Pausa sigaretta per i dipendenti pubblici durante l’orario di lavoro
Avvelenamento da e-cig? Le 5 sostanze più pericolose le abbiamo in casa!
Conferenza stampa: LIAF lancia un appello al Ministro Lorenzin
Valori di rischio: 100 sta alla bionda, come 4 sta alla sigaretta elettronica
La classifica dei prodotti contenenti nicotina: e-cig fra i meno pericolosi
E-cig: super-tassa sospesa fino a nuovo giudizio: “San Riccardo è il protettore dello svapo”
E-cig: lettera aperta al Ministro della Salute Canadese
Ansia e Fumo, due patologie per le quali esiste rimedio
“Quando ho cominciato a pensare di voler smettere di fumare, ho sentito scoppiare dentro di me una specie di terremoto”. Era l’ansia che si faceva strada e: “Improvvisamente ho cambiato subito idea”. E’ la frase tipica di un fumatore che vuole intraprendere un percorso per smettere di fumare ed improvvisamente viene assalito da fastidiosi stati di ansia. Secondo gli studi condotti dal Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, la decisione di voler smettere di fumare è spesso seguita da un incremento dei livelli di ansia. Ma questo stato può risultare positivo solo se moderato. Secondo la dott.ssa Marilena Maglia, infatti: “Livelli d’ansia moderati sono facilitanti perché aumentano l’attenzione e la costanza, ed inevitabilmente i risultati finali sono raggiungibili più facilmente. Al contrario, stati di ansia più gravi possono avere come conseguenze improvvise effetti fisiologici debilitanti e ricadute”. Ma perché si soffre di ansia di astinenza da Fumo? Secondo il dott. Pasquale Caponnetto, i fattori che influenzano maggiormente la presenza di uno stato ansioso riguardano la difficoltà e l’importanza attribuita alla sigaretta e lo stato di equilibrio interiore, tra cui soprattutto i livelli di autostima ed autoefficacia. Smettere di fumare, dunque, sarebbe direttamente proporzionale alla nostra “sicurezza personale”. Più ci crediamo imbattibili, più saremo in grado di farcela. La presenza di stati di ansia elevati ostacola il raggiungimento dei nostri obiettivi. Cosa fare allora per combattere l’ansia? Talvolta può bastare un corso di yoga. In alcuni casi, invece, è necessario l’aiuto di un esperto per imparare tecniche specifiche di respirazione, rilassamento mentale e muscolare. Ma ricordate, l’ansia è una patologia che può essere diagnosticata solo da clinici tramite colloqui, osservazione e la somministrazione di test validi ed attendibili. Se leggera, l’ansia può essere produttiva e stimolante, può aiutarci a raggiungere con successo i nostri traguardi, e può anche agevolare il nostro percorso di liberazione dal fumo di sigaretta. Solo se in aumento ed ingestibile, allora si consiglia di consultare uno specialista.
Speciale “For Men” di Marzo: “I 7 metodi più curiosi per smettere di fumare”
“27 modi per smettere di fumare” – è il titolo dello speciale pubblicato sulla rivista “For Men” di Marzo e firmato da Manuela Stefani e Roberta Maresci. Una ricerca interessante per consigliare agli “aitanti” lettori della testata – specializzata sullo stile di vita degli uomini – quali e quanti sono i metodi utilizzati in questo momento nel mondo per riuscire a smettere di fumare. Come ci raccontano le due giornaliste: “Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno muoiono in Italia circa 70 mila persone a causa del fumo. Per chi fuma il rischio di morire di enfisema è duplicato, quello di ictus è raddoppiato, quello di infarto aumenta da 2 a 4 volte e cresce anche il rischio di disfunzioni erettili”. Chi smette di fumare giorno per giorno migliora la propria salute e ottiene benefici. “Già dopo 20 minuti, ad esempio, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca tornano nella norma, dopo 2 giorni l’organismo si è liberato dalla nicotina e ricomincia a recuperare gusto e olfatto e dopo 1 anno il rischio cardiovascolare si è dimezzato rispetto a quello di chi continua a fumare”. Nel frattempo la tecnologia avanza e le strategie per smettere di fumare aumentano, “For Men” ne presenta 27 e noi ne abbiamo selezionato 7 per Voi. Si tratta dei più curiosi ma anche dei meno costosi. Acqua – bere acqua è un buon metodo per smettere di fumare e se si beve dal rubinetto di casa è anche il metodo più economico e “limpido”. App – esistono diverse applicazioni che supportano costantemente il paziente che vuole smettere di fumare. Su questi dispositivi sono in corso studi scientifici, ma la loro diffusione è già abbastanza importante e spesso è possibile scaricarle gratuitamente dai vari store. Frutta e verdura – le patate, i pomodori, i peperoni e le melenzane contengono nicotina quindi mangiarle può aiutare a ridurre il fumo. Libri di autoaiuto – leggere libri che stimolano e raccontano come smettere di fumare a volte può aiutare a ridurre il vizio. Liquirizia – masticare una bacchetta di liquirizia contiene nicotina ma sostituisce anche la gestualità della sigaretta. Può aiutare ma può anche far aumentare la pressione arteriosa. SMS – farsi mandare messaggini stimolanti dal proprio medico o dal proprio consulente – o meglio ancora da uno degli specialisti del Centro Anti Fumo più vicino a casa tua – può aiutare a smettere di fumare stimolando la forza di volontà e infondendo sicurezza nel paziente. Videogiochi – come affermato da uno dei consulenti scientifici di LIAF, il dott. Pasquale Caponnetto dell’Università degli Studi di Catania, esiste un videogame Super Smoky che attraverso un avatar mostra i danni del fumo nell’arco di 20 anni ma non esistono ancora studi in merito all’efficacia di questo strumento e comunque il costo si aggira intorno ai 30/50 euro.