venerdì, Gennaio 10, 2025
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Donazioni: LIAF Ringrazia i Sostenitori

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LIAF Ringrazia tutti coloro che hanno effettuato donazioni, in particolare a sostegno delle sigarette elettroniche.
LIAF precisa che da alcune settimane sul web è stato diffuso un invito a donare sostenendo una eventuale causa legale per le ecig.
Questa iniziativa è stata intrapresa da sostenitori esterni a LIAF, che ringraziamo per il loro supporto incondizionato.
Precisiamo inoltre che LIAF ha ad oggi raccolto la somma di circa 600 euro. Tale importo sarà utilizzato per iniziative a supporto delle ecig, di cui i nostri sostenitori saranno tempestivamente informati tramite il sito LIAF.
Inoltre, in riferimento all’invito alla donazione per una causa legale contro la tassazione ecig diffuso da fonti esterne a nome LIAF, i consulenti legali LIAF spiegano che al momento non è possibile intraprendere una azione legale.
Tutti coloro che hanno effettuato o effettueranno una donazione a LIAF possono inviare la ricevuta del bonifico via email a [email protected] e riceveranno una email di ringraziamento da poter stampare!
Il Presidente LIAF S.A. Pacino e tutto lo staff LIAF ringraziano per il sostegno e invitano a donare al seguente link:
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Sigarette elettroniche: gli esperti commentano i risultati dello studio ECLAT

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ECLAT è il primo studio al mondo sulle sigarette elettroniche che ha dimostrato efficacia e sicurezza del prodotto CATEGORIA. È stato analizzato un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere per 12 mesi. A fine studio l’8,7% degli utilizzatori ha smesso di fumare, e il 10.3% ha ridotto il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%.
Il Dott. Pasquale Caponnetto (PC) e il Prof. Riccardo Polosa (RP), dell’Università di Catania, commentano i dati ottenuti dallo studio clinico ECLAT , pubblicato sulla rivista PLOS ONE, e rispondono alle domande della LIAF.
L’importanza di voler smettere di fumare
LIAF: Considerando che tutti e 300 i partecipanti allo studio non avevano alcuna intenzione di smettere di fumare quando hanno iniziato ad usare le sigarette elettroniche, cosa li ha spinti ad utilizzarle riducendo le “bionde”?
PC: Per molti fumatori l’intenzione di smettere non è il motivo principale per passare ad una sigaretta elettronica. È risaputo che la maggior parte dei fumatori prova piacere nel semplice atto di fumare. Infatti la ragione principale che li spingerebbe a usare le sigarette elettroniche è quella di perpetuare l’abitudine del fumo, non subendone i danni. Inoltre la curiosità di provare un prodotto che nel 2010 (anno di lancio dello studio) era poco diffuso sembra aver svolto un ruolo importante nell’utilizzo della sigaretta elettronica.
Perché molti fumatori hanno smesso di fumare?
LIAF: Dai risultati ECLAT si evince che l’assunzione o meno di nicotina non è determinante nell’abitudine del fumo, e che si può smettere pur non avendo una dichiarata intenzione utilizzando la sigarette elettronica. Perché quindi i partecipanti allo studio hanno smesso di fumare?
RP: In ECLAT, l’utilizzo della sigaretta elettronica ha portato alla completa astinenza da fumo in circa il 10% dei partecipanti che non avevano intenzione di smettere, e di questi solo il 26,9% utilizzava ancora la sigaretta elettronica dopo un anno di osservazione. Quindi, il restante 73,1% di coloro che avevano smesso di fumare, non utilizzava più neanche la sigaretta elettronica. Con l’uso regolare della sigaretta elettronica molti partecipanti hanno capito di essere diventati abbastanza forti da liberarsi anche dal prodotto in studio. Pertanto, l’uso della sigaretta elettronica non ha creato nuova dipendenza ed è stato determinante per ridurre la dipendenza tabagica in fumatori che avevano dichiarato di non aver alcuna intenzione di smettere. Sembrerebbe che la sigaretta elettronica abbia facilitato un cambiamento nel comportamento e stimolato inconsciamente la progressione a smettere.
Il ruolo della nicotina 
LIAF: Nello studio ECLAT, i diversi dosaggi di nicotina non sembrano aver influito diversamente sui tassi di riduzione del numero di sigarette, mentre i tassi di completa astinenza dal fumo risultano più elevati in coloro che utilizzavano i prodotti con nicotina. Quale è la chiave di lettura di questi dati?
RP: Per ciò che riguarda la riduzione del numero di sigarette, la quantità di nicotina introdotta con le sigarette elettroniche non è risultata determinante in quanto il fumatore ha compensato ampiamente il suo bisogno giornaliero di nicotina facendo anche uso delle sigarette convenzionali.
Per ciò che riguarda la completa astinenza da fumo, una possibile spiegazione del perché una percentuale maggiore di utilizzatori di sigarette elettroniche con nicotina abbia smesso di fumare sta nel fatto che il prodotto senza nicotina risultava avere un gusto sgradevole. E’ intuibile che se l’esperienza con la sigaretta elettronica non risulta soddisfacente la ricaduta a fumare sigarette convenzionali è inevitabile.
Il grado di soddisfazione della sigaretta elettronica
LIAF: Quanto incide il grado di soddisfazione del prodotto nel fumatore che si avvicina per la prima volta alle sigarette elettroniche?
RP: Esistono diverse tipologie di fumatori che spaziano tra chi è affetto da una dipendenza farmacologica dalla nicotina e chi fuma per il piacere di fumare (vale a dire per gli aspetti socio-comportamentali e sensoriali associati all’atto del fumare). Pertanto, a secondo della sua tipologia, il fumatore che si avvicina per la prima volta alle sigarette elettroniche avrà bisogno o di sigarette elettroniche ad elevate prestazioni in grado di erogare adeguate quantità di nicotina oppure di prodotti in grado di soddisfare tatto e gusto con particolari aromi. Di fatto i fumatori che sperimentano per la prima volta questi prodotti esplorano marche e aromi fino a trovare quella che piace di più, anche se talvolta alcuni abbandonano l’idea a causa di una prima esperienza negativa con un prodotto che non ha soddisfatto appieno le loro aspettative (ad esempio, per via del gusto non soddisfacente, della scarsa capacità di vaporizzare nicotina, di guasti tecnici). E’ verosimile che il rapido perfezionamento delle qualità tecniche delle sigarette elettroniche e un più ampio assortimento di gusti determinerà una maggiore soddisfazione e fidelizzazione al prodotto, con conseguente riduzione dei rischi fumo-correlati per la salute.
LIAF: È interessante notare che nonostante il grado di soddisfazione circa la qualità del prodotto utilizzato nello studio ECLAT sia stato appena sufficiente, molti partecipanti lo hanno comunque consigliato a parenti, amici e conoscenti per smettere di fumare. Ciò sembra suggerire che anche il solo far provare la sigaretta elettronica a una persona potrebbe spingere a far smettere qualcun altro.
PC: Sì, è stato alquanto sorprendente apprendere che anche coloro che non si sono “affezionati” al prodotto in uso allo studio, l’hanno comunque raccomandato ad altri fumatori. Penso che persino a coloro che non erano rimasti soddisfatti piacesse comunque l’idea di base e ne abbiano riconosciuto il potenziale per altri tipi di fumatori nella loro cerchia di amicizie. Smettere di fumare è contagioso, nel senso che se un fumatore smette con un metodo, qualunque esso sia, cerca quasi sempre di coinvolgere altri fumatori ad usare la stessa strategia. Tuttavia, è anche vero il contrario: se fallisco con quel metodo io comunque lo consiglio, per dimostrare che anche gli altri ugualmente falliranno.
Il successo sociale delle sigarette elettroniche
LIAF: Lo studio ECLAT definisce la sigaretta elettronica come un dispositivo utile per smettere di fumare o per ridurre la dipendenza tabagica, dimunuendo così i rischi per la salute fumo-correlati. Inoltre il successo sociale delle sigarette elettroniche sembra risiedere nel fatto che non appare come un metodo per smettere!
RP: Precisamente! Le sigarette elettroniche dello studio ECLAT hanno incoraggiato i fumatori a fare spontaneamente qualcosa di buono per la loro salute, scavalcando il senso di colpa che deriva dalla consapevolezza che il fumo e la combustione sono un danno per la salute. Un prodotto molto più sicuro in grado di riprodurre l’esperienza di “fumare senza fumo” è un’opportunità rivoluzionaria per i fumatori che possono finalmente liberarsi delle sostanze tossiche liberate dalla combustione del tabacco senza per questo rinunciare al piacere che deriva dal loro comportamento di fumare. Ecco perché sono convinto che lo sviluppo di nuovi prodotti più interessanti che possano replicare un’esperienza personalizzata del fumare, sarà un passo importante per il successo nella lotta contro il tabacco.
Sigaretta Elettronica: un aiuto importante nella lotta contro il fumo
LIAF: Anche se gran parte dei partecipanti dello studio ECLAT ha continuato ancora a fumare, molti hanno fumato meno o addirittura smesso. Non è una soluzione ideale, ma certamente la sigaretta elettronica aiuta.
RP: I risultati ottenuti sono di tutto rispetto considerato che:
– l’e-cig in esame era un articolo rudimentale di prima generazione (certamente meno soddisfacente rispetto ai modelli attualmente in commercio),
– i fumatori arruolati non erano interessati a smettere, e che non si è fatto alcun ricorso ad attività di consulenza psicologica di supporto antifumo.
Sono specialista nella gestione e cura del tabagismo da oltre 15 anni e mi duole ammettere che non abbiamo molte alternative a disposizione per coloro che intendono smettere. I risultati di ECLAT ci fanno vedere il bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto, e indicano chiaramente come la sigaretta elettronica sia un alleato prezioso nella lotta contro il fumo.

Malesia: LIAF invia lettera alla Commissione Scientifica per le E-cig

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Il Ministero della Salute della Malesia ha deciso di istituire una commissione scientifica ad hoc per valutare i dati scientifici sulla sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche.
LIAF, Lega Italiana Antifumo, ha inviato una lettera al responsabile della commissione il Dr Abdul Razak Muttalif, Direttore del Centro di Medicina Respiratoria.
La lettera oltre a citare evidenze scientifiche a supporto delle sigarette elettroniche, fornisce utili suggerimenti legislativi.
Alcuni estratti della lettera LIAF:
“…in considerazione del potenziale delle sigarette elettroniche nel ridurre i danni da fumo di tabacco, il Governo Malese è tenuto a tener conto dei risvolti positivi in termini di salute salute pubblica…”
“….una regolamentazione eccessivamente restrittiva e costosa, farà lievitare i costi delle sigarette elettroniche rendendole molto meno competitive rispetto alle tradizionali “bionde”. Ogni fumatore in più che viene scoraggiato a smettere di fumare tabacco costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta propensione alla malattia fumo-correlata.”
“…. in primo luogo si dovrebbe regolamentare la qualità dei liquidi delle sigarette elettroniche, garantendo la conformità alle buone pratiche di produzione, certificando la filiera industriale del prodotto, e obbligando ad una etichettatura chiara ed esaustiva. Una normativa di riferimento in questo senso esiste già, ed è quella in vigore per gli integratori alimentari…”.
Entro la fine del mese il Governo Malese dovrebbe dare le prime indicazioni ufficiali relativamente alla commercializzazione e alla regolamentazione delle sigarette elettroniche. Attualmente in Malesia vige la libera vendita.

È possibile leggere la versione integrale della lettera in inglese cliccando qui.

 

Ulteriori informazioni sono disponibili cliccando qui,
sul sito di Clive Bates, ex Direttore di ASH UK, (Action on Smoking and Health), che riporta la lettera inviata alle istituzioni Malesiane a supporto delle sigarette elettroniche.

Filippine: LIAF si propone come consulente per le ecig

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La Repubblica delle FIlippine ha annunciato la sospensione della vendita di sigarette elettroniche in attesa di dati scientifici. Il Responsabile Scientifico LIAF, Prof. Riccardo Polosa, ha quindi indirizzato una lettera al Governo delle Filippine fornendo evidenze cliniche a favore delle sigarette elettroniche.
Gli enti governativi Filippini preposti a redigere una normativa sulle sigarette elettroniche si sono riuniti pochi giorni fa per una audizione pubblica per raccogliere dati e pareri sulle ecig, tra un mese circa sarà resa nota la decisione.
Alcuni estratti della lettera indicano che:
– Non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino come l’uso delle ecig, esponga gli utilizzatori a sostanze pericolose.
1 Laugesen M: Safety Report on the Ruyan E-cigarette Cartridge and Inhaled Aerosol. Health New Zealand Ltd. Christchurch, New Zealand, 2008. Available at http://www.healthnz.co.nz
2. Cahn Z, Siegel M: Electronic cigarettes as a harm reduction strategy for tobacco control: a step forward or a repeat of past mistakes? J Public Health Policy 2011, 32:16-31.
3. Etter J-F, Zäther E, Svensson S: Analysis of refill liquids for electronic cigarettes. Addiction 2013: online first – doi: 10.1111/add.12235.
4. Goniewicz ML, Knysak J, Gawron M, Kosmider L, Sobczak A, Kurek J, Prokopowicz A, Jablonska-Czapla M, Rosik-Dulewska C, Havel C, Jacob III P, Benowitz N: Levels of selected carcinogens and toxicants in vapour from electronic cigarettes. Tobacco Control 2013, doi:10.1136/tobaccocontrol-2012-050859.
5. Williams M, Villarreal A, Bozhilov K, Lin S, Talbot P: Metal and silicate particles including nanoparticles are present in electronic cigarettes cartomizer fluid and aerosol. PLoS ONE 2013,8:e57087. Doi:10.1371/journal.pone.0057987.
6. Romagna G, Allifranchini E, Bocchietto E, Todeschi S, Esposito M, Farsalinos K. Cytotoxicity evaluation of electronic cigarette vapor extract on cultured mammalian fibroblasts (ClearStream-LIFE): comparison with tobacco cigarette smoke extract. Inhalation Toxicology 2013, 25:354-361.
– Vi sono studi clinici e sondaggi che dimostrano come le sigarette elettroniche aiutino le i fumatori a smettere e a gestire l’astienenza da tabacco, senza causare effetti collaterali.
7. Caponnetto P, Polosa R, Auditore R, Russo C, Campagna D: Smoking Cessation with E-Cigarettes in Smokers with a Documented History of Depression and Recurring Relapses. International Journal of Clinical Medicine 2011, 2:281-284.
8. Caponnetto P, Polosa R, Russo C, Leotta C, Campagna D: Successful smoking cessation with electronic cigarettes in smokers with a documented history of recurring relapses: a case series. Journal of Medical Case Reports 2011, 5:1-6.
9. Etter J-F, Bullen C: Electronic cigarette: users profile, utilization, satisfaction and perceived efficacy. Addiction 2011, 106:2017-2028.
10. Siegel M, Tanwar K, Wood K: Electronic cigarettes as a smoking-cessation tool: results from an online survey. American Journal of Preventive Medicine 2011, 40:472-475.
11. Polosa R, Morjaria JB, Caponnetto P, Campagna D, Russo C, Alamo A, Amaradio M, Fisichella A. Effectiveness and tolerability of electronic cigarette in real-life: a 24-month prospective observational study. Intern Emerg Med. 2013 Jul 20. [Epub ahead of print]
12. Caponnetto P, Campagna D, Cibella F, Morjaria JB, Caruso M, Russo C, Polosa R. EffiCiency and Safety of an eLectronic cigAreTte (ECLAT) as Tobacco Cigarettes Substitute: A Prospective 12-Month Randomized Control Design Study. PLoS One. 2013 Jun 24;8(6):e66317.
13. Polosa R, Caponnetto P, Morjaria JB, Papale G, Campagna D, Russo C. Effect of an electronic nicotine delivery device (e-Cigarette) on smoking reduction and cessation: a prospective 6-month pilot study. BMC Public Health. 2011 Oct 11;11:786.
– Inoltre alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che non vi sono rischi significativi in seguito all’esposizione al vapore di sigarette elettroniche.
14. Schripp T, Markewitz D, Uhde E, Salthammer T: Does e-cigarette consumption cause passive vaping ? Indoor Air 2013, 23:25-31.
15. McAuley T, Hopke P, Zhao J, Babaian S: Comparison of the effects of e-cigarette vapor and cigarette smoke on indoor air quality. Inhal Toxicol 2012, 24:850-857.
16. Flouris A, Chorti M, Poulianiti K, Jamurtas A, Kostikas K, Tzatzarakis M, Wallave Hayes A, Tsatsakis A, Koutedakis Y: Acute impact of active and passive electronic cigarette smoking on serum cotinine and lung function. Inhal Toxicol. 2013, 25:91-101.
Ulteriori informazioni in lingua inglese sono disponibili ai seguenti link:

Tanto Vapore per Nulla: il report su ECIG di I-Think

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 I-Think, associazione italiana che sostiene la scienza, pubblica un report sulle sigarette elettroniche, dal titolo “Tanto vapore per nulla: il punto sulla sigaretta elettroniche”, proponendo una legislazione a sostegno della salute dei “vapers”.
Il report I-Think cita gli studi clinici condotti da LIAF Lega Italiana Antifumo in collaborazione con l’Università di Catania.
Clicca sui seguenti link per leggere l’articolo di I-Think e il pdf con il testo integrale del report sulle sigarette elettroniche:

Supertassa sulle sigarette elettroniche: il punto di vista della Liaf

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Siamo alle solite, nonostante i ripetuti slogan e messaggi propagandistici, alla fine il governo per sistemare le sue coperture finanziarie fa quello che tutti i governi precedenti, a memoria d’uomo, hanno sempre fatto: aumentare le tasse.
Il sorprendente fenomeno economico e sociale della sigaretta elettronica va di certo inquadrato in un momento storico di enorme difficoltà per l’economia italiana. Tuttavia, non bisogna dimenticare che l’ampia adozione di questa alternativa a basso rischio espositivo è in grado di determinare ricadute vantaggiose anche da un punto di vista economico sia per effetto della riduzione dei costi per la sanità pubblica che della creazione di nuovi posti di lavoro (circa 5000 in meno di due anni).
Gli attacchi alle sigarette elettroniche si sono ripetuti e moltiplicati. In questi ultimi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Dalla overdose nicotinica ai metalli killer, dalla contaminazione da benzene alla tossicità del glicole propilenico. Il glicole propilenico contenuto nella sigaretta elettronica che a taluni fa storcere il naso è usato da oltre mezzo secolo nell’industria cosmetica, alimentare oltre ad essere utilizzata routinariamente nei preparati utilizzati per gli aerosol medicinali. Ma evidentemente il Ministro della Pubblica Istruzione non lo sa dato che ha proibito l’uso della sigaretta elettronica all’interno delle scuole, adducendo come causa la possibile nocività del glicole propilenico.
Si rimane, a dire poco, basiti nell’apprendere che il Governo ha deciso di introdurre giorni fa un decreto legge (http://www.lagazzettadeglientilocali.it/quotidiano/2013/010713/gu1.pdf) che legittima l’introduzione di una tassa per la sigaretta elettronica (al punto 22 del DL). E che tassa! Dal 1 gennaio 2014, questi prodotti sono assoggettati ad una imposta di consumo del 58.5% del prezzo di vendita al pubblico e per una sigaretta elettronica da 33 Euro se ne dovranno sborsare 52. Si tratta della stessa accisa applicata alle “bionde”. Fiscalmente quindi, secondo lo Stato Italiano, le sigarette elettroniche sono un prodotto del tabacco. Ancora una volta, come già avvenuto con i recenti divieti, non si fa che parificare sistematicamente la sigaretta elettronica a quella di tabacco. Le aziende operanti nel settore avranno tempo fino ad ottobre per sistemare la loro posizione fiscale e mettersi in regola con le relative tassazioni. Certo è che la supertassa avrà effetti negativi sul comparto; si stima la chiusura di almeno il 60/70% delle attività collegate alla commercializzazione della sigaretta elettronica con una perdita netta di 2000/2200 posti di lavoro.
Questa politica fiscale miope rischia di innescare effetti sfavorevoli nel lungo periodo.
Per primo, il prodotto digitale risulterà così poco competitivo rispetto alla tradizionale sigaretta di tabacco da scoraggiare molti fumatori che pensavano di affrancarsi dal fumo di tabacco e di migliorare il loro stato di salute in questa maniera. Ogni fumatore in più che viene scoraggiato a smettere di fumare tabacco costerà alla sanità pubblica perché ha una più alta propensione alla malattia fumo-correlata. Il Presidente della Repubblica che ha promulgato questo DL si è preoccupato di considerare gli articoli 77 e 87 della Costituzione Italiana, ma non l’articolo 32 che recita «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Ma siamo sicuri che la Repubblica ha a cuore la tutela della nostra salute? Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 va nella direzione opposta ed è moralmente inaccettabile.
Per secondo punto, nessuno sembra aver considerato che la pressione fiscale esercitata sul prodotto produrrà una delocalizzazione dei business all’estero con effetti svantaggiosi non solo per la occupazione ma anche per il fisco. Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 è economicamente inutile.
Per terzo punto, come non criticare la scelta del DL per forzare questa tassa. Il DL è un provvedimento provvisorio avente forza di legge che viene adottato dal Governo in casi straordinari di necessità e urgenza. Non si ravvede ne la necessità ne tantomeno l’urgenza. I dati sulla gravità e pericolosità del fumo passivo da tabacco erano già noti alla fine degli anni 80. Eppure si sono dovuti attendere 25 anni per la entrata in vigore della Legge Sirchia. Il Presidente di allora non poteva promulgare un DL ad hoc in osservanza dell’articolo 32 della Costituzione? Il DL 28 giugno 2013 n.76 punto 22 è tecnicamente discutibile.
In opposizione a questa normativa il 9 luglio in Piazza Montecitorio a Roma si terrà una manifestazione a sostegno delle sigarette elettroniche e per l’abolizione della tassazione.
La LIAF chiede ai parlamentari italiani interessati al problema di valutare con attenzione la sussistenza dei presupposti della urgenza e di lavorare insieme per proporre emendamenti mirati prima del completamento del procedimento di conversione.

Sigarette elettroniche: presentato a Boston ECLAT, il primo studio clinico al mondo su efficacia e sicurezza

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ECLAT (EffiCiency and safety of an eLectronic cigAreTte) è il primo studio prospettico randomizzato con gruppo di controllo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della sigaretta elettronica su un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere, con monitoraggio prolungato fino a 12 mesi.
L’Omni Parker House Hotel di Boston è stata sede della conferenza stampa internazionale organizzata per la presentazione dello studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE.
Lo studio, che può essere scaricato al link http://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0066317, è stato condotto dal team del prof. Riccardo Polosa dell’Università di Catania, in collaborazione con LIAF e CATEGORIA sigarette elettroniche.
«I dati di ECLAT parlano chiaro. Le sigarette elettroniche possono aiutare a ridurre il consumo di sigarette tradizionali e a smettere di fumare senza effetti collaterali» afferma Riccardo Polosa. Lo studio mostra che, alla 52a settimana, l’8,7% dei fumatori che utilizzavano la sigaretta elettronica smetteva di fumare, laddove il 10.3% riduceva il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%. Inoltre, il 73,1% di chi ha smesso, non risultava utilizzare nemmeno la sigaretta elettronica a fine studio.
«Queste percentuali, se comparate alle medie nazionali italiane che mostrano un tasso annuale di cessazione dal fumo di sigaretta pari al 0.02% , rappresentano un successo straordinario, soprattutto se si pensa che la ricerca si è conclusa nei primi mesi del 2012 e che dall’inizio dello studio il prodotto e-cig ha subito modifiche e miglioramenti tali che se la ricerca fosse replicata oggi otterremmo risultati ancor più performanti». Questa la dichiarazione del Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo Clinico e Ricercatore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, e primo autore dello studio ECLAT.
I 300 fumatori reclutati (190 uomini e 110 donne con una età media di 44 anni), divisi in 3 gruppi, hanno ricevuto gratuitamente un kit con sigaretta elettronica Categoria® (Arbi Group srl) e cartucce con differenti dosaggi di nicotina (7.2 mg, 5.4 mg) e zero nicotina, a seconda del gruppo di appartenenza.
Esami tossicologici dettagliati sul contenuto delle cartucce sono stati effettuati da laboratori certificati e i risultati sono disponibili su:  ECCO LA PETIZIONE INTERNAZIONALE 
Lo studio ha previsto 9 visite in un anno, durante le quali sono state valutate le condizioni generali di salute, il livello di monossido di carbonio espirato (eCO), le caratteristiche psico-comportamentali del fumatore e il gradimento del prodotto. Il 75% dei partecipanti, cioè 225 fumatori, si è presentato fino alla visita della 12a settimana, 211 (il 70,3%) hanno partecipato anche alla visita della 24a settimana e 183 (il 61%) sono stati presenti alla visita finale alla settimana 52.
E’ stata osservata una sostanziale diminuzione degli eventi avversi dalla visita di base fino alla fine dello studio: tosse (18%), bocca secca (17%), irritazione della gola (20%) e mal di testa (10%), si riducevano già a partire dalla seconda settimana. Nessun effetto collaterale grave è stato riportato.
Disturbi da astinenza da fumo di tabacco, quali ansia, fame e insonnia, sono stati riferiti raramente.
Non sono stati registrati cambiamenti di peso sostanziali, variazioni del battito cardiaco o della pressione sanguigna, anzi è stato monitorato un miglioramento delle condizioni di salute generali grazie alla riduzione del fumo di tabacco.
«E’ importante che le autorità considerino con attenzione i risultati scientifici – ribadisce il Prof. Polosa – al fine di redigere una normativa mirata che regoli l’iter produttivo delle sigarette elettroniche, fissando elevati standard qualitativi a tutela del consumatore e che rassicuri quei milioni di fumatori che si stanno indirizzando verso questi prodotti così importanti per la salute pubblica».
«ECLAT permette di aprire un ventaglio nuovo di potenzialità per la sigaretta elettronica, fornendo basi scientifiche a chi voglia realmente assumere questo nuovo strumento come mezzo sicuro ed efficace per smettere o ridurre il consumo dannoso di sigarette di tabacco» – dichiara il dott. Sebastiano Pacino, Presidente LIAF, che prosegue «Ecco perché qualche giorno fa, proprio da LIAF, è partita l’iniziativa di una petizione in favore della sigaretta elettronica affinché le autorità valutino con attenzione la sua utilità prima di vietarla indiscriminatamente».

Sigarette elettroniche: l’Università di Catania pubblica il primo studio al mondo su sicurezza ed efficacia

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<<Le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare e a ridurre la dipendenza da tabacco senza effetti collaterali. Va però migliorata la qualità dei prodotti>>.
E’ quanto affermato dal Prof. Riccardo Polosa, Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, A.O.U “Policlinico Vittorio Emanuele”, che ha condotto in collaborazione con LIAF Lega Italiana Antifumo, il primo studio al mondo su sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche.
Lo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS ONE, mostra come dei 300 fumatori partecipanti, (che non avevano intenzione di smettere, ma solo di provare la sigaretta elettronica), l’8,7% ha smesso di fumare e il 10% ha ridotto l’uso delle sigarette tradizionali di oltre il 50%. Inoltre il 73,1% di chi ha smesso non ha più utilizzato neanche la sigaretta elettronica.
<<Queste percentuali, se comparate alle medie nazionali italiane che mostrano un tasso di cessazione dal fumo di sigaretta inferiore all’1% , rappresentano un successo straordinario, reso ancora più straordinario dal fatto che la ricerca si è conclusa nel 2011 e che da allora il prodotto ha subìto modifiche e miglioramenti tali che se, la ricerca fosse replicata oggi otteremmo risultati ancora più performanti – ha affermato il Dott. Pasquale Caponnetto, Psicologo Clinico e Ricercatore, Responsabile dello studio ECLAT che prosegue – Inoltre, grazie a questi studi possiamo dare risposte concrete ai milioni di fumatori che si stanno approcciando sempre più numerosi alla sigaretta elettronica con l’intento di ridurre i danni del tabacco.>>
I 300 fumatori, (190 uomini e 110 donne con una età media di 44 anni), divisi in 3 gruppi, hanno ricevuto gratuitamente un kit con sigaretta elettronica Categoria® e cartucce con differenti dosaggi di nicotina: 7.2 mg; 5.4 mg; e zero; in base al gruppo di appartenenza. Lo studio ha previsto 9 visite in un anno, durante le quali sono state valutate le condizioni generali di salute, il livello di monossido di carbonio espirato (eCO), le caratteristiche psico-comportamentali del fumatore e il gradimento del prodotto. Il 75% dei partecipanti, cioè 225 fumatori, si è presentato fino alla visita della 12esima settimana, 211 (il 70,3%) hanno partecipato fino alla visita della 24esima settimana e 183 (il 61%) sono stati presenti alla visita finale alla settimana 52. Non sono stati riportati effetti collaterali ed è stato monitorato un generale miglioramento delle condizioni di salute grazie alla riduzione del fumo di tabacco.
<<E’ importante che le autorità prendano in considerazione i risultati scientifici – afferma il Prof. Polosa – per regolamentare le sigarette elettroniche e creare degli standard qualitativi elevati di produzione, che soddisfino i milioni di fumatori che stanno utilizzando la sigaretta elettronica>>.

Progetti di ricerca IMI: una riunione di pazienti per nuove prospettive

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Il 12 giugno, la “Innovative Medicines Initiative” (IMI) ha organizzato un evento per pazienti e altri operatori coinvolti in progetti di ricerca finanziati dalla stessa IMI. Lo scopo della riunione era quello di saperne di più sui contributi dei pazienti ai progetti IMI, e sulle loro impressioni sui risultati di tali progetti. IMI spera inoltre di fornire a questi pazienti informazioni su ciò che viene fatto nelle loro rispettive aree di malattia. I pazienti provenienti dai vari comitati consultivi U-BIOPRED hanno partecipato e hanno presentato la loro esperienza di coinvolgimento nel progetto.
Di seguito è riportato un rapporto sull’evento. Se avete domande si prega di scrivere a: [email protected].
Nell’ambito della strategia “Europa 2020”, la Commissione europea sta elaborando le nuove politiche per il prossimo periodo che avrà inizio nel gennaio 2014 e che si focalizzerà sulla necessità di collaborazione e di una migliore protezione dei cittadini. Il programma di ricerca “Orizzonte 2020” è parte di questa strategia e verterà soprattutto su questioni sociali, sull’importanza della collaborazione e di avere il contributo di tutti i partner. Probabilmente nel prossimo periodo ci sarà una nuova iniziativa congiunta IMI e di conseguenza il futuro di IMI è stato discusso nell’ambito di “Orizzonte 2020”. Uno dei principali problemi riguarda il coinvolgimento del paziente, come indicato nel primo documento politico di IMI. Di conseguenza, IMI ha invitato pazienti e loro rappresentanti, esponenti del mondo accademico e dell’industria a discutere del “coinvolgimento del paziente” nei progetti in corso, le migliori pratiche esistenti e di come tutto ciò possa essere migliorato. Diversi pazienti, malati di Alzheimer, schizofrenia, autismo, cancro, malattie respiratorie e artrite reumatoide, hanno condiviso le proprie esperienze e le aspettative per la ricerca (bisogni e desideri). IMI ha presentato il background scientifico dei relativi progetti. Per le malattie respiratorie (asma e BPCO), U-BIOPRED e PROactive sono stati presentati da tre persone con asma (tutti coinvolte in U-BIOPRED), una persona con BPCO e tre partner nei progetti. Val Hudson (membro del comitato etico di U-BIOPRED) ha fornito una prospettiva del suo coinvolgimento in qualità di paziente in U-BIOPRED. Pim de Boer (Lung Foundation Olanda) ha esposto gli aspetti generali del coinvolgimento del paziente e il punto di vista scientifico. Messaggio principale di entrambe le presentazioni è stato che tutti abbiamo imparato che cosa significa il coinvolgimento del paziente e come promuoverlo. Esistono ancora cose da migliorare, come metodi di comunicazione più efficaci e idonei a definire i ruoli e gli obiettivi della partecipazione del paziente fin dall’inizio. Si è inoltre imparato che la ricerca che è più adatta alle esigenze e ai desideri dei pazienti, migliora la collaborazione e la fiducia tra i partner riportando la passione nella ricerca.
Risultati generali della riunione, come suggerimenti ad IMI, sono:
  • creazione della fiducia, collaborazione,
  • maggiore attenzione per la ricerca verso patogenesi delle malattie, la diagnosi precoce, ma anche per trovare nuove terapie,
  • ottenere la “medicina giusta” per il “paziente giusto” nella “fase giusta” al “giusto dosaggio e momento”,
  • la necessità di concentrarsi sulle multimorbidità e sull’età e gli aspetti di genere, e quindi di concentrarsi sulla ricerca che studia diverse malattie allo stesso tempo;
  • tenere in cosiderazione interventi non farmacologici, ad esempio interventi sullo stile di vita,
  • la necessità di coinvolgere di più e in maniera più attiva i pazienti nella ricerca ma anche nella pianificazione della stessa,
  • la necessità di coinvolgere gruppi specifici nella ricerca come i bambini,
  • il coinvolgimento di altre parti interessate, come i medici di base, le autorità di regolamentazione (come EMA), le compagnie di assicurazione sanitaria e le commissioni di valutazione delle tecnologie sanitarie (in vista degli aspetti economico-finanziario delle terapie),
  • elencare ed enfatizzare le migliori pratiche di coinvolgimento del paziente (come abbiamo fatto per i progetti IMI U-BIOPRED e PROactive, come si sta facendo in EUPATI e sarà fatto per esempio in UE-AIMS).
Questo è stato il primo incontro IMI dedicato ai pazienti. L’incontro e i suoi risultati saranno valutati e discussi dall’Advisory Board di IMI. Noi tutti speriamo che altri incontri come questo seguano, che più progetti includano pazienti come partner e non come semplice concessione simbolica. Non è un metodo “taglia unica che non va bene per tutti”, ma un processo vivo. Anche per IMI questa è una nuova esperienza poiché l’incontro è stato molto orientato alle singole patologie, mentre avrebbe potuto essere organizzato meglio attraverso i collegamenti tra le diversemalattie.
Come un consiglio a IMI ci permettiamo di suggerire che i pazienti contribuiscano di più a redigere i bandi, che sono attualmente proposti da EFPIA al momento. Dovremmo sostenere insieme a EFPIA queste idee per coinvolgere ulteriori parti interessate in questo processo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito UBIOPRED

Sigaretta Elettronica: Festival a Genova

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Il Genova Vape fest è la prima fiera italiana dedicata al mondo dello svapo. All’evento sarà presente uno spazio mercato con produttori e rivenditori provenienti da tutta Italia e uno spazio conferenze con protagoniste numerose personalità del mondo dello svapo: modder, blogger e medici-ricercatori di rilievo nazionale ed internazionale.
Apertura Ore 10.00
Mattino
10.00: apertura della Fiera-Mercato e discorso di benvenuto
10.15-11.00: “Introduzione alla sigaretta elettronica”, relatore Michele Costanzo (Mikkos45)
11.00-12.30: “Un punto di vista scientifico”, relatore Prof. Riccardo Polosa, Università degli Studi di Catania
Pausa
Pomeriggio
14.30-15.30: “Circuiti regolatori”, relatore Mauro Celli (Maurotb elettromodder)
15.30-16.00: “Resa del sistema e parametri di regolazione”, relatore Ing. Marco Agnelli
16.00-17.00: “Atomizzatori rigenerabili e resistenze”, workshop
17.30: Estrazione dei premi della lotteria il cui ricavato sarà devoluto interamente all’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma ONLUS per sostenere la ricerca scientifica sul neuroblastoma e sui tumori cerebrali pediatrici. I premi gentilmente offerti da modder, negozianti e produttori saranno comunicati nella sezione NEWS del sito.
20.00: Chiusura fiera