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Mercoledì 11 giugno – Convegno: “La sigaretta elettronica tra Economia, Salute e Cultura”

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Milano, 6 giugno 2014 – Si terrà mercoledì 11 giugno 2014 alle ore 9,00 a Milano il Convegno dal titolo “La Sigaretta Elettronica tra Economia, Salute e Cultura”. L’Evento è stato organizzato da Fiesel Confesercenti Milano e dalla Lega Italiana Antifumo (LIAFONLUS) e si svolgerà presso la “Casa della Cultura” in Via Borgogna 3 a Milano.
Il convegno affronterà le principali tematiche legate alle sigarette elettroniche ponendo l’accento sulla “mistificazione dei dati scientifici sulle eCig”, affrontando la sicurezza del prodotto, valutandone l’impatto
sulla salute pubblica con particolare attenzione all’aspetto oncologico, analizzando la legge 99/2013 che ha regolamentato il settore delle eCig e valutando quali potranno essere i risvolti della nuova Direttiva Europea sui tabacchi (TPD).
Il Convegno si propone di essere il primo evento di carattere nazionale volto ad informare l’opinione pubblica circa gli innumerevoli vantaggi che la sigaretta elettronica può portare alla lotta al tabagismo e sull’enorme riduzione delle malattie fumo-correlate derivanti dall’utilizzo di massa delle eCig al posto del tabacco (principale causa di morte nel mondo).
Sarà anche l’occasione per affrontare il fenomeno globale della “sigaretta elettronica”, attraverso le voci di importanti scienziati come Riccardo Polosa (Responsabile scientifico LIAF, Prof. Ordinario Medicina Interna Università di Catania, Direttore Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo Università di Catania), del Prof. Umberto Tirelli (chirurgia oncologica della cavità orale e dell’orofaringe e lo studio delle metastasi laterocervicali), del Dott. Konstantinos Farsalinos (specialista cardiovascolare) e del Dott. Dr Jacques Le Houezec (Consulente in sanità pubblica e la Dipendenza dal Tabacco a Rennes in Francia).
All’incontro presenzieranno l’On. Sabrina Capozzolo, l’On. Alessia Mosca, l’On. Aris Prodani e l’On Fabio Lavagno, nonché le associazioni di categoria FIESEL e Confesercenti Milano, ASSIFEL main sponsor (Associazione Italiana Fumo Elettronico) e i principali produttori italiani di liquidi per sigarette elettroniche, i principali franchising, diversi importatori e numerosi esercenti di sigarette elettroniche.
Saranno presenti anche numerosi “svapatori” di lunga esperienza che si renderanno disponibili a raccontare le proprie esperienze personali con le sigarette elettroniche.
Per la partecipazione al convegno è consigliato accreditarsi scrivendo una email ad uno dei seguenti indirizzi: [email protected][email protected]
Il programma completo
Per scaricare il modulo di partecipazione, clicca qui

No Tobacco Day 2014: Siate ambasciatori di salute

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Si è appena concluso il convegno organizzato da LIAF Lega Italiana Anti Fumo, Università degli Studi di Catania e Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele della stessa città, tenutosi in occasione della Giornata mondiale Anti Fumo.
Un appuntamento importante che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del panorama scientifico nazionale, e tanti temi affrontati volti a sottolineare la patologicità della dipendenza da fumo di tabacco. Il tabagismo dunque non è solo un vizio ma una vera e propria malattia che causa danni nel corpo di chi fuma e di chi vi sta intorno.
Un’analisi attenta del tabagismo e dei danni correlati è stata svolta da più di venti specialisti che, ognuno dal proprio punto di vista scientifico, ne hanno esaminato la rilevanza in ambito epidemiologico, cardiologico, respiratorio, odontoiatrico, diabetologico, oculistico, chirurgico, dermatologico, oncologico e psichiatrico. Ed ancora anche nella sessualità, nella fertilità ed in gravidanza. I danni da fumo iniziano infatti già in età pediatrica. I più piccoli, quelli indifesi – come ha evidenziato uno degli specialisti intervenuti – sono i soggetti più a rischio perché non in grado di scegliere per il proprio bene, sono loro le prime vittime di un sistema che si ostina a non voler tutelare le persone indifese.
Non sono mancati gli interventi rivolti al settore della comunicazione e della formazione, elementi indispensabili per promuovere e sensibilizzare azioni concrete nell’ambito della prevenzione e della disassuefazione da fumo di tabacco.
“Siate ambasciatori di salute – questa l’esortazione rivolta ai più di duecento astanti intervenuti dal prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico del convegno insieme al dott. Pasquale Caponnetto – siate promotori di benessere e diffondete la cultura del non fumo. La lunga battaglia a fianco di tutti gli enti impegnati nella lotta contro il fumo deve essere sostenuta dal maggior numero di persone possibili perché il numero di fumatori in Italia è ancora in crescita nonostante gli sforzi. Esistono delle alternative valide in grado di aiutare i pazienti a smettere di fumare. Tra queste, le sigarette elettroniche continuano ad essere le più efficaci e gli studi lo dimostrano.”
Ad introdurre il convegno la prof.ssa Lidia Proietti, presidente LIAF, che così commenta: “Questa giornata è stata un’occasione speciale perché ci ha dato modo di presentare al pubblico il progetto ‘Policlinico-Vittorio Emanuele Smoke Free’, importantissima iniziativa fortemente voluta anche dalla Regione Sicilia affinché le aziende sanitarie si dotino di efficaci metodi e strumenti per la sensibilizzazione del personale e dell’utente in vista di un ‘Ospedale libero dal fumo’.

Conferenza Annuale della TMA: presente e futuro dei nuovi prodotti a base di nicotina

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La 99ma Conferenza Annuale del TMA ha visto la eterogenea partecipazione degli enti regolatori statunitensi (in rappresentanza della Federal Drug Administration, Mitch Zeller, il direttore del Center for Tobacco Products della FDA), dirigenti dell’industria del tabacco, imprenditori del settore del vapore elettronico e di prodotti nicotinici non combustibili, associazioni dei consumatori, analisti delle banche di affari di Wall Street, ricercatori, ed esperti di salute pubblica.
Nel corso del primo giorno della Conferenza si è a lungo dibattuto sulla nuova normativa del prodotti del tabacco (FDA, TPD) e sulla importanza di introdurre sostanziali correttivi, soprattutto nel settore del vapore elettronico, dove il rischio palese è da una parte quello della parificazione di questi prodotti a quelli convenzionali derivati dal tabacco, e dall’altra quello di esigere costose e complesse procedure registrative simili a quelle dei prodotti medicinali.
Anche se le autorità regolatorie di tutto il mondo sembrano finalmente riconoscerne la loro scarsa pericolosità a livello individuale, l’FDA esige ora verifiche sugli effetti a livello di popolazione. In particolare, si chiede ai produttori di dimostrare che questi prodotti non siano un rischio per la iniziazione al tabagismo o che non interferiscano negativamente con gli attuali tassi di dissasuefazione.
Molti dei partecipanti hanno concordato sul fatto che le norme emanate in questa loro forma attuale costringeranno alla chiusura diverse imprese indipendenti e arresteranno la spinta innovativa tecnologica che ha caratterizzato questo settore in anni recenti. La regolamentazione – ostentata (o sarebbe meglio dire, camuffata) come una garanzia per la salute del consumatore – di fatto avrà un impatto negativo sulla ricerca, sull’innovazione tecnologica, e sull’ampia e libera scelta dei consumatori per questi prodotti; di fatto, un embargo al rallentatore.
Paradossalmente, restrizioni sproporzionate e ingiustificate sul dosaggio di nicotina, sull’assortimento degli aromi e dell’hardware, sugli eventuali benefici per la salute e sulle modalità di commercializzazione, limiteranno la penetrazione commerciale del prodotto e di conseguenza il suo potenziale in termini di migliorata salute pubblica, favorendo di riflesso i prodotti di tabacco convenzionali.
tma-polosa
I potenziali benefici delle e-cig per l’individuo e la collettività hanno costituto l’anima del dibattito del secondo giorno della Conferenza. Le prove scientifiche sulla sicurezza e l’efficacia delle e-cig stanno aumentando, e suggeriscono il grande potenziale di questi dispositivi come aiuto per ridurre o smettere di fumare, così come per ridurre il danno fumo-correlato già nel breve-medio termine. Su questo tema innovativo si è speso il Prof. Riccardo Polosa che ha presentato i dati di una serie di ricerche innovative condotte presso l’Università di Catania e supportate dalla LIAF. La tesi illustrata da Polosa (nella foto, nel corso della sua lettura al Congresso TMA, mentre viene moderato da Scott Leischow della Mayo Clinic) è che la sostituzione completa della sigaretta convenzionale con il vapore elettronico può determinare reversibilità del danno fumo-correlato sia a livello cardiaco che respiratorio anche solo dopo pochi mesi.
Molti dei partecipanti hanno molto apprezzato questo approccio innovativo che tende a semplificare la rigidità e i costi dei trial clinici tradizionali. Tra i problemi di difficile soluzione sono emerse la necessità di definire le modalità per un finanziamento indipendente della ricerca scientifica e la difficoltà da parte degli investitori di comprendere in pieno il valore di questo tipo di investimento, se non limitatamente alla ricaduta commerciale per il loro specifico brand.
La terza giornata ha sancito che la maggiore crescita del settore dei prodotti contenenti nicotina è rappresentata dalla categoria “personal vaporizers”. Questa categoria offre hardware molto performanti con ampia scelta di liquidi aromatizzati e di dosaggi nicotinici regolabili a prezzi molto concorrenziali, e risulta molto più appagante per gli utilizzatori; pertanto sono destinati a predominare il mercato del vapore elettronico surclassando le sigarette elettroniche tipo “cigalike”, i cui volumi di vendita sono in stallo già da diversi mesi.
L’impatto delle politiche di controllo sui prodotti contenenti nicotina è stato un altro tema di grande interesse. I dati epidemiologici dimostrano che la riduzione della prevalenza di fumatori nel mondo sta rallentando: in 187 paesi nel periodo 1996-2006 il declino si è attestato mediamente sull’1,7 % annuale, per poi rallentare allo 0,9% nel periodo 2006-2012. Questo a dimostrazione che le recenti severe politiche di controllo sul tabacco non hanno sortito l’effetto preventivato. E non solo. Nello scandaloso caso del tabacco masticabile tipo “snus” queste politiche possono addirittura aver contribuito a rallentare il declino del tabagismo in europa:
Nel corso dell’ultima giornata dei lavori, si è cercato di coniugare sviluppo di prodotti nicotinici ad elevata fruibilità e politiche di controllo sul tabacco. A tale proposito è stata segnalata la preoccupazione che tanto più un prodotto risulti attraente per i fumatori tanto più potrebbe creare dipendenza. Anche in questo caso si è evidenziata la necessità di compiere studi approfonditi, poiché la ricerca sui personal vaporizers risulta ancora molto limitata, e i risultati ottenuti con le vecchie tipologie di prodotto possono essere molto diversi da quelli ottenibili con i nuovi personal vaporizers.
Dipendenza a parte, l’accordo generale è stato che il rischio rappresentato da tutta la categoria del vapore elettronico è solo una frazione di quello del fumo convenzionale, a dimostrazione del fatto che non tutti i prodotti contenenti nicotina sono ugualmente pericolosi. Questo concetto è stato ulteriormente rimarcato nella lettura tenuta dal Prof. Jonathan Foulds, uno dei 13 coautori, insieme a Polosa, dello studio internazionale sovvenzionato da LIAF, che ha stimato un indice di rischio pari a 4 per la e-cig fatto 100 quello della “bionda”:
Tutti hanno concordato sulla necessità di ulteriori studi clinici per determinare gli effetti a lungo termine del passaggio dalla sigaretta convenzionale alla sigaretta elettronica, insieme alla ricerca mirata su aromi e ingredienti oltre ad approfondimenti sulle capacità dei componenti elettronici e meccanici delle e-cig di interferire con la sicurezza e l’ “appeal” degli e-liquid.
Il prof. Riccardo Polosa, tra i relatori della Conferenza TMA 2014, ha così commentato: “Sono orgoglioso che il lavoro svolto dall’Università di Catania e dalla LIAF sulla e-cig abbia ispirato e guidato così tanti gruppi di ricerca statunitensi” e ha anche aggiunto “È una grande soddisfazione vedere sempre più esperti sposare il principio che la regolamentazione di questi prodotti deve necessariamente basarsi sulle evidenze scientifiche”.

Sigaretta elettronica: miglior metodo fai da te per smettere

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Secondo uno studio condotto presso l’University College di Londra e pubblicato sulla prestigiosa rivista medico-scientifica ADDICTION, le sigarette elettroniche sono in assoluto il metodo più efficace per smettere di fumare.
L’indagine anglosassone ha coinvolto 5.863 adulti fumatori con storia di tabagismo intenzionati a smettere nel corso dell’anno precedente alla conclusione del sondaggio. I confronti in termini di successo sono stati fatti tra coloro che hanno effettuato il tentativo utilizzando o solo e-cigs, o solo cerotti/gomme con nicotina (aquistati come prodotto da banco senza prescrizione medica), o con la semplice forza di volontà.
In base alle risposte dei questionari, lo studio ha stabilito che tra i fumatori che hanno effettuato il tentativo, quelli che utilizzavano le e-cig hanno avuto maggiore probabilità (circa il doppio) di smettere rispetto a coloro che hanno utilizzato sostitutivi nicotinici (cerotti, gomme) o la sola forza di volontà.
Il coinvolgimento di un elevato numero di partecipanti, rappresentativo della popolazione inglese, ha contribuito a creare il punto di forza di questo studio, e la possibilità di monitorare l’utilizzo delle e-cig come valida soluzione al difficile problema dello smettere di fumare.
“Questo studio si aggiunge alla marea montante delle evidenze che dimostrano come l’uso delle e-cig contribuisca in maniera efficace alla disassuefazione dal fumo di sigaretta” – commenta il Presidente della LIAF, prof.ssa Lidia Proietti.
Nonostante ciò, continuano a essere sollevati dubbi circa l’efficacia delle e-cigs quali strumenti per smettere, e a essere diffuse notizie allarmanti e a tratti fuorvianti all’opinione pubblica, tanto che il pubblico e il potenziale utilizzatore rimangono tutt’ora dubbiosi e preoccupati circa l’uso di questi prodotti.
La campagna di disinformazione e di mistificazione sta sollevando preoccupazioni sproporzionate per la salute pubblica. E questo nonostante le positive evidenze scientifiche che si vanno accumulando.
“Stiamo perdendo un’occasione epocale per favorire quell’accelerazione verso la fine del tabagismo che da decenni si auspica. Voler vedere le e-cigs come un problema e non come la soluzione del problema è un atto irresponsabile e ancor più oggi alla luce di questi risultati” – ha commentato il responsabile scientifico della LIAF, prof. Riccardo Polosa.
È chiaro che per molti fumatori intenzionati a smettere l’utilizzo delle e-cig rappresenta un metodo efficace, pratico ed economico per smettere di fumare. Tutto questo senza dover fare necessariamente ricorso a personale sanitario specializzato e soprattutto senza gravare sui costi del servizio sanitario nazionale.

 

LIAF partecipa al No Tobacco Day 2014 con il Convegno “Policlinico-V. Emanuele smoke free”

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In linea con le indicazioni dell’Assessorato della Regione Siciliana, anche l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico – Vittorio Emanuele di Catania partecipa al Piano Operativo Aziendale contro il Fumo (POAF) con il progetto “Policlinico-Vittorio EmanueleSmoke Free”.
Le fasi del piano saranno illustrate durante il convegno “No TobaccoDay 2014” che si terrà martedì 3 giugno alle ore 8.30 presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Catania.
Nato dalla collaborazione tra Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele”, Università degli Studi di Catania e LIAF Lega Italiana Anti Fumo, per celebrare la Giornata Mondiale Anti Fumo, il convegno sarà dunque occasione per spiegare i contenuti del progetto “Policlinico – Vittorio Emanuele Smoke Free”, che ha l’obiettivo di favorire percorsi di disassuefazione dal tabagismo per tutti i fumatori dipendenti delle strutture sanitarie e per i pazienti fumatori ricoverati, ed intende inoltre promuovere il ruolo degli ospedali come soggetti promotori di salute pubblica.
Docenti e specialisti di patologie fumo correlate s’incontreranno al tavolo dei relatori per discutere delle nuove frontiere scientifiche nell’ambito della ricerca sul tabagismo, prima causa di morte evitabile a livello mondiale e attualmente responsabile del 10% dei decessi di adulti in tutto il mondo.
“L’iniziativa rientra nell’ambito delle azioni di sensibilizzazione dei fumatori sui rischi e i danni causati dal fumo di tabacco – ha affermato il prof. Riccardo Polosa, Direttore del Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo del Policlinico di Catania– Da mesi lavoriamo per rendere questo progetto realtà ed oggi siamo finalmente in grado di presentarlo come strategia dell’intera struttura ospedaliera per un ‘Policlinico libero dal fumo’, affinché possa diventare esempio virtuoso anche per le altre aziende sanitarie. Gli ospedali – continua Polosa – oltre ad essere ambienti di lavoro, sono prima di tutto promotori di salute e benessere. Dovrebbero quindi tutelare tutti i loro utenti anche dal fumo passivo e questo per noi è l’obiettivo primario: difendere la salute di tutti”.
Per iscriversi al Convegno e richiedere il rilascio dei credici ECM, basta compilare la scheda che troverete a questo link notobacco2014-iscr
ed inviarla via email a: [email protected]
Per informazioni contattare i n. 095 3781581 oppure 095 3781583
Si ricorda che la partecipazione al convegno è gratuita
PROGRAMMA
Convegno “PROGETTO POLICLINICO-V.EMANUELE SMOKE FREE”
 
3 Giugno 2014 – 8.30/13.30
Aula Magna dell’AOU Policlinico -Vittorio Emanuele
Via S. Sofia, 78 – Catania
8.00 – 8.20 Registrazione
8.20 – 8.30 Saluti delle autorità
8.30 – 8.40 Illustrazione progetto “Policlinico Smoke free” – Prof.ssa Proietti – Dott. Danzì
8.40 – 8.50 Epidemiologia e prevenzione del rischio da fumo di tabacco – Prof.ssa Ferrante
8.50 – 9.00 Smettere di fumare: istruzioni per l’uso – Dott. Caponnetto
9.00 – 9.10 Riduzione e gestione del rischio fumo correlato in ambito cardiologico – Prof. Tamburino
9.10 – 9.20 Smettere di fumare: strategia per il miglioramento di patologie respiratorie – Prof. Polosa
9.20 – 9.30 Patologie odontoiatriche e fumo di sigaretta – Prof. Rapisarda
9.30 – 9.40 Sessualità e fertilità: il fumo riduce potenzialità – Prof. Calogero
9.40 – 9.50 Fumo in gravidanza – Prof. Panella
9.50 – 10.00 Fumo e diabete – Prof. Mondati
10.00 – 10.10 I danni da fumo in ambito oculistico – Prof. Avitabile
10.10 – 10.20 Miglioramento disturbi angiologici in seguito alla riduzione della dipendenza tabagica– Prof. Di Pino
10.20– 11.00 Coffee Break
11.00 – 11.10 Il paziente fumatore e l’intervento chirurgico – Prof. Migliore
11.10 – 11.20 Vapagismo: tutto quello che dovreste sapere sulla sigaretta elettronica – Prof. Polosa
11.20 – 11.30 Dermatologia, come il fumo danneggia la pelle – Prof. Micali
11.30 – 11.40 Fumo e danni cerebrovascolari – Prof.ssa Nicoletti
11.40 – 11.50 Il problema del fumo passivo in età pediatrica – Prof.ssa Spicuzza
11.50 – 12.00 Fumo e malattia psichiatrica, come gestire la dipendenza da tabacco – Prof. Aguglia
12.10 – 12.20 Danni da fumo in ambito oncologico – Prof. Soto Parra
12.30 – 12.40 La formazione del personale sanitario nella politica aziendale di controllo del
tabagismo – Dott.ssa Vernaci
12.40 – 12.50 La comunicazione aziendale nelle politiche antifumo – Dott.ssa Reitano
13.00 – 13.30 Questionari ECM e conclusione dei lavori
Modera: Giornalista Simona Scandura (Direttore SUD Press)
Per l’organizzazione del convegno si ringrazia anche:
LIFE – Lega Italiana Fumo Elettronico
FIESEL – Federazione Italiana Esercenti Svapo Elettronico 

E-cig e asma: ecco le prime prove sulle migliorate condizioni respiratorie negli asmatici fumatori

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L’asma è una delle principali cause di disabilità al mondo e la malattia cronica più comune nei bambini e giovani adulti, soprattutto a causa della sua insorgenza precoce. Si stima che 300 milioni di persone in tutto il mondo soffrano di asma, e si prevede che questo numero aumenterà sino a 400 milioni entro il 2025.
La situazione è peggiorata dal fatto che molti asmatici sono anche fumatori, con una prevalenza del tutto sovrapponibile a quella della popolazione generale. Fumo e asma rappresentano un connubio malsano: da un lato, il fumo di sigaretta incide negativamente sull’asma, aggravando i sintomi e aumentandone la frequenza, e inoltre le terapie farmacologiche antiasmatiche di fondo risultano molto meno efficaci in coloro che fumano; dall’altro lato, il soggetto allergico che fuma ha una più alta probabilità di evolvere verso forme di malattie allergiche più gravi.
Diventa dunque prioritario anche per i soggetti asmatici smettere di fumare, o ridurre il numero di sigarette, per migliorare le proprie condizioni di salute generale, ridurre la frequenza dei sintomi respiratori diurni e notturni e permettere una migliore risposta alle cure farmacologiche.
E’ in questo contesto che un team di ricercatori dell’Università di Catania e dell’Università di Hull (UK) ha condotto una valutazione retrospettiva su pazienti asmatici fumatori che usavano regolarmente la sigaretta elettronica da almeno 10 mesi. Lo studio, supportato da LIAF e da SET Srl, è stato pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista internazionale “International Journal of Environmental Research and Public Health”.
Analizzando retrospettivamente le cartelle cliniche, si è confermato che gli asmatici fumatori non sono in grado di gestire i sintomi dell’asma, con elevato numero di esacerbazioni e frequente uso di farmaci. Tuttavia, quelli che avevano cominciato a utilizzare la sigaretta elettronica, non solo avevano smesso completamente di fumare o ridotto abbondantemente il numero di sigarette fumate, ma riportavano anche un miglioramento sostanziale nei dati delle spirometrie, nella frequenza e nella durata delle esacerbazioni di malattia, e nel controllo dei sintomi respiratori. Inoltre, i pazienti non riportavano alcun aggravamento della sintomatologia respiratoria o evento avverso derivante dall’uso dell’e-cig, nemmeno in coloro che di norma riferivano bocca asciutta e gola irritata tra i principali sintomi.
“Questi risultati sono di grande interesse in primo luogo perchè è noto che molti asmatici fumatori paradossalmente non vogliono smettere o non ci riescono e secondariamente perchè è sorprendente osservare che il vapore elettronico risulta sicuro anche quando inalato nelle vie aeree ipersensibili e infiammate di un asmatico” commenta il prof. Polosa, primo autore dello studio. “I dati confermano l’efficacia e la sicurezza di questi prodotti anche in popolazioni a rischio, e dimostrano che molti dei danni infiammatori delle vie aree risultano reversibili, con notevole miglioramento della funzionalità respiratoria e della sintomatologia asmatica. Dunque migliore qualità di vita per gli svapatori asmatici!”
“Il successo dell’e-cig nei soggetti asmatici si può spiegare con il grande effetto compensatorio a livello fisico e comportamentale che l’e-cig offre – spiega il Dott. Pasquale Caponnetto, responsabile del CPCT e co-autore dello studio – Nelle visite di follow-up, questi pazienti sembravano essere rinati. Riuscire a controllare la dipendenza dalla sigaretta era la più grande conquista perché aveva permesso loro un controllo dei sintomi dell’asma su cui avevano ormai perso le speranze”.
“Siamo felici di aver sostenuto una ricerca così importante perché questo piccolo studio apre le porte a ulteriori indagini che potranno espandere questi risultati preliminari e dare risposte a medici, esperti di tabagismo e pazienti, e orientare le scelte degli enti regolatori verso un riconoscimento dell’e-cig come mezzo per ridurre il danno provocato dal fumo di tabacco anche nei soggetti asmatici” chiosa la prof.ssa Lidia Proietti, presidente della LIAF.
Lo studio è gratuitamente consultabile sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health, a questo link:
Per citare lo studio:
Polosa R, Morjaria J, Caponnetto P, Caruso M, Strano S, Battaglia E, Russo C. Effect of Smoking Abstinence and Reduction in Asthmatic Smokers Switching to Electronic Cigarettes: Evidence for Harm Reversal. International Journal of Environmental Research and Public Health. 2014; 11(5):4965-4977.

Global Forum on Nicotine 2014

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L’arrivo di nuovi sistemi di somministrazione della nicotina, insieme ad altre alternative a basso rischio, ha da tempo avviato rapidi cambiamenti nell’approccio scientifico, nella percezione del pubblico, e nel panorama normativo internazionale relativamente all’utilizzo della nicotina.
Questo nuovo paradigma sta avendo un grande impatto su tutte le parti interessate, tra cui:
i consumatori – che ora hanno a disposizione una più ampia gamma di fonti di nicotina;
i ricercatori – che stanno adottando un nuovo programma di ricerca e nuovi metodi per studiare l’uso di prodotti contenenti nicotina;
gli esperti di salute pubblica e politiche di controllo del tabagismo – che intravedono il ruolo di questi prodotti nel panorama della riduzione del danno da fumo di tabacco;
le istituzioni politiche e le organizzazioni nazionali e internazionali di controllo del tabagismo – che si ritrovano a dover elaborare nuovi quadri normativi per prodotti altamente innovativi;
i produttori e distributori – che sviluppano nuovi dirompenti prodotti o si trovano a fronteggiare la concorrenza di nuovi modelli di business.
E’ in questo contesto che nasce l’idea di organizzare il primo Forum Mondiale sulla Nicotina (Global Forum on Nicotine – GFN), che si terrà a Varsavia il 27 e 28 giugno 2014, presso il Warsaw Hotel Marriott. Idea ampiamente voluta e sostenuta dalla LIAF Lega Italiana AntiFumo, e da molte associazioni di categoria.
Il ritmo dei cambiamenti e degli sviluppi della tecnologia e dei prodotti disponibili ha prodotto infatti una serie di diverse e spesso contraddittorie risposte. Si è dunque ritenuto necessario e imprescindibile far riunire al più presto tutti gli attori coinvolti.
Questi gli obiettivi del GFN:
1. esaminare lo stato attuale del dibattito circa l’utilizzo della nicotina nel mondo;
2. esaminare criticamente gli studi scientifici sulla sicurezza e l’uso della nicotina;
3. favorire una tavola rotonda tra politici, scienziati, produttori, distributori e consumatori;
4. facilitare lo sviluppo di reti tra i diversi settori.
I temi della conferenza saranno:
Valutazione scientifica della dipendenza da nicotina
Normativa nazionale e internazionale sui prodotti contenenti nicotina
Nuova agenda scientifica sulla nicotina
L’esperienza dello “snus” scandinavo
Opinioni e preferenze dei consumatori sui prodotti contenenti nicotina
Standard di sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche
Regolamentazione in Europa – Direttiva sui Prodotti del Tabacco
Il futuro della nicotina e del tabacco
Organizzazione Mondiale della Sanità, Convenzione quadro sul controllo del tabacco, e FDA
Tossicità acuta e a lungo termine della nicotina
Evoluzione futura dei metodi di somministrazione della nicotina
Farmacologia e farmacocinetica della nicotina
Impatto sul tabagismo
Economia dei nuovi prodotti contenenti nicotina
Opinioni degli esperti delle politiche di sanità pubblica
I relatori confermati del GFN sono i seguenti:
Prof. Riccardo Polosa, Università degli Studi di Catania, Italia
Dr. Konstantinos Farsalinos , Onassis Cardiac Surgery Center, Atene, Grecia
Dr. Maciej Goniewicz, Roswell Park Cancer Institute, Buffalo, USA
Prof. Andrzej Sobczak, Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Sosnowiec, Polonia
Dr. Lynne Dawkins, School of Psychology, University of East London, Gran Bretagna
Prof. Gerry Stimson, London School of Hygiene and Tropical Medicine, and Imperial College London, Gran Bretagna
Prof. Peter Haje, Queen Mary University, London, Gran Bretagna
Prof. Karl Lund, Norwegian Institute for Alcohol and Drug Research (SIRUS), Norvegia
Hazel Mabe, Interessengemeinschaft E-Dampfen and European United Vapers Network, Germania
Robert Mrówczyński, SUEP (Polish Vapers Association), Polonia
Cynthia Cabrera, SFATA (Smokefree Alternatives Trade Association), USA
Dr. Mirosław Dworniczak, Scientific Journalist and Consultant, Polonia
Dr. Delon Human, Health Diplomats, Svizzera
Leon Kośmider, Institute of Occupational Medicine and Environmental Health, Sosnowiec, Polonia
Lou Ritter, American E-Liquid Manufacturing Standards Association, USA
Dr. Jacques le Houezec, Francia
Dr. Karl Fagerström, Smokers Information Center, Svezia
Clive Bates, Counterfactual Consulting, Gran Bretagna
Charles Hamshaw-Thomas, Zandera Ltd, Gran Bretagna
Rebecca Taylor, MEP, Gran Bretagna
Lars Ramström, Institute for Tobacco Studies, Svezia
Prof. Linda Bauld, University of Stirling and UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies, Gran Bretagna
Deborah Arnott, ASH UK (Framework Convention Alliance), Gran Bretagna
Per informazioni, iscrizioni e programma dettagliato, consultare il sito ufficiale del Global Forum on Nicotine:

Giornata Mondiale dell’Asma: anche quest’anno visite gratuite al Policlinico

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In occasione della Giornata Mondiale dell’Asma, indetta per oggi martedì 6 maggio dall’Organizzazione Internazionale GINA (Global Iniziative for Asthma), anche quest’anno il Reparto di Medicina Interna e D’Urgenza del Policlinico di Catania ha offerto visite e spirometrie gratuite per i pazienti asmatici.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la LIAF, rientra nel progetto di ricerca europeo U-BIOPRED dedicato alla scoperta di nuovi farmaci per la gestione dell’asma grave. Si tratta di un appuntamento importante a sostegno della Ricerca e della tutela della salute pubblica.
“L’attesa per la giornata mondiale dedicata all’asma certifica il successo di questo appuntamento che ogni anno vede impegnati centinaia di ricercatori in tutto il mondo che si battono per trovare cure adeguate e sufficienti per i pazienti affetti da asma grave – ha ricordato la prof.ssa Lidia Proietti, presidente della LIAF – La nostra Onlus è stata felice di sostenere questa importante iniziativa grazie alla quale le persone affette da asma hanno potuto ricevere gratuitamente cure specializzate e consulenza”.
Purtroppo, i numeri confermano una diffusione sempre più ampia dell’asma in soggetti fumatori. La lotta al tabagismo quindi diventa prioritaria.
<<Uno studio che verrà pubblicato a breve su una importante rivista internazionale, anche grazie al sostegno della LIAF, ha confermato l’utilità delle sigarette elettroniche nei soggetti asmatici – commenta a tal proposito il Prof Polosa, docente di Immunologia Clinica e Allergologia all’Università di Catania e responsabile scientifico LIAF – Nello specifico, si è evidenziato che i pazienti asmatici fumatori che passavano alla sigaretta elettronica mostravano significativi miglioramenti nel controllo dell’asma e nei dati spirometrici”.
In attesa dell’imminente pubblicazione di questo studio, vi invitiamo a consultare nei prossimi giorni il sito LIAF per tutti i dettagli dello studio.
Per ulteriori informazioni sul progetto di ricerca europeo U-Biopred è possibile visitare http://www.ubiopred.european-lung-foundation.org/

U-BIOPRED vince il premio Bio-IT World Best Practice Award

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U-BIOPRED vince il premio premio Bio-IT World Best Practice Award come miglior esempio al mondo nella ricerca contro l’asma grave.
Il premio, nella categoria Ricerca e Sviluppo di nuovi farmaci, ha riguardato l’innovazione nell’utilizzo del Portale del progetto voluto e creato per la ricerca di biomarcatori chiave dell’asma grave.
Utilizzando lo strumento di gestione delle informazioni, i partner del progetto sono stati infatti in grado di condividere in modo sicuro grandi volumi di dati con facilità.
U-BIOPRED ha condiviso il riconoscimento con la Fondazione TranSMART, che ha sviluppato il software.
Per ulteriori informazioni, guarda l’intervista al dott. Ioannis Pandis, del progetto U-Biopred:
Per altre informazioni su questi premi:

Sigarette elettroniche, un appello al Ministro per sostenerne la diffusione

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Nelle scorse settimane, la LIAF ha infatti lanciato una petizione on line che ha già raggiunto quasi 6000 firme a favore delle sigarette elettroniche. Si tratta soprattutto di ex fumatori che hanno ricavato beneficio dall’uso della sigaretta elettronica, che – secondo i promotori dell’iniziativa – è un prodotto che ha potenzialità enormi per agevolare chi ha intenzione di smettere di fumare.
“Seimila firmatari sono un numero molto importante – ha osservato il prof. Riccardo Polosa, direttore scientifico di LIAF e docente di Medicina Interna nell’ateneo catanese e Direttore del’UOC di Medicina Interna e d’Urgenza e del relativo Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo, AOU Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania – sebbene questa cifra rappresenti soltanto la punta dell’iceberg di un vasto popolo di fumatori che vuole scegliere di determinare la propria condizione di tabagismo e di vapagismo in maniera differente”.
Da qui la necessità di rivolgere un appello alle massime istituzioni del Paese, per chiedere di vigilare sulla nuova regolamentazione della sigaretta elettronica – considerata una valida alternativa alla sigaretta convenzionale – e soprattutto per consentire ai milioni di fumatori italiani di scegliere liberamente come e quando smettere di fumare.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene il fumo la più grave minaccia per la salute dell’uomo. Sebbene anche i dati dell’Istituto Superiore di Sanità abbiano evidenziato come la recente diffusione di questi prodotti abbia determinato una significativa contrazione dei consumi di tabacco (in Inghilterra, per esempio, si è arrivati all’8% in meno in un solo anno), in Italia non si fanno passi avanti.
Al contrario, è stata introdotta (con il decreto legge nr. 76 del 28 giugno 2013) una tassazione che penalizza l’uso della sigaretta elettronica, che comporta comunque dei rischi assolutamente inferiori alle “bionde”, equiparandola ai prodotti del tabacco tradizionale, che apportano ogni anno allo Stato una riserva fiscale di circa 10 miliardi di euro l’anno.
Ciò ha evidentemente scoraggiato, anziché incentivarli, i potenziali utilizzatori e “svuotato” i negozi dei rivenditori che, se appositamente formati, potrebbero invece avere un ruolo importante nella corretta informazione ai cittadini. Al contrario, investire su questi strumenti – sostiene la LIAF -, potrebbe ridurre nel tempo sensibilmente i costi della sanità legati alla cura delle malattie fumo-correlate.
La LIAF da anni si batte contro il tabagismo e per la tutela della salute pubblica. Più volte gli studi condotti dalla Lega Italiana Anti Fumo, anche grazie ai ricercatori dell’Università di Catania, hanno dimostrato, infatti, che la sigaretta elettronica è una valida alternativa per smettere di fumare. Nonostante questo, “il problema reale rimane rappresentato dall’informazione e dalla formazione sui rischi – ha sottolineato la prof.ssa Lidia Proietti, presidente di LIAF e docente di Medicina del Lavoro -. La sigaretta elettronica può essere un validissimo aiuto per tanti fumatori intenzionati a liberarsi dalla schiavitù del tabagismo, nell’ambito di terapie strutturate, e meriterebbe rispetto dalle Istituzioni”.
Infine, il dott. Pasquale Caponnetto – responsabile del Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo – AOU Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania – ha ricordato le difficoltà riscontrate dal settore delle e-cig: “I negozi sono vuoti, e i pazienti che arrivano al nostro centro antifumo sono sempre più spaventati dalle false notizie diffuse dai media sulla sicurezza della sigaretta elettronica”. Il problema per le sigarette elettroniche è dato dalla percezione del rischio perchè l’informazione scorretta starebbe distruggendo un settore dalle forti potenzialità. “Nonostante questo – ha continuato Caponnetto – gli svapatori sono ancora numerosi e tutti soddisfatti. Questo dovrebbe dare da pensare alle autorità e anche al personale medico dei centri antifumo.”
Il Ministero della Salute ha poi avviato i lavori di un tavolo tecnico sul tabagismo che – secondo Polosa – si è posto degli obiettivi non coerenti: “Chiediamo al Ministro Lorenzin di avviare un dialogo aperto e fattivo basato sulle evidenze scientifiche – ha concluso Polosa – confrontandoci sugli aspetti positivi e negativi delle sigarette elettroniche, e di vigilare sull’operato del tavolo tecnico ministeriale sul tabagismo che, a nostro avviso, sta prendendo una direzione non coerente con gli obiettivi iniziali”.
Leggi la lettera al Ministro Lorenzin