lunedì, Gennaio 6, 2025
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Medicina dello Sport: LIAF e Università di Catania vincono il Premio Nazionale Uliveto-SIMI

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LIAF-Onlus Lega Italiana Antifumo, in collaborazione con il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, ha vinto il premio nazionale Uliveto e SIMI, Società Italiana di Medicina Interna dedicato alla medicina dello sport.
Il progetto vincitore intitolato “Primi calci al fumo”, ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tema del tabagismo dei bambini tra 5 e 10 anni delle scuole calcio, con l’intento di influenzare i genitori fumatori a smettere.
Lo studio prevede il reclutamento di 100 bambini che parteciperanno ad un mini torneo di calcio. Ai partecipanti verranno inoltre distribuiti brochure informative e supporti didattici dell’OSSFAD, l’Osservatorio Fumo Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità; ai genitori verrà data la possibilità di seguire un percorso antifumo presso il Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania, Az. Osp. Policlinico- V. Emanuele.
<<Poter sviluppare il progetto “Primi calci al fumo” grazie all’importante iniziativa della SIMI e Uliveto è una valida occasione per fare prevenzione antifumo ai giovanissimi – afferma il Prof. Riccardo Polosa direttore del Centro Antifumo dell’Università di Catania e responsabile scientifico LIAF – e indurre i genitori a smettere>>.
<<Attuare una campagna di sensibilizzazione sui danni del fumo di sigaretta sia passivo che attivo, associandola ad uno sport nazional popolare e divertente come il calcio è un’opportunità unica – afferma il Dott. Davide Campagna che ha ritirato il premio al Congresso SIMI tenutosi a Roma dal 22 al 25 ottobre>>.

Campagna antifumo: i figli sono il miglior motivo per smettere

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Visite gratis al Centro Antifumo dell’Università di Catania per i visitatori dell’ExpoBimbo
<<I figli sono un ottimo motivo per smettere di fumare – afferma il Prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico della LIAF-Onlus – tutelando così la salute dell’intera famiglia>>.
E’ per questo che la Lega Italiana Antifumo, riconfermando l’importante collaborazione con l’ExpoBimbo, si impegna in una campagna di sensibilizzazione sui danni provocati dal fumo di sigaretta, sostenendo concretamente i fumatori intenzionati a smettere.
Infatti tutti i visitatori dell’ExpoBimbo, che conserveranno il tagliando di ingresso, potranno usufruire nel mese di ottobre 2011 di una visita antifumo gratuita presso il “Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo” dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania.
Per prenotarsi basterà recarsi presso lo stand LIAF, presente dal 7 al 9 ottobre all’Expobimbo a Le Ciminiere di Catania, dove medici esperti in cure antitabagiche saranno a disposizione per dare utili suggerimenti per smettere di fumare e misurare il grado di inquinamento polmonare.
Sarà inoltre possibile prenotare la visita gratuita presso il CPCT in via Plebiscito 626, palazzina 13; telefonando allo 0957435440 oppure 0957436413

Le sigarette elettroniche aiutano a ridurre la dipendenza tabagica

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<<Il fumo di sigaretta è una dipendenza difficile da eliminare – afferma il Prof. Riccardo Polosa , responsabile dello studio – sono quindi necessari nuovi metodi per combattere il tabagismo. Le sigarette elettroniche possono essere una alternative sicura alle sigarette tradizionali e simulando la gestualità tipica del fumatore, aiutano ad astenersi dal fumo di sigaretta>>.
Lo studio
Lo studio “Effetti delle sigarette elettroniche per la riduzione e cessazione della dipendenza tabagica: studio pilota prospettico a 6 mesi” ha monitorato la variazione delle abitudini di 40 fumatori, che non volevano smettere. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a 5 visite in 24 settimane in cui sono stati valutati l’uso del prodotto, il numero di sigarette fumate, l’esalazioni di monossido di carbonio. Le sigarette elettroniche utilizzate per lo studio clinico sono CATEGORIA® E-Cigarette.
I risultati
Il 32.5% dei partecipanti, alla 24esima settimana ha ridotto di almeno il 50% il numero di sigarette fumate al giorno, con una riduzione media da 25 a 6 sigarette tradizionali.
Di questi, il 12.5% ha ridotto di almeno 80% l’uso delle sigarette tradizionali, con una diminuzione da 30 a 3 sigarette al giorno.
Il 22,5% dei partecipanti, alla 24esima settimana, risultava aver completamente eliminato l’uso delle sigarette tradizionali.
Combinando il dato di riduzione con quello di completa cessazione, si registra una diminuzione complessiva nell’uso di sigarette pari al 55%.
La percezione e l’accettazione dei partecipanti delle sigarette elettroniche CATEGORIA® è stata positiva.
Cosa è una sigaretta elettronica
Le sigarette elettroniche sono un dispositivo a batteria, attraverso la vaporizzazione il fumatore introduce nel corpo nicotina senza gli elementi nocivi contenuti nelle sigarette tradizionali come catrame, monossido di carbonio, particolati e migliaia di elementi chimici dovuti alla combustione che causano disturbi respiratori, infarto, cancro.

Le sigarette elettroniche aiutano a ridurre la dipendenza tabagica

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Il primo studio clinico sulle E-cig presentato in Turchia al congresso internazionale per la ricerca sul tabagismo – SRNT
Le sigarette elettroniche aiutano a ridurre o eliminare l’uso delle sigarette nel 55% dei casi.
Questo il risultato dello studio clinico condotto dall’Università di Catania, in pubblicazione sulla rivista scientifica BMC Public Health, e presentato in anteprima all’incontro internazionale della Società per la Ricerca su Nicotina e Tobacco (SRNT), tenutosi ad Antalya, Turchia dall’8 all’11 settembre.
<<Il fumo di sigaretta è una dipendenza difficile da eliminare – afferma il Prof. Riccardo Polosa , responsabile dello studio – sono quindi necessari nuovi metodi per combattere il tabagismo. Le sigarette elettroniche possono essere una alternative sicura alle sigarette tradizionali e simulando la gestualità tipica del fumatore, aiutano ad astenersi dal fumo di sigaretta>>.
Lo studio
Lo studio “Effetti delle sigarette elettroniche per la riduzione e cessazione della dipendenza tabagica: studio pilota prospettico a 6 mesi” ha monitorato la variazione delle abitudini di 40 fumatori, che non volevano smettere. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a 5 visite in 24 settimane in cui sono stati valutati l’uso del prodotto, il numero di sigarette fumate, l’esalazioni di monossido di carbonio. Le sigarette elettroniche utilizzate per lo studio clinico sono CATEGORIA® E-Cigarette.
I risultati
Il 32.5% dei partecipanti, alla 24esima settimana ha ridotto di almeno il 50% il numero di sigarette fumate al giorno, con una riduzione media da 25 a 6 sigarette tradizionali.
Di questi, il 12.5% ha ridotto di almeno 80% l’uso delle sigarette tradizionali, con una diminuzione da 30 a 3 sigarette al giorno.
Il 22,5% dei partecipanti, alla 24esima settimana, risultava aver completamente eliminato l’uso delle sigarette tradizionali.
Combinando il dato di riduzione con quello di completa cessazione, si registra una diminuzione complessiva nell’uso di sigarette pari al 55%.
La percezione e l’accettazione dei partecipanti delle sigarette elettroniche CATEGORIA® è stata positiva.
Cosa è una sigaretta elettronica
Le sigarette elettroniche sono un dispositivo a batteria, attraverso la vaporizzazione il fumatore introduce nel corpo nicotina senza gli elementi nocivi contenuti nelle sigarette tradizionali come catrame, monossido di carbonio, particolati e migliaia di elementi chimici dovuti alla combustione che causano disturbi respiratori, infarto, cancro.
Ufficio Stampa LIAF – Onlus, Lega Italiana Antifumo
Dott.ssa Gabriella Papale

Se non fumi ti bacio!

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Le principali cause che abbassano il desiderio nei confronti di chi fuma e determinano delle barriere nelle relazioni interpersonali sono: l’alito cattivo, l’odore sgradevole della pelle, dei capelli e dei vestiti, denti e dita gialli.
Le abitudini legate alla dipendenza da fumo di sigaretta, come posacenere sporchi, cattivi odori in casa e auto, le spese per pacchetti ed accendini, oltre l’irritabilità del fumatore per l’astinenza da sigaretta, sono spesso cause di malcontento e litigi nelle coppie.
Inoltre il fumo di sigaretta accelera il processo di invecchiamento generale, la pelle perde elasticità ed assume un colorito spento, la gestualità tipica del fumatore fa aumentare precocemente le rughe sul viso, soprattutto quelle attorno le labbra.
Il ritorno dalle vacanze può essere un’ottima occasione per decidere di smettere. Smettere di fumare è un potente strumento di bellezza e di miglioramento delle relazioni interpersonali, la vostra pelle diventerà da subito luminosa, direte addio ad alito cattivo, odore sgradevole della pelle, dei capelli e dei vestiti, ed a denti e dita gialli ed avrete qualche soldo in più da spendere.
Una sigaretta in meno e 24.000 baci in più.
Il nuovo sondaggio pubblicato sulla homepage del sito LIAF, vuole scoprire quanti cambierebbero la sigaretta tradizionale con quella elettronica!

Gli inalatori di plastica aiutano a smettere di fumare

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Pubblicato il primo studio al mondo condotto dall’Università di Catania sull’European Respiratory Journal

Gli esperti in cure antitabagiche del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania e dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele hanno concluso e pubblicato il primo studio al mondo che valuta l’efficacia degli inalatori di plastica PAIPO per la dissuasefazione dalla dipendenza da nicotina sulla prestigiosa rivista scientifica European Respiratory Journal.
Lo studio clinico PAIPO ha dimostrato che i fumatori con una forte componente psico-gestuale hanno possibilità 3 volte maggiori di smettere di fumare grazie inalatori aromatizzati senza nicotina, rispetto a chi non li utilizza. Inoltre la manipolazione delle “sigarette finte” può dare sollievo dai sintomi di astinenza come stress e irritabilità.
La ricerca clinica ha coinvolto 120 fumatori per 24 settimane, 60 partecipanti sono stati dotati di inalatori e gli altri sono stati seguiti con un tradizionale programma antifumo, tutti sono stati sottoposti a test per verificare il grado di dipendenza tabagica fisica e psicologica.
<<L’unico studio al mondo sugli inalatori PAIPO, mostra una netta relazione tra dipendenza comportamentale e difficoltà nello smettere di fumare – afferma il Prof. Riccardo Polosa ideatore dello studio ed esperto internazionale in cure antitabagiche – si apre così una nuova prospettiva nella smoking cessation>>.
<<Per quei fumatori la cui gestualità e manipolazione della sigaretta è una parte importante della dipendenza – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto psicologo e ricercatore che ha condotto lo studio – gli inalatori aromatizzati PAIPO possono essere un valido sussidio per smettere o ridurre il numero di sigarette fumate>>.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www.echos-srl.it/index.php/it/

Progetto DIASMOKE: l’Italia vince il GRAND, premio internazionale per la ricerca

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Lo studio indagherà la riduzione della dipendenza da nicotina nei pazienti diabetici
Il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania e dell’Ospedale Vittorio Emanuele ha vinto il GRAND, l’award per la ricerca internazionale sulla dipendenza da nicotina, con il progetto DIASMOKE.
Lo studio clinico DIASMOKE, ideato dal Prof. Riccardo Polosa, esperto internazionale in cure antitabagiche, ha l’obiettivo di indagare gli effetti della vareniclina tartrato (Champix), sostanza che agisce sui recettori della nicotina riducendo i sintomi astinenziali, nei pazienti diabetici per la disuassefazione dal fumo di sigaretta, verificandone efficacia e tollerabilità.
Lo studio che partirà in occasione della Giornata Mondiale Antifumo, indetta dall’OMS per il 31 maggio, prevede l’arruolamento di 300 pazienti con diabete di tipo 2 che fumano almeno 10 sigarette al giorno e che sono motivati a smettere. Tutti i partecipanti verranno sottoposti a couselling antifumo, controlli ed esami di laboratorio, per valutare il successo e la sicurezza del trattamento che durerà 12 settimane, con controlli a 6 mesi e un anno.
<< Questa ricerca è un’opportunità unica per tutti i pazienti diabetici fumatori – afferma il Prof. Riccardo Polosa responsabile del CPCT dell’Università di Catania, – i risultati dello studio avranno risonanza mondiale e si potranno così aiutare numerose persone alleviando i sintomi correlati al fumo di sigarette che aggravano i disturbi del diabete>>.
<<La vittoria del GRAND, il Global Research Awards for Nicotine Dependence, come miglior progetto internazionale dedicato alle cure antitabagiche – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto ricercatore e psicologo coordinatore dello studio DIASMOKE- conferisce prestigio all’Italia che condurrà uno studio unico nel suo genere, ottenendo un ruolo leader nei programmi di cessazione da fumo di sigaretta>>.
Diabete mellito e fumo di sigaretta costituiscono noti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari e per l’aggravarsi dei disturbi correlati. Tuttavia i dati disponibili in letteratura sui benefici della cessazione del fumo nei pazienti diabetici, sono scarsi. Inoltre non esistono informazioni dettagliate su efficacia e sicurezza della terapia antifumo per i fumatori diabetici.
Il progetto, ha inoltre ottenuto il supporto della LIAF-Onlus, Lega Italiana Antifumo.
Ufficio Stampa LIAF-Onlus Lega Italiana Antifumo
Dott.ssa Gabriella Papale

In Italia vinto il Grand Premio internazionale per la ricerca tabagica

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Lo studio indagherà la riduzione della dipendenza da nicotina nei pazienti diabetici.
Il Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania e dell’Ospedale Vittorio Emanuele ha vinto il GRAND, l’award per la ricerca internazionale sulla dipendenza da nicotina, con il progetto DIASMOKE.
Lo studio clinico DIASMOKE, ideato dal Prof. Riccardo Polosa, esperto internazionale in cure antitabagiche, ha l’obiettivo di indagare gli effetti della vareniclina tartrato (Champix), sostanza che agisce sui recettori della nicotina riducendo i sintomi astinenziali, nei pazienti diabetici per la disuassefazione dal fumo di sigaretta, verificandone efficacia e tollerabilità.
Lo studio che partirà in occasione della Giornata Mondiale Antifumo, indetta dall’OMS per il 31 maggio, prevede l’arruolamento di 300 pazienti con diabete di tipo 2 che fumano almeno 10 sigarette al giorno e che sono motivati a smettere. Tutti i partecipanti verranno sottoposti a couselling antifumo, controlli ed esami di laboratorio, per valutare il successo e la sicurezza del trattamento che durerà 12 settimane, con controlli a 6 mesi e un anno.
<< Questa ricerca è un’opportunità unica per tutti i pazienti diabetici fumatori – afferma il Prof. Riccardo Polosa responsabile del CPCT dell’Università di Catania, – i risultati dello studio avranno risonanza mondiale e si potranno così aiutare numerose persone alleviando i sintomi correlati al fumo di sigarette che aggravano i disturbi del diabete>>.
<<La vittoria del GRAND, il Global Research Awards for Nicotine Dependence, come miglior progetto internazionale dedicato alle cure antitabagiche – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto ricercatore e psicologo coordinatore dello studio DIASMOKE- conferisce prestigio all’Italia che condurrà uno studio unico nel suo genere, ottenendo un ruolo leader nei programmi di cessazione da fumo di sigaretta>>.
Diabete mellito e fumo di sigaretta costituiscono noti fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari e per l’aggravarsi dei disturbi correlati. Tuttavia i dati disponibili in letteratura sui benefici della cessazione del fumo nei pazienti diabetici, sono scarsi. Inoltre non esistono informazioni dettagliate su efficacia e sicurezza della terapia antifumo per i fumatori diabetici.
Il progetto, ha inoltre ottenuto il supporto della LIAF-Onlus, Lega Italiana Antifumo.

Primo studio al mondo sugli inalatori PAIPO

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Gli esperti in cure antitabagiche del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Università di Catania e dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele hanno concluso e pubblicato il primo studio al mondo che valuta l’efficacia degli inalatori di plastica PAIPO per la dissuasefazione dalla dipendenza da nicotina sulla prestigiosa rivista scientifica European Respiratory Journal.

Lo studio  clinico PAIPO ha dimostrato che i fumatori con una forte componente psico-gestuale hanno possibilità 3 volte maggiori di smettere di fumare grazie inalatori aromatizzati senza nicotina, rispetto a chi non li utilizza. Inoltre la manipolazione delle “sigarette finte” può dare sollievo dai sintomi di astinenza come stress e irritabilità.La ricerca clinica ha coinvolto 120 fumatori per 24 settimane, 60 partecipanti sono stati dotati di inalatori e gli altri sono stati seguiti con un tradizionale programma antifumo, tutti sono stati sottoposti a test per verificare il grado di dipendenza tabagica fisica e psicologica.

<<L’unico studio al mondo sugli inalatori PAIPO, mostra una netta relazione tra dipendenza comportamentale e difficoltà nello smettere di fumare – afferma il Prof. Riccardo Polosa ideatore dello studio ed esperto internazionale in cure antitabagiche – si apre così una nuova prospettiva nella smoking cessation>>.

<<Per quei fumatori la cui gestualità e manipolazione della sigaretta è una parte importante della dipendenza – afferma il Dott. Pasquale Caponnetto psicologo e ricercatore che ha condotto lo studio – gli inalatori aromatizzati PAIPO possono essere un valido sussidio per smettere o ridurre il numero di sigarette fumate>>.

Ulteriori informazioni sono disponibili su http://www.echos-srl.it/index.php/it/

I bocchini inalatori Paipo sono stati sottoposti ad analisi tossicologiche, per ottenere l’approvazione LIAF.

 

Il progetto EQUIPP fotografa la rete antismoking in Europa

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Oltre 78 milioni di fumatori in Europa vogliono smettere, ma il 50% di loro trova i servizi per la cessazione del fumo inadeguati e carenti. L’87% degli operatori sanitari ritiene necessario avere maggiore formazione sulle cure antitabagiche.
Farmaci antifumo rimborsabili, aumento del costo delle sigarette, consulenza medica per i fumatori, formazione mirata in cure antitabagiche per i medici, campagne sociali e mediatiche per la popolazione, sono le priorità che emergono dal report EQUIPP.
COS’E’ EQUIPP, (Europe Quitting: Progress and Pathways)
La guida EQUIPP, che ha fotografato la situazione legislativa e delle infrastrutture antismoking in 20 paesi europei, vuole essere un punto di partenza per attuare strategie volte alla riduzione della dipendenza tabagica secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’articolo 14 dell’FCTC, (Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco). Il Progetto EQUIPP è stato avviato e finanziato dalla Pfizer.
Più di 60 esperti hanno contribuito a illustrare come i rispettivi paesi affrontano il problema del fumo di sigarette, valutando aspetti organizzativi, medici, legislativi e sociologici.
Sono stati intervistati circa 2.500 operatori sanitari, e circa 40 mila persone fumatori e non, appartenenti a Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
RISULTATI PER L’ITALIA
L’Italia dovrebbe migliorare il network di centri antifumo presenti sul territorio nazionale e la qualità dei servizi erogati. La popolazione dovrebbe essere maggiormente informata sulle procedure mediche per la cessazione da fumo e indirizzata nei centri specialistici, chi vuole smettere di fumare afferma infatti che non riceve sostegno adeguato. I medici si dichiarano poco informati sulle procedure per la cessazione da fumo e richiedono una formazione mirata. Il sistema sanitario dovrebbe garantire il couseling e la rimborsabilità dei farmaci antifumo.
CHI HA PARTECIPATO PER L’ITALIA
La Dott.ssa Antonella Cardone Ingegnere dell’Università del Terzo Settore di Roma, editor del report EQUIPP; la Dott.ssa Daniela Galeone del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute; il Prof. Stefano Nardini dell’Ospedale Vittorio Veneto e il Prof. Riccardo Polosa