giovedì, Gennaio 16, 2025
Home Blog Pagina 50

Il Forum Globale della Nicotina 2020 si svolgerà online

0

9 Giugno 2020 – Il Forum Globale della Nicotina è il summit che ogni anno mette insieme esperti del tabacco e del vaping per discutere del futuro riguardante i rispettivi settori. Si tiene ogni anno a Varsavia, ma quest’anno, in ottemperanza alle restrizioni previste dall’emergenza Covid-19, si svolgerà online l’11 e il 12 giugno 2020.

Sulla scia della cosiddetta crisi “EVALI” e con la revisione della direttiva europea sui prodotti del tabacco e della nona sessione della Conferenza delle Parti sul Controllo del Tabacco all’orizzonte, il 2020 era già destinato ad essere un anno chiave per la riduzione del danno da tabacco e la scienza della nicotina.

Tuttavia, mentre la pandemia COVID-19 si diffondeva nel mondo, i dibattiti sull’impatto del fumo e dello svapo sulla suscettibilità e la gravità della malattia, insieme alla ricerca sul ruolo potenzialmente protettivo della nicotina, hanno solo accresciuto l’attenzione su questo campo. Gli attacchi alla riduzione del danno da tabacco si stanno intensificando e, ora più che mai, la politica deve essere informata da prove ben formate e guidate dalla scienza.

Le presentazioni dei 30 migliori relatori saranno presentate online e affronteranno argomenti sul tema della Nicotina: scienza, etica e diritti umani.

Saranno esaminati i progressi nella scienza della nicotina, gli argomenti etici a favore della riduzione del danno da tabacco e le questioni relative ai diritti umani per tutti coloro che sostengono il diritto alla salute.

Paddy Costall, co-direttore della conferenza, ha dichiarato:

“Da quando abbiamo iniziato nel 2014, il Forum Globale della Nicotina ha sempre accolto i partecipanti provenienti da una gamma estremamente diversificata di gruppi, professioni e discipline. In poche parole, crediamo nella libertà di espressione, nella libertà di associazione e nella libertà di parola. Nell’ultimo anno, l’intensità degli attacchi contro ricercatori, accademici e professionisti pro-tabacco per la riduzione del danno è aumentata in modo significativo. Come sempre, e forse ancora di più in questo anno critico, il Forum Globale è aperto a tutti con un interesse per la scienza e la politica della nicotina. È aperto a tutti coloro che vogliono ridurre il numero di morti e malattie legate al tabacco in tutto il mondo. Ed è aperto a tutti coloro che riconoscono che il controllo globale del tabacco fallirà senza l’aggiunta strategica della riduzione del danno da tabacco, sotto forma di un accesso diffuso a prodotti di nicotina più sicuri”.

E continua dicendo che:

Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto l’11 e il 12 giugno e speriamo di vedere molti di voi a Varsavia, dove abbiamo in programma di incontrarci di nuovo nel giugno 2021″.

I punti salienti del programma riguarderanno:

  • Ultima scienza su nicotina, fumo, svapo e COVID-19 con Konstantinos Farsalinos e Riccardo Polosa;
  • Prospettive sull’etica e la riduzione dei danni con Clive Bates, Marewa Glover, Ethan Nadelmann, Fiona Patten, David Sweanor e Alex Wodak;
  • Michael Russell con Louise Ross;
  • I punti di vista dei consumatori, cosa ci sarà in arrivo nella regolamentazione, garantendo alle comunità emarginate di accedere alla riduzione del danno da tabacco e molto altro ancora.

Chiunque potrà partecipare all’evento, gratuitamente, da qualsiasi parte del mondo.

I partecipanti possono registrarsi ora e iniziare a seguire tutti gli aggiornamenti sul Forum Globale della Nicotina su Twitter e Facebook.

CoEHAR: al via una selezione pubblica per 4 nuovi ricercatori

0

Catania, 8 Giugno 2020Al via un bando pubblico per l’affidamento di quattro borse di ricerca a giovani laureati in varie discipline, con scadenza fissata per il 26 Giugno 2020. La selezione rientra nell’ambito delle attività e dei progetti di ricerca avviati dal CoEHAR (Centro per la Riduzione del Danno da Fumo) dell’Università degli Studi di Catania, fondato dal prof. Riccardo Polosa.

Il nuovo progetto di ricerca del CoEHAR, è diretto dalla dr.ssa Renée O’Leary, è altamente innovativo. Il team selezionato lavorerà sulle revisioni degli studi pubblicati, valutandone criticamente la loro qualità e producendo relazioni di elevato spessore scientifico aggiornate in tempo reale e con un linguaggio semplice. Le revisioni sistematiche di questo tipo forniranno ai responsabili politici, agli operatori sanitari e ai consumatori, dati affidabili e aggiornati provenienti da studi di qualità per informare le loro decisioni su politiche e pratiche per ridurre i danni causati dal fumo.

L’obiettivo della ricerca è quello di fornire informazioni sugli effetti sulla salute derivanti dalla sostituzione delle sigarette convenzionali con prodotti alternativi a basso rischio, con particolare riferimento agli effetti nei sistemi cardiovascolare e respiratorio e sulla gestione del peso.

Il progetto di ricerca  che è denominato “Living Systematic Reviews: an innovative method for systematic reviews applied to the research on tobacco harm reduction, with particular reference to cardiovascular effects, respiratory effects and weight management” inizierà a Settembre 2020 e il compenso previsto per il ricercatore è di 26.000 euro/anno. Due di queste borse di studio sono riservate a laureati provenienti da paesi a basso e medio reddito.

La ricerca sulla riduzione del danno da fumo, a differenza di molti altri ambiti di ricerca, coinvolge molteplici professionalità afferenti a settori scientifici diversi. Tra le sfide della ricerca in questo campo vi è infatti quella di trovare, verificare e valutare gli studi che risultano essere imperfetti o addirittura già obsoleti vista l’incredibile quantità di pubblicazioni in atto.

La selezione è aperta sino al 26 Giugno, per maggiori informazioni sul bando: https://www.unict.it/it/bandi/ricerca-e-trasferimento-tecnologico/medclin-conferimento-4-borse-di-ricerca-su-%E2%80%9Cliving

OMS: nove fumatori su 10 iniziano a fumare prima dei 18 anni. Perché?

0

Le strategie che oggi vengono utilizzate dall’industria del tabacco e della nicotina contribuiscono alla morte di otto milioni di persone l’anno. Ma ciò che preme maggiormente all’OMS, soprattutto quest’anno e in un periodo molto delicato come questo, è che le industrie che producono i prodotti, hanno continuato a farlo anche quando molte persone rischiavano la vita a causa del Covid-19.

La denuncia da parte dell’OMS scatta dal momento in cui le strategie di marketing cercano di coinvolgere i più giovani, per questo la Giornata Mondiale senza Tabacco celebrata lo scorso 31 maggio, ha avuto come fine quello di informare ed educare gli adolescenti.

Gli adolescenti che vengono visti e considerati come quella fascia d’età più vulnerabile a determinate strategie, come i destinatari più “papabili”.

Da un interessante articolo pubblicato da UN NEWS – Global perspective Human stories apprendiamo la dichiarazione di Ruediger Krech, direttore per la Promozione della Salute presso l’OMS, che afferma:

“Educare i giovani è vitale perché quasi nove fumatori su 10 iniziano prima dei 18 anni. Vogliamo fornire ai giovani le conoscenze per parlare contro la manipolazione dell’industria del tabacco”.

Tale avvertimento nasce dalla particolare premura che è stata rivolta alla delicata questione delle sigarette elettroniche che vengono considerate come uno strumento alternativo per smettere di fumare ma che risultano essere comunque molto dannose perché provocano malattie cardiache e polmonari. Da tenere in considerazione è anche la varietà dei gusti dei liquidi messi a disposizione dal mercato (dalla gomma da masticare a quello di caramelle) che viene offerta e soprattutto prodotta per attirare e coinvolgere tutti quei giovani che non si sono ancora approcciati al fumo. Quasi come se fosse un invito per invogliarli a provare.

Il marketing del tabacco, infatti, si cela anche all’interno dei film, dei videogiochi, delle serie televisive proprio per ammaliare quegli adolescenti che prendono esempio e imitano le abitudini del proprio personaggio preferito, trasmettendo così un messaggio non proprio educativo.

L’OMS ha lanciato un’iniziativa sui social network tanto amati dagli adolescenti, tra questi Tik Tok, fornendo una serie di attività formative attraverso le quali è possibile smascherare l’atto della manipolazione. Come? Mettendosi nel ruolo di chi sta dietro l’industria del tabacco e gestisce questo tipo di mercato.

Anche LIAF da tempo ha avviato un progetto di disseminazione della cultura antifumo nelle scuole, sin dalla più giovane età. I partecipanti alle varie giornate di promozione antifumo si sono sempre dimostrati interessanti e molto coinvolti.

“E’ dalle organizzazioni sociali più territoriali che si deve partire – ha detto il presidente Ezio Campagna – bisogna parlare ai ragazzi ed alle loro famiglie per mostrare tangibilmente i danni causati dal fumo e per evitare che chiunque possa approcciarsi al fumo di sigaretta convenzionale anche solo per una volta”.

Storie di ex fumatori: poiché si ama troppo la vita, si smette di fumare

0

Continua il nostro appuntamento con storie di ex fumatori, e oggi è la volta della Senatrice del Movimento 5 Stelle, Cinzia Leone.

La Senatrice Leone che ha alle spalle un passato da ex fumatrice, si ricorda e racconta così:

“La curiosità di sperimentare una sigaretta, allora andavano di moda e tutti i miei compagni fumavano le Merit, risale ai primi anni novanta in concomitanza agli esami di maturità magistrale.

Sono stata una delle ultime della classe a iniziare a fumare, già tutte le mie compagne fumavano e seppur in tante circostanze mi chiedevano: la vuoi una sigaretta? Seguiva il mio puntuale… no, grazie!

Quando iniziò effettivamente a fumare?

Il mio incontro con la sigaretta avvenne in una circostanza di particolare tensione, ansia, preoccupazione: l’esame di maturità magistrale, risponde Cinzia.

Trascorsa la maturità la vita mi ha preservato dei momenti molti belli ed intensi, tanto che dopo pochi mesi s’interruppe questa malsana abitudine.

Iniziarono gli anni dell’università, e così che durante la preparazione dell’esame di matematica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Palermo, riaffiorò quell’ansia, quella “debolezza” che trovava conforto sulla sigaretta, sempre le Merit.

E così di nuovo, sostenuto l’esame, misi da parte la sigaretta.

Passarono tanti anni dall’ultima sigaretta, ancora una Merit, addivenendo ad una conclusione che, bisogna superare le proprie ansie, le proprie tensioni, che talvolta mi hanno anche aiutato a crescere a diventare una donna razionale, in dialogo costantemente con me stessa, accogliendo ciò che la vita mi ha voluto riservare dalla gioia delle mie quattro splendide figlie, all’essere Senatrice della Repubblica. Ciò comporta tanta responsabilità, preoccupazione e stress, gli spazi di Palazzo Madama sono corredate da zone per fumatori ma a differenza di 15 anni fa con determinazione e razionalità gestisco il mio sé e dunque, affermo con consapevolezza che non ho mai avuto il vizio del fumo, ci spiega oggi la Senatrice.

A distanza di tutto questo tempo, secondo lei, cos’è che l’ha spinta a smettere di fumare?

Inconsciamente è proprio come se avessi utilizzato la sigaretta in determinati periodi e poi sono riuscita ad abbandonarla, poiché amo troppo la vita non voglio farmi e fare del male, ho rispetto di me stessa e quindi degli altri.

Continuate a seguire le storie di ex fumatori. Un modo come altri di raccontarvi storie di vita vera, di chi è riuscito ad aprire la porta d’uscita dal tabagismo.

Liberarsi dal fumo è possibile? Il seminario online di LIAF ci spiega come

0
Liaf

Il primo seminario online targato LIAF “Liberati dal fumo. Seminario di promozione della salute” è andato in scena martedì 26 maggio.

L’evento, organizzato in partnership con il COEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania, ha visto il coinvolgimento di medici, scienziati, psicologisti e giornalisti, che, attraverso dimostrazioni pratiche e teoriche, hanno promossola cultura antifumo da diverse angolazioni.

Rivolgendosi ad un pubblico sia di fumatori che di non fumatori, sono state presentate numerose alternative che ad oggi possono ridurre il danno da tabacco, sensibilizzando io partecipanti sulle implicazioni negative correlate al fumo di sigaretta.

Un evento che ha dato riscontri molto positivi, segnali di un trend positivo crescente di attenzione ai temi legati al mondodella salute.

Il seminario online, moderato da Elisa Manacorda, Direttore Galileo Giornale di Scienza e collaboratrice de “La Repubblica”, si è aperto con un’intervista al Prof. Riccardo Polosa, fondatore del COEHAR, circa la riduzione del danno e l’indipendenza scientifica.

L’evento ha visto la partecipazione di speaker provenienti dai più diversi ambiti: Il Prof. Pasquale Caponnetto e la Dr.ssa Marilena Maglia, del Centro Antifumo del Policlinico di Catania, hanno trattato il tema del counselling.

Il Prof. Sebastiano Battiato, Project Leader di FoodRecognition, ha analizzato le tecnologie che permettono di supportare i percorsi di smoking cessation.

Il Dr. Antonio Pacino, odontoiatra, ha spiegato le conseguenze del fumo di sigaretta sul cavo orale e le patologie che ne conseguono.

Il Prof. Massimo Caruso, Co-Project Leader del progetto del COEHAR Replica, ha chiariuto quali alimenti possono supportare la scelta di abbandonare il vizio del fumo, per particolari proprietà organolettiche.

La parte pratica è stata condotta dal Dr. Carlo Maria Bellanca ricercatore LIAF e medico, che attraverso una dimostrazione sperimentale ha ricreato le conseguenze del fumo sull’organismo.

Nonostante il particolare momento che stiamo vivendo, la risposta al seminario è stata molto incoraggiante. Per tutti coloro che si sono persi la diretta, il video dell’evento è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=LRU_NGj4lD8

Anafe Confindustria lancia il suo manifesto

0
Anafe

Al documento programmatico, in 8 punti, aderiscono anche Moige e Liaf

Roma, 28 maggio. 2020. Rischio ridotto, tutela dei minori, contrasto alla vendita illecita di liquidi da inalazione, difesa della filiera del fumo elettronico e tutela dell’ambiente. Questi i temi principali contenuti nel Manifesto lanciato da ANAFE, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria, in occasione del World No Tobacco Day 2020, che si terrà domenica 31 maggio.

Il documento programmatico raccoglie non solo le istanze del settore produttivo ma anche di tutti i soggetti coinvolti, tra cui i non fumatori e i minori, a tutela dei quali l’Associazione si impegna ad attuare forme di disincentivo dal consumo di sigarette e di tabacco, nonché dall’uso di qualunque altro prodotto con e senza combustione.

“Il World No Tobacco day rappresenta, ancora una volta, un importante momento per ribadire un concetto semplice ma fondamentale: se non fumi, non devi iniziare; se fumi, devi smettere; se non riesci a smettere, valuta la sigaretta elettronica come strumento di riduzione del rischio.

Questo è il mantra che guida le nostre attività – ha commentato Umberto Roccatti, Presidente di ANAFE.

“Il settore è sufficientemente maturo per dimostrare alla società e alle istituzioni la qualità della propria missione: fornire, in massima sicurezza, prodotti a rischio ridotto per i 12 milioni di fumatori adulti che non riescono o non vogliono smettere di fumare, che sono il 75% del totale. Allo stesso tempo auspichiamo un confronto costruttivo con le istituzioni per evidenziare le sostanziali differenze tra la sigaretta elettronica e le sigarette tradizionali con tabacco, nonché i vantaggi di salute pubblica e la riduzione dei costi sociali che il nostro comparto offre. Il fumo continua a mietere 80.000 vittime l’anno in Italia, fulgida dimostrazione di come tutte le politiche pubbliche adottate sino ad oggi non abbiano ottenuto alcun risultato positivo. È ora di affiancare una strategia alternativa alla cessazione che per troppi soggetti non è una proposta ricevibile” ha concluso Roccatti.

Al manifesto aderisce il Moige – Movimento Italiano Genitori – che ha contribuito, in particolare, ai punti relativi alla tutela dei minorenni:

“L’impegno a proteggere i minori non può essere soltanto delle famiglie, ma riguarda anche istituzioni, sistema produttivo, reti distributive” ha commentato Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige, che ha aggiunto:

“Nonostante sia vietato dalla legge, i minori accedono con troppa facilità a tutti i prodotti del tabacco (con e senza combustione), alle sigarette elettroniche (con e senza nicotina) e a tutti i prodotti di nuova generazione. I dati della nostra indagine “Venduti ai minori” sono molto gravi e preoccupanti e fanno emergere un grande pericolo per i nostri figli a causa della permeabilità della rete. Per questo occorre ripensare i controlli e le sanzioni, ma soprattutto agire in ottica di prevenzione andando a formare i minori e i rivenditori”.

Il Manifesto è sostenuto anche dalla Lega Italiana Anti Fumo soprattutto nella lotta al contrasto del consumo di sigarette e di tabacco “I dati dicono che il cosiddetto fumo minorile inizia a 11 anni” – ha commentato il Dr. Ezio Campagna, Presidente della Lega Italiana Anti Fumo – gli adolescenti iniziano ad approcciarsi al fumo di sigaretta convenzionale davvero troppo presto. Molti ragazzini a 16 anni sono purtroppo già forti fumatori. Dobbiamo tutti agire con forza non solo nella promozione di una cultura antifumo ma nella diffusione di conoscenza su tutti i metodi e le alternative per smettere di fumare e per ridurre i danni causati da anni di combustione”.

Al seguente link è possibile visionare il Manifesto in versione video: http://www.anafeconfindustria.it/world-no-tobacco-day-anafe-confindustria-lancia-il-suo-manifesto/

La Giornata Mondiale dello Svapo si celebra il 30 maggio 2020

0
giornata mondiale dello svapo
giornata mondiale dello svapo

L’ANPVU insieme alle Associazioni Internazionali di Consumatori di prodotti per la riduzione del danno da fumo (THR), ha proclamato il 30 maggio come Giornata Mondiale dello Svapo. Il giorno scelto per celebrare il World Vaping Day non è casuale in quanto cade un giorno prima del World No Tobacco Day proclamato dall’OMS.

Sarà un momento importante per affermare il vero intento che ha spinto noi vapers ad utilizzare i vaporizzatori personali.

Auspichiamo che i negozianti e i produttori approfittino della Giornata Mondiale dello Svapo per intraprendere iniziative volte alla diffusione di informazioni medico scientifiche che i loro clienti possano condividere con gli amici fumatori.

È un’occasione utile per celebrare e portare all’attenzione di tutti uno strumento che nel mondo sta abbattendo il numero dei fumatori.

Catania Conversation: il CoEHAR promuove una Master Class online

0

Catania 22 Maggio 2020 Catania Conversation CC è il nuovo progetto portato avanti dal Centre of Excellence for the acceleration of Harm Reduction (CoEHAR) che mette insieme Giornalisti, Scienziati e Opinion Leaders di tutte le parti del mondo esperti nella riduzione dei danni del fumo e nella comunicazione scientifica.

“CC” è l’acronimo del progetto che ha sviluppato una piattaforma online dedicata ad una rete internazionale di specialisti in tabagismo, ricerca, salute e comunicazione. L’obiettivo è rendere la piattaforma gestita dal team catanese un luogo di condivisione e selezioni di notizie inerenti la ricerca sulla riduzione del danno da fumo.

Numerose ricerche hanno dimostrato che per smettere di fumare sono disponibili alternative meno dannose alle sigarette convenzionali, ma i quadri normativi e l’opinione pubblica hanno spesso forti dubbi a riguardo. In alcuni casi, le lobby deliberatamente diffondono informazioni sbagliate e non scientifiche ad un pubblico ignaro di ciò.

La scena stessa del controllo del tabacco è multiforme, questa comprende coltivatori, commercianti, lavoratori, industrie e, naturalmente, i settori più visibili del prodotto stesso. Ognuno ha una storia da raccontare.

In tutti i casi queste storie sono specchio dello sviluppo e dell’economia dei paesi. Dalle vistose sigarette elettroniche, allo snus, passando anche per i cerotti, la storia del tabacco raramente delude i media.

In un momento così complesso per la comunità scientifica internazionale, peraltro, impegnata su più fronti a trovare cure e soluzioni per combattere la diffusione del COVID, Catania Conversation vuole essere un supporto concreto per trovare e selezionare le notizie basate su evidenze scientifiche validate da autorevoli esperti del mondo della scienza e della salute pubblica.

Catania Conversation ha le stesse funzionalità di una agenzia di selezione di notizie, con la produzione di lanci e la diffusione di comunicati stampa. Al suo interno, uno staff di giornalisti di tutto il mondo. 

Per presentare la piattaforma, in occasione della Giornata Mondiale Antifumo 2020, il 29 Maggio dalle ore 15 alle 18, il CoEHAR promuove una Master class online con ospiti d’eccellenza e partecipanti selezionati dalle più influenti testate giornalistiche al mondo.

Sia la salute pubblica che il giornalismo sono beni pubblici. Devono essere verificati pubblicamente e accettati. L’unico modo per contrastare la disinformazione è iniettare la responsabilità nelle informazioni raccolte e diffuse ad ogni livello: dalla ricerca di giornalisti alle redazioni, agli editori e infine ai lettori e ai consumatori di notizie.

Clicca qui per entrare a far parte della community!

Giovanni Li Volti presenta il CoEHAR alla Scuola Superiore di Catania

0
Giovanni Li Volti

All’interno di “pillole di ricerca” aula virtuale dell’Università degli Studi di Catania, Giovedì 28 maggio 2020 ore 18:00, il prof. Giovanni Li Volti, direttore del CoEHAR e delegato del Rettore all’ambito bio-medico della ricerca, presenterà il CoEHAR agli studenti della Scuola Superiore di Catania.

Il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo, lavora insieme ad un team di scienziati provenienti da tutto il mondo per studiare gli effetti e i danni da malattie fumo correlate e in particolare per identificare le strategie più efficaci e più innovative per combattere il fumo con la scienza.

L’innovazione scientifica e tecnologica aiuta a valutare e promuovere soluzioni efficaci e meno dannose dovute ai danni di sigaretta.

Ma è soprattutto nell’internazionalizzazione che il CoEHAR trova le basi per lo sviluppo delle sue ricerche, la possibilità di condividere la conoscenza e le progressioni scientifiche con più di 40 Paesi del mondo, consente al team di ricerca del CoEHAR di creare opportunità concrete per il futuro delle eccellenze siciliane.

Per seguire la presentazione del prof. Giovanni Li Volti è necessario collegarsi alla piattaforma di Microsoft Teams – codice: lwsguim

Scuola Superiore di Catania: http://www.scuolasuperiorecatania.it/

Immunità di Gregge: non facile da raggiungere per uno studio francese

0
immunità di gregge

Una nuova ricerca condotta su allievi, insegnanti e staff di una scuola superiore in Francia ha preso in esame i casi di infezione da coronavirus e conseguente quadro clinico da COVID-19, per chiarire le tempistiche necessarie per poter parlare di immunità di gregge.

Il dilagare della diffusione del coronavirus ha reso necessarie rigide misure di contenimento in molti stati europei: capire le modalità e i tassi di trasmissione del coronavirus si è rivelato essere determinante per coadiuvare gli sforzi di tali misure, per meglio indirizzare gli sforzi degli organi di salute pubblica.

Lo studio in oggetto, condotto su un campione di allievi, inseganti, staff e familiari dei ragazzi di una scuola superiore a Oise (Francia), una delle aree maggiormente colpite a nord di Parigi, ha rilevato che dei 661 partecipanti, solo il 26% (172 casi) è risultato positivo per anticorpi anti SARS-CoV-2.

A tutti i partecipanti è stato chiesto di completare un questionario che indagava le condizioni mediche preesistenti, lo stato di salute generale, nonché le informazioni sociodemografiche più rilevanti a partire dal 13 gennaio 2020, includendo eventuali diagnosi per COVID-19.

In totale, 452 partecipanti hanno riportato sintomatologia da COVID-19 tra il 13 gennaio fino a una settimana prima dell’indagine, condotta tra il 30 Marzo e il 4 Aprile 2020. I sintomi più comuni sono stati riniti (38.3%), seguite da tosse (35.4%), mal di testa (30.9%), mal di gola, febbre, astenia e mialgia.

Tra i 172 partecipanti risultati positivi al test sierologico, il tasso di ospedalizzazione è stato del 5.3% (9 casi).

Curiosità: i fumatori hanno presentato un tasso di infezione quasi 4 volte inferiore rispetto ai soggetti non fumatori (7.2% contro il 28%). 

L’analisi di tale studio, il primo a studiare il tasso di infezione da coronavirus rilevando la presenza di anticorpi nel sangue, è fondamentale per meglio valutare la cosiddetta immunità di gregge.

L’immunità di gregge è una forma di protezione indiretta al contagio che si verifica quando una certa percentuale della popolazione (stimata nell’ordine del 60% per il SARS-CoV-2) ha prodotto anticorpi specifici contro il virus rendendola immune da quella infezione e interrompendo la catena di trasmissione del contagio. Così la restante porzione della popolazione che ancora non è venuta a contatto con il virus viene di fatto dotata una misura di protezione dal contagio.

Un tasso di pregressa infezione pari al 26% e in una zona dove il virus è circolato liberamente per settimane prima del lockdown francese, indica che il raggiungimento del 60% (indicativo per il raggiungimento della immunità di gregge) richiederà più tempo del previsto.

Chiamato a esprimere un breve commento il Prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da fumo dell’Università di Catania, ha così commentato: “Le osservazioni dello studio francese sono fondamentali per guidare correttamente le prossime mosse dei decisori politici e avviare strategie di uscita più o meno rapide dai lockdown”.