sabato, Gennaio 11, 2025
Home Blog Pagina 24

Mai pensato di smettere mangiando una mela?

0
mela e fumo

Una mela al giorno aiuta a togliere il fumo di torno“: sebbene non sia questa la versione originale del famoso detto popolare, esiste un fondo di verità.

Le proprietà di questo comunissimo frutto, infatti, aiuterebbero i tabagisti a perseverare nella scelta di smettere, riparando allo stesso tempo alcuni danni provocati dal fumo.

Scoperta che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista European Respiratory Journal, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, riguardante le proprietà di frutta e verdura nei percorsi di smoking cessation.

Secondo questa ricerca, il consumo ortaggi e frutta, in particolare delle mele, contribuisce alla riparazione dei danni polmonari causati dal fumo e interviene nel ritardare il normale invecchiamento di questi organi.

Le origini del frutto

La maturazione avviene tra fine agosto e metà ottobre, nella sua forma perfetta, dolce, succosa e soprattutto ricca di tante proprietà.

Nonostante siano presenti in natura oltre 7000 tipi, se ne possono consumare solo 250.

Ben più sicura la sua origine, identificabile con le zone dell’Asia Occidentale.

La coltivazione delle mele è diffusa in particolare in Cina, dove viene coltivata da oltre 4000 anni, e in Kazakistan, dove non a caso esiste la città di Almaty, letteralmente “il posto delle mele“.

Le sue proprietà

Oltre a polifenoli antiossidanti come il betacarotene e licopene, la mela è ricca di vitamine tra le quali spiccano la vitamina C, la A ed la E, oltre quelle del gruppo B, dalle proprietà idratanti e protettive.

Nella polpa, nella buccia e nei semi si trovano potenti principi attivi dall’azione antiche.

Un valido aiuto soprattutto per chi decide di smettere: questo prezioso frutto contiene sostanze antiossidanti che riescono a disintossicare il corpo rapidamente, attenuando gli effetti dell’astinenza e della dipendenza dalla nicotina.

È ormai noto che chi inizia una dieta a base di frutta e verdura ha più possibilità di smettere di fumare, rispetto agli altri. E allora perchè non farsi tentare da questo frutto?

Del resto, si sa, chi mangia una mela al giorno …

100 esperti contro l’OMS: nuova lettera ai delegati della FCTC

0

100 esperti chiedono all’OMS di cambiare l’ostile posizione sulla Riduzione del Danno da tabacco: pubblicata una nuova lettera ai delegati della FCTC (Framework Convention on Tobacco Control dell’OMS).

La lettera in questione inviata dagli specialisti in vista della Cop9 (Ninth Session of the Conference of the Parties) spiega i benefici dell’Harm Reduction e i pericoli che si riscontrerebbero a causa dei divieti.

A firmarla per inviarla ai Capi Delegazione dei Paesi che parteciperanno alla Conferenza, sono cento esperti in Scienza e Politiche di Tabacco e Nicotina che in vista del prossimo 8 novembre, vogliono incoraggiare l’Organizzazione Mondiale della Sanità a promuovere l’inclusione della Riduzione del Danno nell’ambito della Convenzione Quadro sul controllo del tabacco.

Tra i punti più rilevanti sicuramente la spiegazione degli autori che affermano come nell’ultimo decennio l’innovazione abbia permesso di introdurre sul mercato numerosi prodotti che non comportano la combustione di tabacco e l’inalazione di fumo, le sigarette elettroniche prima di tutto.

Sappiamo ormai che il fumo sia responsabile della maggior parte dei decessi dovuti al consumo dello stesso tabacco, mentre i prodotti a rischio ridotto offrono la possibilità di ridurre i danni.

Esistono prove inconfutabili – si legge nella lettera – che i prodotti senza fumo sono molto meno dannosi delle sigarette convenzionali e che possono annullare il fumo a livello individuale e collettivo”.

Ma nonostante le inconfutabili prove, l’OMS continua a ignorare l’importanza dei prodotti a basso rischio e volta le spalle alle strategie di salute pubblica che potrebbero prevenire i danni e milioni di morti legate al fumo.

La lettera impostata su sette punti, affronta tematiche molto importanti e sottolinea l’importanza dello svapo, analizzando inoltre molti degli studi che hanno contribuito a dimostrare l’importanza del vaping per molti ex fumatori.

Le sigarette elettroniche – affermano gli esperti – stimolano a smettere di fumare e potrebbero contribuire agli obiettivi di riduzione delle morti premature”.

Ad accompagnare i sette punti, diverse importanti raccomandazioni:

  1. Fare in modo che la Riduzione del Danno diventi una componente delle strategie globali per raggiungere gli obiettivi in campo di salute;
  2. Valutare adeguatamente i benefici per i fumatori, adolescenti inclusi, e di conseguenza i rischi per chi non può accedervi;
  3. Considerare le conseguenze indesiderate, come l’aumento dei fumatori;
  4. Avviare revisioni indipendentemente dall’OMS e dalla FCTC.

Gli esperti ritengono che sia giunto il momento che la politica globale sul tabacco sfrutti appieno il potenziale della Riduzione del Danno da Tabacco e si augurano che la scienza, la politica e le comunità di professionisti della Salute Pubblica convergano su uno scopo comune per raggiungere la riduzione del carico globale delle malattie legate al tabacco e della mortalità prematura il più rapidamente possibile.

Per scaricare il testo integrale della lettera, clicca qui

Ottobre rosa: smettere di fumare per prevenire il tumore al seno

Anche quest’anno ad ottobre torna il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno per omaggiare e sostenere la ricerca e la prevenzione.

Questa iniziativa nasce nel 1992 negli Stati Uniti, per merito di Evelyn Lauder, la Campagna Nastro Rosa tenta ogni anno di sensibilizzare soprattutto le più giovani su uno dei mali più diffusi nel mondo.

Nel 2020, secondo l’Osservatorio Nazionale, nonostante i casi siano stati 55mila, quasi il 54% degli screening e delle visite previste è stato rimandato o trascurato a causa dell’emergenza dovuta al Covid 19. La pandemia ha portato molte donne a rinunciare o posticipare i controlli di routine ma allo stesso tempo ci ha insegnato che la prevenzione è fondamentale per la salute femminile e che per questo motivo non può più essere rimandata.

A tal proposito, grazie alla giornalista Gabriella Finocchiaro, ne abbiamo parlato con la dottoressa Sara Pettinato, senologa dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi e Presidente Commissione Sanità del Comune di Catania.

Non bisogna aspettare il momento giusto, ambulatori e ospedali sono luoghi sicuri e a cui si può accedere con serenità.

In Italia molti ambulatori garantiscono la possibilità di sottoporsi a visite senologiche gratuite e, con l’occasione, diventano un momento di condivisione, dove cercare consigli, trovare materiale informativo e ricevere piccoli consigli da attuare nel nostro quotidiano.

Siete donne fumatrici?

Chi smette riduce enormemente la possibilità di esito positivo da tumore: è stato infatti dimostrato da diversi studi la correlazione tra il fumo di sigaretta convenzionale ed il carcinoma della mammella. Una scelta, quella di smettere di fumare, che deve essere favorita anche da chi ci circonda: gli effetti negativi in termini di decorso patologico possono presentarsi pure a causa del fumo passivo.

I senologi e tutti gli operatori sanitari hanno il dovere di avvertire tutte le loro pazienti sui danni causati dal fumo e sulle possibili strade da intraprendere per uscire dal tabagismo.

Affidarsi ad un centro specializzato in smoking cessation è la prima scelta, il primo vero grande passo. In Italia, sono ormai tantissimi i centri antifumo con personale specializzato che accompagna fumatrici e fumatori verso un percorso di cessazione personalizzato ed efficace. 

Non perdete l’occasione di partecipare a tutte le iniziative di prevenzione che saranno promosse durante il mese di ottobre perché mai come in questo momento, dopo più di un anno di stop forzato per migliaia di visite e di controlli bloccati a causa dell’emergenza sanitaria e delle precauzioni ad essa legate, è dovere di tutti noi tornare a parlare di prevenzione.

STOPTOBER: ti bastano 28 giorni per smettere?

0

Torna la campagna antifumo inglese Stoptober, che ha aiutato oltre 2,3 milioni di fumatori britannici a smettere nel corso degli ultimi dieci anni.

Ansia, noia, depressione: mentre nel mondo si torna lentamente a una mai dimenticata “normalità”, sono ancora evidenti gli strascichi psicologici che non riusciamo a superare, causati dai ripetuti lockdown.

Ma allentare le restrizioni significa per molti fumatori ritornare nella stessa routine che era causa della dipendenza da fumo.

E le autorità di salute pubblica inglesi lanciano l’allarme: secondo un recente sondaggio condotto su un campione di 2000 persone in Inghilterra, il ritorno alla normalità potrebbe causare un aumento nel numero di fumatori.

Lavoro e convivialità spaventano i fumatori inglesi

Circa il 47% degli intervistati ha infatti ammesso che il ritorno a situazioni di convivialità con amici e parenti potrebbe indurli a fumare di più.

Stessa percezione avvertita da chi si appresta a tornare in ufficio: il 30% dichiara che sarebbe più incline ad accendersi una sigaretta durante il turno di lavoro.

Numeri che si sommano a quelli rilevati durante la pandemia inglese, quando oltre il 45% dei fumatori intervistati dichiarava di fumare per alleviare la tensione e lo stress dovuti alla situazione.

Un incremento dei fumatori registrato soprattutto nella fascia under 35, come riporta il “University College London Smoking Toolkit Study“.

Nel 2019, il numero di fumatori in questa fascia si attestava intorno al 19%. Nel 2021, si è passati al 24% .

Stoptober: 28 giorni per cambiare

Quest’anno, dunque, la campagna inglese di sensibilizzazione sui danni da fumo assume un ruolo ancora più fondamentale.

Un’iniziativa che si basa sul concetto che se un fumatore riesce a superare l’astinenza e il desiderio per 28 giorni, allora avrà 5 volte più probabilità di riuscire a smettere per sempre.

Un dato che rassicura chi fa fatica a dire no al fumo: oltre i 2/5 di chi vuole smettere ritiene che l’ostacolo principale sia rappresentato dal desiderio di fumare e dalla forza della dipendenza, mentre il 42% imputa un eventuale fallimento allo stress della vita quotidiana.

Per contrastare questa tendenza, Stoptober ha impostato un approccio che si articola su diversi tipi di assistenza: in primis, l’APP ufficiale, che permette di tenere traccia non solo dei miglioramenti, ma anche di ricevere supporto costante e di verificare la quantità di soldi risparmiati non acquistando le sigarette.

I fumatori possono inoltre contare su un bot di Facebook Messenger, una community di sostegno online e un servizio di messaggistica quotidiano.

Chi decide di aderire alla campagna, può avere accesso a un “Personal Quit Plan, che permette di ricevere l’aiuto più consono alle proprie esigenze, mettendo in contato il fumatore con i servizi di cessazione locali.

In merito all’iniziativa, Scott Crosby, Tobacco Control Programme Manager presso Public Health England, ha dichiarato:

Dall’inizio della pandemia, abbiamo registrato un aumento di fumatori nella fascia 18-34 anni. Ecco perché Stoptober quest’anno è più fondamentale che mai. Negli ultimi 10 anni, abbiamo aiutato oltre 2 milioni di fumatori a smettere definitivamente.

Smettere di fumare non migliora solo la vostra salute, ma anche il vostro conto in banca.

Le ricerche dimostrano che se si è in grado di resistere per 28 giorni allora si avranno 5 volte più probabilità di poter smettere del tutto

Hai smesso di fumare ma in auto senti ancora cattivo odore? Ecco i rimedi

0

Per molti di noi l’auto è ormai una seconda residenza. Ci passiamo parte delle nostre giornate. Per i fumatori, l’auto è una sorta di bunker. In Italia, la legge impone “il divieto di fumare al conducente di autoveicoli, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori di anni diciotto e di donne in stato di gravidanza“. Ciononostante molti fumatori hanno la cattiva abitudine di fumare in macchina, lasciando odori malsani che spesso restano li per mesi. Anche se avete ormai smesso di farlo. Ci sono rimedi per combattere i cattivi odori di fumo in auto?

Si, eccone alcuni:

  • Bicarbonato, versate un cucchiaio di polvere sui sedili, sui tappetini o il cruscotto e strofinate bene. Dopodiché raccogliete il tutto con un panno asciutto o con una aspirapolvere. Lasciare per una notte intera una ciotola con dello zucchero bianco, posizionata sul sedile o sul cruscotto, la mattina seguente noterete come questo ingrediente abbia catturato gli odori e la puzza di fumo. Potete applicare lo stesso procedimento ma con il caffè o con delle bucce di agrumi. Idem per l’aceto bianco o la lettiera per gatti, famosa per l’assorbimento di odori sgradevoli.
  • Diversi sono poi gli spray o mangiafumo in commercio, ad esempio diluendo 2 gocce di olio essenziale all’eucalipto in 200ml di aceto, spruzzandolo nell’abitacolo si ottiene un composto veloce ed efficace. Ma il massimo della sanificazione, drastica, duratura è quella all’ozono, trattamento con il gas 03  naturale, ecologico e disinfettante, neutralizza le particelle di fumo, garantendo aria pulita per lungo tempo.
  • Inoltre, disinfettare gli interni, utilizzando acqua calda e asciugando con un panno profumato.

Olanda: Lidl gioca d’anticipo ed elimina il tabacco

0

Giocare d’anticipo ed eliminare le sigarette dagli scaffali si può ed è quello che qualche giorno fa ha fatto l’azienda tedesca Lidl, il grande colosso della distribuzione alimentare.

Diversamente dall’Italia, in Olanda è consentita la vendita di prodotti a base di tabacco anche all’interno dei negozi di alimentari, motivo per cui il governo dell’Aia sta cercando di vendere tabacco sempre in meno posti. Da diversi anni, ormai, l’obiettivo del governo olandese è quello di eliminare quello che è uno dei principali canali di approvvigionamento per il fumatore, inserendosi nel più ampio programma di contrasto al fenomeno della dipendenza dal tabagismo.

Procedendo verso questa direzione, i distributori di alimentari olandesi non saranno gli unici ad attuare queste restrizioni, infatti nel 2022 saranno vietati anche i distributori di sigarette e si proseguirà nel 2023 con il vietare pure le vendite di tabacco online. La vendita di sigarette sarà consentita solo nei negozi specializzati.

Una scelta etica importante quella dell’azienda tedesca. La scelta, proveniente dalla predisposizione dello stato olandese a fare smettere di fumare ed eliminare del tutto il fumo, è un grande passo che avrà effetti a livello nazionale e internazionale.

Secondo Tobacco Atlas si stima che in Olanda vi sia ancora una percentuale del 17% di cittadini che sono dipendenti dal tabacco, ma da quanto afferma il Segretario di Stato olandese Paul Blokhuis, si auspica che “questa importante scelta etica possa essere seguita anche dalle altre grandi distributori di alimentari”.

Fumo e allattamento: perché bisogna evitare

0

Il fumo, nemico per eccellenza della salute di tutti, lo è soprattutto del feto e della fertilità. Anche l’esposizione al fumo passivo mette in pericolo la salute, la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini sia prima che dopo la nascita.

Si conoscono, ormai, i rischi che il fumo comporta per le donne in gravidanza, ma sappiamo perché è importante smettere completamente ed evitare di fumare durante l’allattamento?

Sono diverse le ragioni per cui si dovrebbe evitare questa cattiva abitudine ma a maggior ragione nei confronti di una vita che sta per arrivare, smettere di fumare è un obbligo!

Secondo alcuni studi, da 5 a 8 donne su 10 ricadono nella cattiva abitudine del fumo dopo i primi sei mesi dalla nascita del bambino e questo quasi sempre comporta riprendere a fumare proprio durante il periodo dell’allattamento. Le sostanze nocive che vengono rilasciate dalla sigaretta attraversano la placenta e raggiungono il feto, ecco perché si dovrebbe assolutamente evitare di riprendere a fumare.

Quali sono i motivi per cui non si dovrebbe fumare durante l’allattamento?

  • A prescindere dal modo in cui si nutre il bambino appena nato (al seno o con il latte artificiale) il fumare rappresenta un fattore di rischio molto alto. Considerato che il latte materno fornisce le sostanze nutrienti della crescita quali le proteine, i grassi, i minerali ed i carboidrati, è un nutrimento prezioso per il bimbo ed è bene che la madre non fumi. Inoltre, il latte materno nelle donne che fumano risulta avere un minore apporto di vitamine e antiossidanti e ha di conseguenza una minore capacità di proteggere il bambino dagli agenti infettivi.
  • Durante l’allattamento al seno, le quantità di nicotina ed altri prodotti chimici nocivi sono molto elevate e vengono tutte trasferite al bambino attraverso il latte materno. La quantità di nicotina nel latte dipende dal numero delle sigarette che la madre fumerebbe durante il giorno e la stessa quantità accumulata di nicotina nel latte materno è la doppia quantità di nicotina che si trasferisce attraverso la placenta durante la gravidanza.
  • Rispetto agli adulti, gli effetti della nicotina sono maggiori nei neonati perché il tempo di eliminazione di questa sostanza nei più piccoli è superiore. Oltre ai danni molto gravi che possono causare al sistema circolatorio, al fegato e ai polmoni, possono alterare i ritmi del sonno e della veglia.

Per chi non riuscisse a distaccarsi da questa cattiva abitudine, per il bene e la prevenzione del vostro bambino, è consigliabile rivolgersi a degli esperti di smoking cessation.

Cominciare intanto a ridurre il numero delle sigarette fumate durante il giorno per fare in modo che i livelli di nicotina, tabacco e tossine presenti nel sangue e nel latte materno si mantengano bassi. Considerato che ci vogliono 90 minuti circa per la metà della nicotina che avete assunto di lasciare il vostro sistema, attendete il più a lungo prima di allattare ancora. Potrebbe rivelarsi utile indossare una camicia apposita e coprire i capelli. Dopo aver finito lavatevi le mani e il viso e cambiatevi gli indumenti. Questo servirà per ridurre l’esposizione al del vostro bambino.

Registro tumori integrato: domani un convegno a Catania

0

Il Registro Tumori Integrato in collaborazione con il Direttore Generale del Policlinico di Catania e in accordo con l’AIRTuM (Assoc. Italiana Registri Tumori) ed il DASOE (Dip. Osservatorio Epidemiologico, Ass Salute Regione Sicilia), ha organizzato per domani martedì 5 ottobre 2021 un convegno aperto non solo agli operatori della salute, ma anche ai decisori politici ed ai comunicatori, con il fine ultimo di “fare sistema” nell’interesse dei cittadini.

I Registri Tumori sono strutture deputate alla raccolta e registrazione di tutti i tumori incidenti in un determinato territorio.
Il ruolo primario di un Registro Tumori è quello di costituire e gestire nel tempo un archivio di tutti i nuovi casi di tumore diagnosticati ed assicurare che la registrazione dei dati avvenga in modo rigoroso e con carattere continuativo e sistematico.

Il convegno che si terrà presso l’Aula Magna della Torre Biologia “Ferdinando Latteri” di Catania si suddividerà in tre moduli fondamentali e fornirà conoscenze sugli strumenti fondamentali per il funzionamento di un registro tumori, sui sistemi di funzionamento e sulle fonti importanti per elaborare i dati di incidenza e di mortalità dei tumori nella popolazione. Saranno inoltre presentati i dati di incidenza e di mortalità delle provincie siciliane che fanno capo al Registro Tumori Integrato di CT-ME-EN, con accenni ai dati di SR e RG, provincie che lavorano in sinergia con il registro di Catania.

Obiettivo primario del convegno sarà quello di sensibilizzare i cittadini, gli operatori sanitari, le istituzioni e il mondo scientifico sull’importanza del Registro Tumori come strumento fondamentale per il monitoraggio dei tumori nella popolazione e per suggerire i più appropriati interventi di prevenzione.

Per maggiori informazioni sul programma dell’evento clicca qui.

ANAFE/CONFINDUSTRIA:Apprezzamenti per la nomina di Freni a Sottosegretario all’Economia

0

Abbassare le tasse sia una priorità

Roma, 30 settembre 2021. “Accogliamo con soddisfazione la nomina del nuovo Sottosegretario all’Economia, l’Avv. Federico Freni, al quale rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e con il quale auspichiamo di poter avviare quanto prima un confronto costruttivo basato su quella stessa competenza, giuridica ed economica, che il nuovo Sottosegretario ha dimostrato di possedere nella sua esperienza professionale”.

Queste le parole di Umberto Roccatti, Presidente di ANAFE Confindustria (Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico), a seguito della cerimonia di giuramento del neo Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze. “Negli ultimi mesi il Governo Draghi ha dimostrato attenzione al nostro settore economico attraverso la sospensione della maxi-tassa sullo svapo prevista dal precedente esecutivo. In vista dell’avvio della nuova sessione di bilancio, ci aspettiamo continuità con le scelte finora operate al fine di evitare, a partire dal gennaio 2022, il ripristino nonché i già programmati aumenti di un’imposta eccessiva e irragionevole. Senza un nuovo intervento legislativo, infatti, il carico fiscale per il nostro comparto aumenterebbe fino al +300% con ripercussioni letali sul tessuto industriale nazionale e sui consumatori.”

Lo scorso Gennaio la Camera dei Deputati aveva approvato un nuovo piano di accise con aumento progressivo delle imposte sulle e-cig ed, in particolare, il progressivo aumento del 5% dell’accisa per ogni 10ml di liquido fino al 2023.

Una manovra che ha scandalizzato l’intera categoria, in un settore già fortemente tassato e regolamentato, facendo piovere un coro di critiche al governo per una decisione che – di fatto- tassa pesantemente l’unica alternativa scientificamente provata (quelle delle sigarette elettroniche) in grado di ridurre le nefaste conseguenze per la salute della sigaretta convenzionale.

Una realtà, quella dello svapo, che vede in Italia un settore in continua crescita e tra i più dinamici in Europa ed un numero di utilizzatori di sigarette elettroniche in aumento anno dopo anno.

“Serve intraprendere quanto prima un dialogo, serio e programmatico, orientato alla definizione di nuovi e sostenibili equilibri per il gettito erariale creato dal settore, ma anche a tutela della filiera Made in Italy del fumo elettronico che oggi conta oltre 45.000 occupati diretti e indiretti” – ha concluso Roccatti.

Sulla questione anche il presidente della LIAF, Ezio Campagna, che ha dichiarato: “soddisfatti del risultato dello scorso anno, anche quest’anno accogliamo e sosteniamo con entusiasmo l’impresa di Umberto Roccatti. LIAF da anni monitora le attività di regolamentazione sui prodotti senza combustione sia in Italia che all’estero. Le elettroniche sono prodotti considerati a bassissimo rischio rispetto alle sigarette convenzionali.”

“Il Governo deve continuare ad ascoltare la scienza e basare le scelte fiscali sul principio della riduzione del danno. Le elettroniche non sono come le sigarette convenzionali, e come tali devono essere regolamentate diversamente” ha concluso Campagna.

Faccia da fumatore, così il fumo rovina la pelle

0

“Faccia da fumatore” con questo termine, in inglese smoker’s face, si identificano tutti coloro che sigaretta in bocca portano i segni evidenti di chi per anni ha fumato.
Tutta la pelle del nostro corpo ne risente, ma il viso in modo particolare, dimostrando dieci anni in più per colpa di un enzima prodotto dal fumo che ne degrada il collagene.

Secondo numerosi studi le polveri sottili e le impurità presenti nell’aria si depositano nell’epidermide penetrando in profondità, valorizzando i segni caratteristici dell’invecchiamento con discromie, colorito spento, rughe e secchezza, messe ancor di più in risalto in chi fuma.

Il cosiddetto stress ossidativo viene combattuto da uno stile di vita sano, sostanze antiossidanti come frutta e verdura di stagione, un’attività fisica costante, una buona qualità del sonno e soprattutto dire stop alla sigaretta.
Uno step fondamentale è la pulizia profonda del viso, la sera prima di andare a dormire, quella beauty routine serale che non va mai trascurata, per eliminare le micro particelle e impurità che si depositano durante l’arco della giornata.

Alcuni componenti del fumo di sigaretta vengono assorbiti così da causare danni al tessuto connettivo e anche di tipo vascolare.

Diminuendo il flusso delle arterie e dei capillari nella pelle c’è il rischio di ischemia cronica del derma. La pelle del viso va protetta tutto l’anno con filtri solari ad alto SPF.

Molte donne che fumano hanno in viso, un acne particolare con pori dilatati e accumuli di grasso, ma il segno più evidente è la bocca dei fumatori con il codice a barre particolarmente evidenziato.

Le fumatrici sembrano più vecchie eppure basta solo smettere per riprendere colorito, risanare occhiaie e rughe, ritrovare un viso più giovane e bello da vedere. I risultati della cessation antifumo regalano la possibilità di motivarsi, dicendo “grazie” allo specchio.