venerdì, Gennaio 10, 2025
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Adolescenti: poco attratti dalle sigarette elettroniche

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Una indagine preliminare svolta da LIAF e Università di Catania sembra svelare che gli adolescenti pur conoscendo bene le sigarette elettroniche non sono attratti dall’utilizzarle.
Ecco le conclusioni dell’indagine svolta da LIAF in collaborazione con il Centro Prevenzione e Cura dell’Università di Catania per indagare la percezione degli adolescenti sulle sigarette elettroniche.
<<Dall’analisi dei risultati emerge che il fenomeno della sigaretta elettronica è sempre più noto tra la popolazione giovanile. Il 42% (53 soggetti) dei giovani che hanno risposto al questionario, ritiene che la sigaretta elettronica non sia una porta d’ingresso per il tabagismo, il 58% (73 soggetti fra cui 6 fumatori) ritiene invece che potrebbe aprire la strada al consumo di sigarette tradizionali. Probabilmente la componente gestuale della sigaretta elettronica richiama la dipendenza dalle sigarette tradizionali.
La maggior parte del campione, costituito da 130 studenti, conosce le sigarette elettroniche e le percepisce meno dannose per la salute rispetto alle sigarette tradizionali. Solo il 5% (9 persone) le ha utilizzate . Fra questi tre erano fumatori di tabacco.
Questi dati fanno presupporre che la sigaretta elettronica sebbene sia conosciuta tuttavia è poco o per nulla usata tra la popolazione adolescenziale>>.

Antifumo: la scuola diventa luogo di prevenzione

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Il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin hanno recentemente confermato le norme antifumo già annunciate a luglio nel Disegno di Legge Lorezin.
Dall’inizio di questo anno scolastico non sarà quindi possibile fumare nelle scuole neanche all’aperto. Il divieto viene esteso anche alle sigarette elettroniche.
La normativa invia ai giovani un messaggio molto forte in termini di prevenzione antifumo e coinvolge insegnanti e personale amministrativo. Si auspica che così facendo anche la scuola possa diventare promotrice di stili di vita sani.
Secondo il Rapporto Annuale sul Fumo del 2013 dell’Istituto Superiore di Sanità il 21,9% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni e il 19,1% delle ragazze fuma. Il 14% dei giovani inizia a fumare prima dei 15 anni, il 46,2% tra i 15 e i 17 anni, il 24,7% tra i 17 e i 20 anni. La motivazione principale è l’emulazione degli altri giovani per sentirsi grandi e parte del gruppo.
Un recente sondaggio americano rivela che il fenomeno ecig è in crescita tra gli studenti delle scuole superiori. Coloro che riferiscono di aver provato le ecig sono passati dal 3.3% del 2011 al 6,8% del 2012. Comunque il 76,3% di chi ha provato le ecig aveva comunque già cominciato con le ‘bionde’. Il sondaggio non è in grado di chiarire se l’utilizzo delle ecig per i giovani sia motivo di iniziazione al fumo o alternativa modaiola alle sigarette convenzionali.
Tuttavia un recente sondaggio italiano, condotto per conto della LIAF in una scuola media e in un liceo della città di Ragusa in Sicilia, non sembra confermare quanto affermato dai colleghi statunitensi. Infatti sebbene la larga maggioranza del campione (130 studenti in totale) conoscesse questo dispositivo e lo percepisse come meno dannoso per la salute rispetto alle sigarette convenzionali, solo il 5% l’aveva provato (9 persone) e fra questi tre fumavano regolarmente sigarette. Questi dati fanno presupporre che la sigaretta elettronica sebbene sia conosciuta tuttavia è poco o per nulla usata tra la popolazione adolescenziale. Il fenomeno, in dinamica evoluzione, merita comunque un continuo monitoraggio.
«Non bastano semplicemente norme restrittive per incentivare stili di vita più sani – commenta il Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo Clinico e Ricercatore del Centro Antifumo dell’Università di Catania – è fondamentale integrare tali normative con progetti concreti antifumo sia a scuola che a casa».
«È interessante notare che secondo la normativa i trasgressori che fumeranno a scuola saranno multati – spiega il Prof. Riccardo Polosa Responsabile Scientifico LIAF – mi chiedo chi controllerà e recupererà i soldi delle multe. Secondo un’inchiesta LIAF infatti ad oggi non c’è traccia di multe elevate a carico dei fumatori e degli eventuali proventi. Sarebbe interessante usare questi soldi per finanziare progetti antifumo».

Ecig: a Pavia il Vapefest

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LIAF ha il piacere di presentarvi il Vapefest Italy!!
Di seguito il comunicato pubblicato su http://assovapers.it
l Vapefest Italy che si terrà a Pavia il 21 e 22 settembre, punta soprattutto alla qualità dei contenuti e sarà un’occasione unica per confrontarsi su tutte le tematiche del mondo delle sigarette elettroniche: un ciclo di conferenze ed incontri per informarsi, discutere e approfondire tutti i dubbi e gli aspetti delle sigarette elettroniche.Per questo motivo il programma della manifestazione è ricco di interventi che nello specifico saranno:
L’unione fa la forza !!
L’apertura dei lavori fatta dall’Associazione Vapers Italiani, assieme al gruppo facebook “Svapolibero” per sottolineare l’importanza di unire la nostra voce per cercare di avere un peso sempre più concreto in questo mondo. Verranno inoltre presentate le altre associazioni di categoria del mondo delle e-cig ma anche un pubblico ringraziamento ai maggiori blog e forum italiani di settore che hanno supportato e supportano l’evento.
Le dipendenze fisiche e psicologiche
Un incontro di approfondimento con una psicologa che presenterà la dipendenza da nicotina, che caratterizza tutti i fumatori di sigarette tradizionali, ma anche la dipendenza da gestualità (il cosiddetto “effetto ciuccio”) che rende l’e-cig un metodo efficacie per smettere di fumare. Verrà inoltre affrontato anche il tema dell’ “acquisto compulsivo” che caratterizza molti vapers esperti che continuano a voler avere sempre il “giocattolo nuovo”.
L’eccellenza italiana nella produzione di liquidi per sigaretta elettronica
L’Italia è oramai leader consolidato nella produzione di liquidi per e-cig non tanto dal punto di vista della quantità quanto quello della qualità: direttamente dalla voce dei produttori, vedremo in dettaglio perchè i liquidi italiani sono sicuri e soprattutto verrà data una risposta concreta ai tanti attacchi che nelle ultime settimane si sono concentrati proprio sui produttori di liquidi.
Gli effetti della sigaretta elettronica sull’organismo umano
Un cardiologo presenterà una panoramica di tutti gli studi scientifici finora condotti sugli effetti reali dell’e-cig sull’organismo umano: un modo concreto per rispondere a chi dice che non esistono ancora studi reali, dimostrando che, a voler aprire gli occhi, la comunità scientifica è sempre più orientata verso l’approvazione ed il supporto delle sigarette elettroniche.
La tassazione sulle e-cig: gli errori del Governo nel calcolo della copertura finanziaria
Uno studio indipendente, commissionato e presentato da DEA Flavour, dimostra come la copertura finanziaria ipotizzata dallo Stato tassando le sigarette elettroniche (nello specifico i liquidi) non corrisponde a ciò che realmente il Governo spera di ricavare ma in realtà si potrebbe concretizzare come una fortissima penalizzazione di uno dei pochi mercati in crescita in Italia.
Smettere di Fumare con la Sigaretta Elettronica
Presentazione del libro di Cosimo Colasanto, giornalista de “Il Sole24Ore” e responsabile della testata giornalistica online “Salute 24” che illustra e presenta l’e-cig come un metodo reale e concreto, il primo dopo 50 anni di lotta al tabagismo, per smettere di fumare.
Svapo e sistemi avanzati
Una panoramica di approfondimento sui mods e sui sistemi di svapo avanzati che sono un passaggio quasi obbligato per i vapers di livello intermedio quando vogliono ottenere maggior soddisfazione dallo Svapo.
TAVOLA ROTONDA: il mondo della sigaretta elettronica
Un dibattito aperto fra tutti gli attori coinvolti in questo mondo: produttori, politici, giornalisti, vapers, associazioni di categoria, per fare il punto sul presente e sul futuro della sigaretta elettronica in Italia.
Non solo parole…
Il VapeFest non sarà una mostra espositiva benchè saranno presenti alcuni produttori di liquidi per presentare le loro novità ed anche alcuni negozi per poter provare alcuni nuovi prodotti del settore. Ma oltre ai contenuti informativi, il VapeFest è anche una festa per ritrovarci e conoscerci per condividere le nostre esperienze, ascoltare buona musica e divertirci: durante la serata di sabato si terrà una cena aperta a tutti e dalla mezzanotte in poi, per i più nottambuli, si terrà il “Midnight Vaping” in un pub prossimo all’evento, dove continuare a parlare e stare in compagnia.

Giornata Mondiale degli Svapatori

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LIAF per la prima volta in Italia, lancia la Giornata Mondiale degli Svapatori.
Si terrà il 19 settembre 2013 il World Vaping Day.
L’evento internazionale dedicato agli utilizzatori di sigarette elettroniche
L’inizitiva, nata a marzo dell’anno scorso grazie ad “ECCA UK” (Associazione Britannica dei consumatori di Ecig), ha già trovato il supporto delle grandi organizzazione E-cig internazionali come CASAA USA e ATACA Australia e in Italia è sostenuta in esclusiva da LIAF Lega Italiana Antifumo.
Per l’occasione LIAF invita le organizzazioni antifumo, le associazione che supportano le sigarette elettroniche, i produttori, i commercianti e tutti gli svapatori a firmare la petizione a sostegno delle sigarette elettroniche: https://www.liafmagazine.it/petizione.php
L’obiettivo del WVD (World Vaping Day) è di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno delle sigarette elettroniche.
Segnala a [email protected] l’evento che organizzerari nella tua città!
Scatta una foto del tuo evento e postala sulla pagina Facebook &Twitter di LIAF!!
(Non sono ammesse foto pubblicitarie o promozioni commerciali)
Usa l’ashtag #WorldVapingDay
Ulteriori informazioni sono disponibili su

Suggerimenti per regolamentare le ECIG

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Regolamentazione ECIG: no farmaco ma prodotto alimentare e dispositivo elettronico
Queste le indicazioni pubblicate da LIAF sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet
Il Prof. Riccardo Polosa e il Dott. Pasquale Caponnetto, consulenti LIAF Lega Italiana Antifumo e Ricercatori dell’Università di Catania esperti di sigarette elettroniche, pubblicano sulla prestigiosa rivista The Lancet, un articolo con preziosi suggerimenti per regolamentare le sigarette elettroniche.
Secondo gl esperti internazionali LIAF Polosa e Caponnetto, la soluzione per regolametare in modo equilibrato le sigarette elettroniche sarebbe quella di considerare i contenuti, quindi i liquidi, come prodotti alimentari, per cui esiste una specifica normativa internazionale che definisce ad esempio gli integratori alimentari.
Per i componenti elettrici può essere attivata la normativa esistente per i dispositivi elettrici in genere.
Evitare la normativa farmacologia eviterebbe di far lievitare i costi, rendendo cosí il prodotto più accessibile ai produttori e utilizzatori di sigarette elettroniche.
Grazie all’esperienza raccolta durante i numerosi studi clinici su sigarette elettroniche, gli esperti LIAF riportano sull’articolo di Lancet le esigenze più diffuse tra gli svapatori in merito alla sicurezza delle ecig e alla loro regolamentazione.
Infatti gli aspetti da attenzionare secondo Polosa e Caponnetto sarebbero 3:
1) un elevato standard qualitativo di produzione
2) una etichettatura precisa che indichi contenuti e dosagi
3) indicazioni chiare sull’utilizzo delle ecig con eventuali effetti collaterali
Al seguente LINK l’articolo completo in inglese
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Comunicazione LIAF

Regolamentazione ECIG: Lancet pubblica articolo LIAF

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Regolamentazione ECIG: no farmaco ma prodotto alimentare e dispositivo elettronico
Queste le indicazioni pubblicate da LIAF sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet
Il Prof. Riccardo Polosa e il Dott. Pasquale Caponnetto,  consulenti LIAF Lega Italiana Antifumo e Ricercatori dell’Università di Catania esperti di sigarette elettroniche, pubblicano sulla prestigiosa rivista The Lancet, un articolo con preziosi suggerimenti per regolamentare le sigarette elettroniche.
Secondo gl esperti internazionali LIAF Polosa e Caponnetto, la soluzione per regolametare in modo equilibrato le sigarette elettroniche sarebbe quella di considerare i contenuti, quindi i liquidi, come prodotti alimentari, per cui esiste una specifica normativa internazionale che definisce ad esempio gli integratori alimentari.
Per i componenti elettrici può essere attivata la normativa esistente per i dispositivi elettrici in genere.
Evitare la normativa farmacologia eviterebbe di far lievitare i costi, rendendo cosí il prodotto più accessibile ai produttori e utilizzatori di sigarette elettroniche.
Grazie all’esperienza raccolta durante i numerosi studi clinici su sigarette elettroniche, gli esperti LIAF riportano sull’articolo di Lancet le esigenze più diffuse tra gli svapatori in merito alla sicurezza delle ecig e alla loro regolamentazione.
Infatti gli aspetti da attenzionare secondo Polosa e Caponnetto sarebbero 3:
1) un elevato standard qualitativo di produzione
2) una etichettatura precisa che indichi contenuti e dosagi
3) indicazioni chiare sull’utilizzo delle ecig con eventuali effetti collaterali
Al seguente LINK l’articolo completo in inglese

ECIG: nasce Confesercenti per i venditori di vapore

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Si riporta di seguito il comunicato stampa pubblicato su CONFESERCENTI al seguente link:
Svapo, costituito il comitato promotore: “non siamo ‘venditori di fumo’, perchè accise come il tabacco?”
Nasce il sindacato Confesercenti dei rivenditori e produttori di vaporizzatori elettrici. Ieri, in occasione dell’assemblea costitutiva presso la sede nazionale, a Roma, è stato nominato il comitato promotore che si occuperà di formare l’associazione di categoria, la cui assemblea elettiva è prevista fra un mese. Obiettivo, proteggere un settore di grande valore sociale ed economico – occupa più di 5mila persone in oltre 3mila negozi in tutta Italia – sotto attacco da parte del fisco, puntando anche sulla qualificazione professionale degli imprenditori del comparto.
“Rivenditori e produttori di svapo – spiega Confesercenti in una nota – non sono ‘venditori di fumo’ in senso tradizionale: non si occupano, infatti, di prodotti legati al tabacco. Per questo riteniamo del tutto fuori luogo l’intervento dei monopoli di Stato e l’imposizione di accise assimilabili a quelle sui tabacchi, come prevede la legge 9 agosto n.99. La maxi-imposta prevista sull’hardware, che arriverà a imporsi dal primo gennaio per il 58,5% del prezzo finale, ucciderà un settore importante, che già soffre per l’indebolimento della domanda. Ed è doppiamente ingiusta, perché – oltre a trattare la categoria come la distribuzione del tabacco – tassa direttamente il vaporizzatore, che è un dispositivo hardware le cui componenti vengono comunemente utilizzate anche negli smartphone e in altri strumenti elettronici. L’assurdo, inoltre, è che questa tassazione è legata ad un provvedimento che dovrebbe favorire l’occupazione giovanile: ma l’80% degli imprenditori del settore e-cig ha meno di 40 anni, perché mettere in difficoltà dei giovani che hanno creato lavoro per loro stessi e per gli altri?”.
“A rischio – continua la nota – , oltre il valore aggiunto e i posti di lavoro creati dal settore, ci sono anche gli svapatori: come ha riferito il Ministero della Salute, gli utilizzatori regolari di e-cig sono già 500mila, e 1 milione di 600mila sono quelli occasionali. L’arrivo della maxi-imposta danneggerà quindi anche di 2 milioni consumatori, tra cui le decine di migliaia di persone che hanno smesso di fumare grazie alle svapo”.

Report OMS sul Tabagismo in Italia e nel Mondo

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L’Organizzazione Mondiale per la Salute, pubblica l’indagine annuale sull’abitudine al fumo in Italia e nel Mondo.

A Bruxelles una conferenza stampa per salvare le sigarette elettroniche

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A Bruxelles una conferenza stampa per salvare le sigarette elettroniche
Si terrà giorno 3 settembre, presso il centro internazionale per la stampa a Bruxelles, la conferenza stampa in favore delle sigarette elettroniche
La conferenza stampa è una delle iniziative intraprese da SAVEECIG che si oppone alla regolamentazione delle sigarette elettroniche come farmaco.
In particolare SAVEECIG, rende nota una petizione che fa appello alla commissione EU che il 10 settembre dovrà valutare le ecig e definire una normativa in merito.
Sarà proiettato un video “Smoke without fire” cioè fumare senza fuoco.
Alla conferenza saranno presenti:
– Clive Bates
Ex Direttore di “Action on Smoking and Health UK” (1997-2003)
– Dr Konstantinos Farsalinos, M.D.
Ricercatore dell’Onassis Cardiac Surgery Center, di Atene e dell’University Hospital Gathuisberg, Leuven, Belgio.
– Jacques Le Houezec, PhD
Consulente in salute pubblica Rennes, France
Lettore Onorario del “Centre for Tobacco Control Studies” University of Nottingham, UK
– Gerry Stimson
Professore presso l’Imperial College London
Professore presso “London School of Hygiene and Tropical Medicine”
– David Dorn (Chairman)
Utilizzatore di sigarette elettroniche
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito
È possibile contattare Richard Hyslop Direttore di “Endeavour Public Affairs Ltd”

Salvare le sigarette elettroniche: ecco la petizione internazionale

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Gentili Membri del Parlamento Europeo,
 Siamo le persone dimenticate nel dibattito sulla revisione della Direttiva sui prodotti legati al Tabacco. Siamo gli amici e le famiglie degli utilizzatori di sigarette elettroniche.
Per sette milioni di persone nell’Unione Europea, le sigarette elettroniche hanno e continuano a fornire una reale alternativa alle sigarette di tabacco. Hanno permesso ai nostri amici e familiari di lasciarsi il fumo alle spalle, sia completamente o quasi. I nostri cari adesso fumano di meno o per niente.
Tuttavia, siamo sinceramente preoccupati e confusi riguardo la proposta di emendare la Direttiva sui prodotti relati al Tabacco che potrebbe prevedere l’utilizzo di sigarette elettroniche sul mercato se autorizzati dalla Direttiva 2001/83/EC (Direttiva sui Prodotti Medicinali).
Ora per voi, questi sette milioni di persone possono semplicemente sembrare utilizzatori di sigarette elettroniche, ma per noi sono amici e familiari. Abbiamo visto queste persone uccidersi lentamente quando fumavano tabacco. Abbiamo vissuto con le consequenze dello stretto contatto giornaliero con loro quando fumavano. Per alcuni di noi, li abbiamo assistiti e ci siamo presi cura di loro quando sono morti prematuramente come diretto risultato del fumo di sigarette di tabacco.
Le sigarette elettroniche sono state una rivelazione per noi. Da quando i nostri amici e familiari sono passati alle sigarette elettroniche, è un piacere stare attorno a loro. Sono persone più sane, più felici; non odorano più di tabacco e noi non soffriamo più indirettamente come risultato del loro fumare.
E’ indispensabile che i Membri del Parlamento Europeo capiscano che le sigarette elettroniche non sono prodotti medicinali, gli utilizzatori non si vedono come malati o in cura. Sono adulti che hanno preso una decisione consapevole.
Molti di noi hanno visto i nostri amici e familiari provare a smettere usando le terapie convenzionali di sostituzione della nicotina. Abbiamo constatato quanto fosse doloroso per loro e quanto deprimente fosse per tutti noi, tutte le volte che hanno fallito e hanno ripreso a fumare. Con le sigarette elettroniche, hanno ridotto il consumo di sigarette o smesso completamente. Questo è qualcosa che andrebbe riconosciuto e incoraggiato, non considerato come una preoccupazione.
Le sigarette elettorniche non sono un metodo più efficace di terapia convenzionale di sostituzione della nicotina ma qualcosa di completamente differente. Le sigarette elettroniche sono una alternativa al fumo. Gli utilizzatori devono poter avere la libertà di trovare il giusto dispositivo e livello di nicotina che incontra le loro necessità, non vi è un’unica soluzione uguale per tutte le sigarette elettroniche, non vi è un’unica varietà uguale per tutti, deve esserci flessibilità, deve esserci innovazione. Queste sono le principali ragioni per cui le sigarette elettroniche si stanno dimostrando così popolari. Per la sua intrinseca natura, la regolamentazione come prodotti medicinali cancellerebbe quanto ottenuto. La regolamentazione come prodotti medicinali controllerà e quantificherà il dosaggio, la somministrazione, il dispositivo. Le medicine devono essere monitorate da dei medici, non vi può esser spazio per l’individualità, per trovare la giusta varietà, intensità, il giusto dispositivo, in più regolamentazioni come prodotti medici gettano un ombra di vergogna e malessere su persone che non sono malate. Questa riversa maggior vergogna su persone punite per una loro abitudine. Vi sollecitiamo a ricercare la differenza tra cosa sono i medicinali, e cosa è un dispositivo ricreativo – guardate oltre la mera convinzione che solo perchè allontana le persone dal fumo allora deve essere una terapia.
Le sigarette elettroniche sono semplicemente un’alternativa al fumo, rilasciano nicotina pulita – senza catrame, monossido di carbonio, e gas volatili caldi di sigaretta – e come processo di assunzione della nicotina è praticamente innocuo per la salute. In breve, per i nostri amici e familiari che sono passati dalle sigarette di tabacco alle sigarette elettroniche, hanno ridotto enormemente il rischio, soddisfacendo allo stesso tempo il loro bisogno di nicotina e qualche aspetto comportamentale legato al fumo.
Le sigarette elettroniche sono sicure. Al contrario, le sigarette di tabacco uccidono 700,000 persone ogni anno e i Membri del Parlamento Europeo non stanno proponendo di metterle al bando. I Membri del Parlamento Europeo vogliono veramente proteggere un’industria che uccide 700,000 persone all’anno alle spese del mercato, sradicando una rivoluzione della salute pubblica che ha la possibilità di salvare milioni di vite?
Come famiglie e amici degli utilizzatori di sigarette elettroniche, incoraggiamo voi, Membri del Parlamento Europeo, a votare a favore di una proporzionata e robusta regolamentazione sui consumi delle sigarette elettroniche e a respingere il percorso medicinale in tutte le sue forme.
Conosciamo i nostri amici e familiari meglio di voi. Sappiamo quanto possano essere dipendenti dalla nicotina. Sappiamo quante volte hanno provato e fallito nel tentativo di smettere di fumare usando le terapie convenzionali di sostituzione della nicotina. Le sigarette elettroniche sono l’unica cosa che ha funzionato, perchè hanno permesso ai nostri familiari e amici di assumere la nicotina in quantità appropriate per loro. Non tutti gli utilizzatori di sigarette elettroniche sono uguali, alcuni fumatori fumano 20 sigarette al giorno mentre altri ne fumano 60.
La legge delle conseguenze involontarie in questa situazione, se i Membri del Parlamento Europeo voteranno per la regolamentazione come prodotti medicinali, porterà a vedere i nostri amici e familiari tornare a fumare sigarette di tabacco e conseguentemente a morire prematuramente come diretto risultato. Come Membro del Parlamento Europeo può non piacerle leggere questo, ma è la verità, e i Membri del Parlamento Europeo devono esserne informati. Se i Membri del Parlamento Europeo voteranno in favore della regolamentazione come prodotti medicinali, più persone fumeranno e verremo trascinati nell’incubo che pensavamo di esserci lasciati alle spalle.
Non solo per la salute di sette milioni di utilizzatori di sigarette elettroniche, ma anche per la salute dei loro amici e familiari, vi incoraggiamo a fare la cosa giusta. Non vogliamo perdere prematuramente i nostri amici e familiari, o tornare ad essere fumatori passivi e a tutti gli altri aspetti negativi prodotti dalle sigarette di tabacco.
VOTA LA PETIZIONE!