidenti. Microfono e telecamera in mano, Gabriella è il volto della cronaca e della politica regionale. Il suo primo amore è stato la radio, lo strumento che le ha consentito di entrare a far parte del mondo giornalistico. Ama il teatro, il cinema, la musica, gli animali e soprattutto la vita! Gabriella crede tantissimo nelle possibilità offerte dalla comunicazione sociale e dalla diffusione di messaggi positivi a tutela degli altri. Oggi si scommette in una nuova avventura con LIAF che trova già entusiasmante!

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