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La possibilità che lo svapo provochi danni al DNA è nulla. Su PNAS la lettera di Polosa, Li Volti e Caruso

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Danni al DNA per chi utilizza la sigaretta elettronica? La rivista scientifica PNAS pubblica la lettera firmata da Polosa, Li Volti e Caruso che dimostra come i risultati dello studio siano pressoché nulli nell’applicazione reale.

Oggetto di diversi articoli internazionali, lo studio effettuato sui topi dimostrava che l’utilizzo della sigaretta elettronica nel lungo periodo potrebbe apportare danni al DNA umano. In realtà, la stessa rivista in questi giorni ha diffuso la lettera firmata dal Prof. Riccardo Polosa, assieme ai suoi colleghi Giovanni Li Volti e Massimo Caruso, che evidenzia le criticità del lavoro, esternando forti dubbi sulle conclusioni.

Polosa e colleghi hanno evidenziato che la possibilità di tradurre questi risultati nella realtà dell’utilizzo quotidiano della sigaretta elettronica è pressoché nulla, poiché lo studio non replica affatto le normali condizioni d’uso ed i ricercatori non hanno utilizzato protocolli standardizzati per l’esposizione e la dosimetria dell’aerosol di sigarette elettroniche (che, fra l’altro, chiamano erroneamente “fumo” di sigaretta elettronica).

A questo proposito, lo studio di Lee e colleghi prevede esposizioni a dosi altissime di aerosol che nemmeno si avvicinano al tipo di esposizione che si ottiene nello “svapo” umano, determinando così una incredibile sovrastima degli effetti tossicologici.

Infatti, se consideriamo che il peso corporeo complessivo dei topi è di circa 25 g, la dose giornaliera di esposizione agli aerosol nello studio sarebbe almeno 3000 volte quella di un vaper medio di 75 kg (cioè 75.000 g). Ciò non implicherebbe nient’altro che intossicazione dalla massa di aerosol e dal suo contenuto.

A questo proposito, gli autori mostrano che non c’era traccia di tumori al polmone e nessun aumento delle cellule neuroendocrine polmonari dopo inalazione a lungo termine di nicotina.

Lee H. e colleghi, invece, usano una dose di nicotina estremamente elevata, spingendosi ben oltre le normali condizioni di utilizzo delle sigarette elettroniche. Questo è un problema molto importante quando si utilizza un modello animale nel tentativo di riproporre le condizioni di vita reale dell’uomo.

In uno studio condotto da Waldum nel 1996 sull’esposizione di cavie alla nicotina, il ricercatore espose gli animali ad una concentrazione di nicotina di 100 ng/ml, somministrando il “doppio” della concentrazione plasmatica riscontrata nei forti fumatori (dunque già di per se elevata). Tornando al recente studio di Lee e colleghi, gli autori hanno esposto i topi ad una concentrazione di nicotina di 10 mg/ml (ossia 100.000 ng/ml, e dunque 1000 volte superiore), senza fra l’altro controllare la concentrazione plasmatica raggiunta con questa dose di nicotina negli animali.

Riguardo alle condizioni sperimentali della parte di studio condotta su cellule da Lee e colleghi, le condizioni sperimentali cui sono sottoposte le cellule arrivano anche qui a condizioni estreme di esposizione a nicotina ed a nitrosamina, da 200 a 10.000 volte più elevate rispetto alle normali condizioni sperimentali usate nei forti fumatori.

Infine, l’evidenza positiva delle indagini sulla vita reale e degli studi clinici su pazienti con patologie respiratorie a supporto dei benefici per la salute con l’uso di sigarette elettroniche è in contrasto con le preoccupazioni sollevate nei modelli animali. Ponendo una maggiore enfasi sui potenziali rischi dell’uso di sigarette elettroniche, gli autori non riconoscono che potrebbero rappresentare una grande opportunità per la salute individuale e pubblica.

Experts at the european parlament – E-cigarettes are a potential game changer for european health

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Brussels 20 March 2018 – The panel discussion at the EU Parliament recognises the potential benefits of electronic cigarettes and for European countries to treat these products as regular consumer products to ensure equal access for all Europeans.

Following a debate in which leading scientific experts presented the state-of-the-art evidence around e-cigarettes, it became clear that public health is increasingly moving on from an approach that solely advocates ‘quit-or-die’ to a harm reduction strategy.

“I’m glad to have brought the Parliament attention to this important issue for public health. Today we have listened to the results of scientific studies and researches from a high-level expert’s roundtable, which have illustrated to us the advantages of electronic cigarettes and the potential public health benefits that these products pose when compared to the conventional cigarettes. As decision-makers, we need to take into considerations these results, confront with all the relevant actors involved in the process, and offer to these innovative products a clear regulatory environment.” – Giovanni La Via, Member of the European Parliament.

Research presented during the debate shows that e-cigarettes play a significant role in helping smokers to quit. Evidence presented also showed that there is no conclusive evidence supporting fears about the ‘gateway effect’, but that youth smoking in countries where e-cigarettes have been supported is in decline.

“There is currently no evidence that e-cigarettes are undermining efforts to reduce youth smoking in Europe. It is important that unfounded fears about ‘the gateway effect’ do not detract from the contribution that e-cigarettes can make in helping current smokers to quit. In the UK, where e-cigarette use has been particularly common, youth smoking rates continue to decline” – Professor Linda Bauld, University of Stirling.

“The EU needs to work together with the scientific community to ensure an evidence-based approach which promotes a harm reduction strategy for the good of European citizens. This is an opportunity that Europe has so far missed out on. It’s an opportunity for society to battle one of the most serious public health issues in Europe. It is encouraging to witness the growing political will to change this” – Professor Riccardo Polosa, University of Catania.

 

Esperti al Parlamento Europeo: “Serve un contesto normativo positivo” (scarica la presentazione dei relatori)

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Brussels, 20 March 2018 – Gli esperti riunitisi questa mattina al Parlamento Europeo hanno riconosciuto i potenziali benefici delle sigarette elettroniche ed esortano i Paesi Europei a trattare questi strumenti come normali prodotti di consumo per garantire una maggiore diffusione ed un equo accesso a tutti i cittadini europei.

A seguito di un dibattito in cui i maggiori scienziati al mondo hanno presentato le più recenti evidenze scientifiche sulle sigarette elettroniche, è diventato ormai chiaro che la salute pubblica sta cambiando rotta spostandosi da un approccio che si limitava ad una politica di mero controllo del tabacco ad una basata sulla strategia della riduzione del danno fumo correlato.

Sono lieto di aver portato l’attenzione del Parlamento su questa importante questione per la salute pubblica. Oggi abbiamo ascoltato i risultati di studi e ricerche dalla voce di relatori di altissimo livello che ci hanno illustrato i vantaggi delle sigarette elettroniche e i potenziali benefici per la salute pubblica che questi strumenti assicurano rispetto alle sigarette convenzionali. Come decision-maker è necessario per noi tenere in considerazione questi risultati, confrontarci con tutti gli attori coinvolti nel processo e dare a questi prodotti innovativi un chiaro contesto normativo”- Giovanni La Via, membro del Parlamento europeo, ex presidente della commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare.

“Attualmente non ci sono studi che dimostrano che le sigarette elettroniche minacciano gli sforzi ottenuti per ridurre il fumo giovanile in Europa. È importante che i timori sul cosiddetto “effetto gateway” non sminuiscano il contributo che le elettroniche possono dare nell’aiutare i fumatori a smettere. Nel Regno Unito, ad esempio, dove l’uso di elettroniche è stato più diffuso, i tassi di fumo tra i giovani continuano a diminuire” – prof.ssa Linda Bauld, Università di Sterling.

“L’Unione Europea deve collaborare con la comunità scientifica per assicurare un approccio basato sulle evidenze scientifiche che promuova una strategia di riduzione del danno utile a raggiungere il bene dei cittadini europei. Si tratta di un’opportunità che l’Europa finora ha mancato e che è importante per combattere uno dei più seri problemi di salute pubblica. Sono contento, a tal proposito, che l’evento di oggi abbia dimostrato che esiste un desiderio politico di cambiare questo percorso” – Professor Riccardo Polosa, Università di Catania.

LEGGI IL COMUNICATO IN INGLESE


DOWNLOAD PRESENTATIONS

  • Riccardo Polosa, docente di Medicina Interna nell’Università degli Studi di Catania e tra i più produttivi scienziati al mondo nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche.

Profilo scientifico del prof. Polosa  

 

Download presentation: “Gli effetti dello svapo sulla salute”

 

 

 

 

  • Karl Fagerström è il primo scienziato ad essersi occupato di smoking cessation e autore dello omonimo test utilizzato in tutto il mondo per valutare la dipendenza fisica dalla nicotina.

Profilo scientifico del prof. Fagerstrom

Download presentation: “Il valore della riduzione del danno per distruggere l’epidemia del fumo

 

 

 

 

 

  • Linda Bauld, nuovo membro del Comitato Scientifico della Lega Italiana Anti Fumo e tra gli autori dell’ultimo report sulle sigarette elettroniche del Public Health England.

Profilo scientifico della prof.ssa Bauld 

 

 

Download presentation: “Giovani e vaping. Entrata o uscita dal fumo?

 

 

 

  • Bernd Mayer, professore del Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia all’Università di Graz, in Austria.

Profilo scientifico del prof. Mayer 

 

 

Download presentation: “Tutto ciò che non sai e che dovresti sapere sulla nicotina”.

 

 

 

 

  • Frank Baeyens, professore all’Università di Leuven (Belgium) e autore di numerosi studi sulla dipendenza da nicotina.

Profilo scientifico del prof. Baeyens 

 

 

Download presentation: “Gli effetti della sigaretta elettronica come alternativa al fumo

 

 

E-cig: un forte passo avanti per la salute pubblica europea

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Brussels, 19 Marzo 2018L’uso di sigarette elettroniche nel mondo è in continua crescita ma in Europa, invece, siamo ancora in netto ritardo. E’ essenziale che le istituzioni europee esplorino il potenziale di questi strumenti per ridurre l’impatto del fumo di sigarette convenzionale nel sistema di salute pubblico europeo.

A tal proposito, LIAF (Lega Italiana Anti Fumo LIAF) – con la collaborazione dall’eurodeputato Giovanni La Via – ha organizzato per domani alle ore 12.30 (stanza 6Q1 – Rue Wiertz – Brussels) un meeting al quale parteciperanno i maggiori esperti del panorama scientifico internazionale.

Sebbene si tratti di una questione di sanità pubblica molto importante, la discussione è stata assente dall’agenda europea. Con le sigarette che uccidono più di mezzo milione di fumatori al mese a livello mondiale e quasi 6 milioni di europei che usano le elettroniche per smettere di fumare, fornire evidenze scientifiche per spostare l’attenzione da un principio politico di “solo-astinenza” ad una strategia di riduzione del danno, è vitale per ridurre le morti da fumo.

Recenti studi hanno portato le principali istituzioni sanitarie a prendere una posizione positiva rispetto allo svapo. Enti ben rispettati, come Public Health England (PHE), Cancer Research UK e Action on Smoking and Health (ASH), riconoscono il potenziale delle elettroniche nel ridurre i danni provocati dal fumo.

Il recente rapporto del PHE sulle elettroniche (febbraio 2018), peraltro, conclude che lo svapo è per il 95% più sicuro del fumo di sigaretta convenzionale. Ed inoltre, il rapporto mostra che mentre i tassi di fumo tra i giovani continuano a diminuire non vi è alcuna prova che le sigarette elettroniche siano una via d’accesso al fumo di sigaretta. La stessa ricerca ha scoperto che le elettroniche sono utilizzate quasi esclusivamente da coloro che hanno già fumato.

L’ evento di domani rappresenta una grande opportunità per deputati e scienziati che potranno così iniziare a lavorare insieme, condividere le prospettive scientifiche e stabilire strumenti utili a ridurre il fumo in Europa.

 

Leggi anche:

PRESS RELEASE 

SCIENTIST’S PROFILE  

INVITE FOR JOURNALISTS

 

Vaping – european parliament – 20 March in Brussels

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Brussels, 19 March 2018Use of e-cigarettes in the world is growing continuously. However, Europe is falling behind. It is essential that Europe exploits the potential of this technology to reduce the impact of smoking on European Public Health. For this reason, the Italian Anti-Smoking League (Lega Italiana Anti Fumo – LIAF), hosted by MEP Giovanni La Via (former Chair of the ENVI Committee), is bringing experts and policymakers to the European Parliament to discuss the benefits of electronic cigarettes. The event takes place on 20 March 2018 at 12.30 p.m. and will allow experts to exchange views on the potential of e-cigarettes to help reshape European health.

Though this is a very important public health issue, the discussion has been absent from the European agenda. With cigarettes killing more than half a million smokers a month globally and almost 6 million Europeans now using e-cigarettes to move away from smoking, providing scientific evidence to shift the balance from an ‘abstinence-only’ agenda to a harm reduction strategy is vital in bringing down smoking deaths.

Recent reports have led key public health institutions to take a positive stance on e-cigarettes. Well-respected bodies, such as Public Health England (PHE), Cancer Research UK and Action on Smoking and Health (ASH), recognise the potential of e-cigarettes to reduce the health effects of smoking. PHE’s recent report on e-cigarettes (February 2018) concludes that vaping or using e-cigarettes are 95% safer than smoking tobacco. Moreover, the report shows that while smoking rates among young people continue to fall, there is no evidence that e-cigarettes are a gateway to smoking. The same research found that e-cigarettes are used almost exclusively by those who have already smoked.

This event will be an important opportunity for MEPs and speakers to work together, share scientific perspectives and establish tools that can successfully be exploited in the drive to reduce smoking in Europe.

Scientists’ profiles – “Electronic cigarette: a potential step forward for European health”

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Tuesday 20 March at 12.30 am in European Parliament (Room JAN 6Q1) will be held the event: “Electronic cigarette and damage reduction: a potential step forward for European health”.

Coordinator is Giovanni La Via, European Parliament.

PROGRAM

  • Agnieszka Kozakiewicz, European Commission
  • Riccardo Polosa, Institute of Internal Medicine and Clinical Immunology, University of Catania, Italy: “Health effects of vaping
  • Linda Bauld, Professor of Health Policy, Director of the Institute for Social Marketing and Dean of Research (Impact) at the University of Stirling: “Youth and vaping. Gateway in or out of smoking
  • Frank Baeyens, professor of experimental psychology at the KU Leuven: “Effectiveness of electronic cigarettes for smoking substitution
  • Bernd Mayer,  Professor of Pharmacology and Toxicology at University of Graz, Austria: “Nicotine, everything you need to know but have never been told
  • Karl Fagerstrom, Clinical psychologist of Smokers Information Centre, Sweden: “Accelerating the end of the tobacco epidemic. Tobacco harm reduction

 

SCIENTISTS’ PROFILES

Karl Fagerström is born in Sweden 1946. He studied at the University of Uppsala and graduated as a licensed clinical psychologist 1975. At that time he started a smoking cessation clinic and invented the Fagerstrom Test for Cigarette Dependence. In 1981 he got his Ph.D. on a dissertation about nicotine dependence and smoking cessation. From 1983 through 1997 he worked for Pharmacia & Upjohn as Director of Scientific Information for Nicotine Replacement Products. He has worked with the nicotine gum Nicorette since 1975 and has been contributing to NRT developments such as patch, spray, pouch and inhaler. Currently he works with his own private consultancy (Fagerstrom Consulting). He is a founding member of the Society for Research on Nicotine and Tobacco and currently a Deputy Editor of the Nicotine & Tobacco Research. He started the European SRNT affiliate in 1999 of which he was been the president up to 2003. His main research contributions have been in the fields of Behaviour Medicine, Tobacco and Nicotine with 170 peer reviewed publications of which he is the first author of 100. The current main interests are on understanding the positive effects of nicotine and reducing harm and exposure to tobacco toxins among all those who cannot give up smoking. He was awarded the WHO medal 1999 for outstanding work in tobacco control and 2013 he was the recipient of the Award on Clinical Science from the Society for Research on Tobacco and Nicotine.

 

Riccardo Polosa is a Full Professor of Internal Medicine at the University of Catania. Specialist in Respiratory Diseases and Clinical Immunology, he is Head of the Institute of Internal and Emergency Medicine of the teaching hospital of the same University, Director of the School of Specialization in Rheumatology and Founder and Director of the Center for Tobacco Research of the University. He is also member of the Italian Institute of Health (ISS) Technical Committee on monitoring electronic cigarettes. Already Coordinator of the Italian Working Group on “Electronic cigarettes and e-liquids”, he has been elected Convenor for the European Working Group on “Requirements and test methods for emissions of electronic cigarettes”, within the European Committee for Standardization (CEN/TC 437). His main research interest are in the area of tobacco-related diseases, smoking prevention and cessation, tobacco harm reduction and e-vapour products. He is the PI of the first RCT in the world about effectiveness and tolerability of e-cigarettes (the ECLAT study). In 2017, he received the INNCO Global Award for Ourstanding Advocacy for “having promoted the concept of Tobacco Harm Reduction using his background in science, health, advocacy and academia and his belief that the truth about tobacco harm reduction offered by switching to alternative nicotine products is a cause worth fighting for”. He published more than 350 peer-reviewed papers and book chapters, of which 290 are full articles appeared in scientific journals with international circulation (the total value of the Citation Index is equal to 6667, and the H index is equal to 43, according to Scopus).

Linda Bauld is Professor of Health Policy, Director of the Institute for Social Marketing and Dean of Research Impact at the University of Stirling. She is also Deputy Director of the UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies, which covers 13 Universities, and holds the CRUK/BUPA Chair in Behavioural Research for Cancer Prevention at Cancer Research UK. She is a behavioural scientist with more than twenty years of experience conducting research on the main preventable risk factors for cancer and other non-communicable diseases, including smoking, alcohol use and overweight and obesity. Linda is Deputy Editor of the journal ‘Nicotine and Tobacco Research’ and is President of the Society for Research on Nicotine and Tobacco Europe. In 2017 she was elected a Fellow of the Royal College of Physicians of Edinburgh for her contribution to public health.

 

Frank Baeyens is a professor of experimental psychology at KU Leuven, Belgium. He is the author of more than 120 scientific papers on human learning and on a variety of experimental psychopathology topics. In recent years, his research has focused on the contribution of learning processes to acquired likes, preference, dependence & craving, and more specifically to smoking, vaping and nicotine use. As a resolute advocate for Tobacco Harm Reduction, he is currently investigating the efficacy and the pro’s and con’s of electronic cigarettes in controlled lab studies, clinical trials, observational studies and survey research. His work on vaping is featured regularly in national and international media outlets, he was a member of the e-cig advisory committee of the Superior Health Council (Belgium), and an instructor in the first KULeuven MOOC focusing on electronic cigarettes.

 

Bernd Mayer was born in Graz (Austria) in 1959. Since 1999 he is Full Professor and Head of the Department of Pharmacology and Toxicology in Graz. In 2009 he received the Schrödinger Award and since 2010 he is a corresponding member of the Austrian Academy of Sciences. In February 2006, he was requested to write an expert opinion on an electronic nicotine delivery system, which was commercially available in China and imported to Austria. There were no scientific studies on e-cigs available at that time, but the severe, potentially deadly health risks of inhaling the smoke of burned tobacco were well known. Thus, he concluded that this novel vaporizer is much less harmful than tobacco cigarettes and strongly suggested smokers the switch to electronic cigarettes. This judgement, which was mainly based on common sense, has not been refuted by a single scientific study in the last 12 years. Not being involved as a professional in tobacco control, he did not expect the passionate resistance against electronic cigarettes of diverse health bodies, in particular the WHO and several medical societies. After having realized that their arguments were not science-based but grounded on either ideological bias or vested interests or both, he became increasingly publicly active as advocat of tobacco harm reduction. Among other activities, he served as expert witness at the German parliament in the course of implementation of the TPD2 and appeared as expert witness at the Austrian Constitutional Court.


 

Giovanni La Via is a Member of the European Parliament since 2009. He has been Rapporteur for the new Common Agricultural Policy 2014-2020 and General Rapporteur for the EU budget 2013. Since July 2014 to January 2017, he serves as Chairman of the Committee on Environment, Public Health and Food Safety (ENVI) of the European Parliament. He has served as Regional Minister for Agriculture and Forest in Sicily (2006-2009). He is full Professor at the University of Catania. As a delegate of the Rector of the University of Catania, he started and co-ordinated the “European Office” working on European projects planning and management between 1994 and 2000. He has been responsible for several research projects (Sprint, Rittz, Fair). He has been named as expert evaluator of the 5th RTD Framework Programme. He is the author of many scientific papers and articles published in referred national and international journals.

 

Agnieszka Kozakiewicz, is a member European Commission, Directorate-General for Health and Food Safety, Unit B2: Health in all policies, global health, tobacco control. She is a leading lawyer in the Tobacco Team of DG SANTE with over fifteen years of experience in the area of EU law. Before taking her current position, she served as a Legal Officer at the European Commission’s Directorate General for Climate Action, where she worked on the legal aspects of the EU Emissions Trading System and at the former EC Directorate General Enterprise and Industry, where she was mainly responsible for the legal issues related to automotive and environment policies. Before joining the Commission she worked for a private law firm and lectured at the University of Silesia. Agnieszka Kozakiewicz graduated in law from the University of Silesia in Katowice, Poland. She also holds an English law degree and an LL.M. in European Business Law.

Polosa moderatore all’American Academy di Allergologia, Asma e Immunologia per parlare di e.cig

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In Florida, un altro appuntamento importante coordinato dal prof. Riccardo Polosa. Sono centinaia le città che l’illustre scienziato ha visitato in questi anni durante i suoi importanti appuntamenti con la scienza. Stimato membro di numerosi comitati ed organizzazioni scientifiche internazionali, Polosa è ormai considerato la voce più autorevole al mondo nel campo della ricerca applicata alle e-cig.

Se un giorno il mondo cambierà radicalmente atteggiamento nei confronti del fumo, di certo il merito sarà anche un po’ suo. Ed i sacrifici riposti in questi anni di dura battaglia, saranno di certo ricompensati.

Intanto, continuano senza sosta gli incontri sul tema. Oggi in Florida, Polosa ha moderato l’annuale meeting organizzato dall’American Academy di Allergologia, Asma e Immunologia (AAAA&I).

Per la prima volta, l’istituzione di riferimento in America e nel mondo per le malattie allergologiche e immunologiche, ha concentrato il suo annuale incontro sul tema delle sigarette elettroniche.

Al centro del dibattito: i possibili rischi causati dall’uso di sigarette elettroniche. Obiettivo del meeting è descrivere il funzionamento delle e-cig e discutere delle modalità di utilizzo cercando di migliorarne di continuo efficacia e sicurezza.

Da tutto il team di LIAF e dai suoi sostenitori: In bocca al lupo prof!

L’eurodeputato La Via invita i più grandi scienziati al mondo per parlare di e-cig a Bruxelles

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“Sigarette elettroniche: un forte passo avanti per la salute pubblica europea” è questo il titolo del meeting che si terrà Martedì 20 Marzo alle ore 12.30 nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Un evento che, per la prima volta nella città belga, presenterà agli eurodeputati tutte le evidenze scientifiche sullo svapo come alternativa valida e sicura al fumo di sigaretta convenzionale.

A coordinare i lavori dell’incontro, fortemente voluto dalle istituzioni europee, ci sarà l’eurodeputato del Ppe, on. Giovanni La Via. Con lui, il coordinatore del Comitato Scientifico di LIAF, prof. Riccardo Polosa

Tra gli speaker dell’evento, i nomi più illustri del panorama scientifico internazionale:

  • Innanzitutto, il prof. Karl Fagerstrom, autore dello omonimo test utilizzato in tutto il mondo per valutare la dipendenza fisica dalla nicotina, che interverrà con una relazione sulla riduzione dei danni da tabacco.
  • Tra i grandi nomi della scienza antifumo, ci sarà anche Linda Bauld, nuovo membro del Comitato Scientifico della Lega Italiana Anti Fumo e tra gli autori dell’ultimo report sulle sigarette elettroniche del Public Health England. “Giovani e vaping” è il titolo del suo intervento. Le clamorose verità emerse dall’esperienza britannica saranno da guida ed esempio anche per gli altri Stati europei.
  • Frank Baeyens, professore all’Università di Leuven (Belgium) e autore di numerosi studi sulla dipendenza da nicotina, presenterà una relazione sulla sostituzione del fumo e sull’efficacia delle e-cig per combattere la voglia di ricominciare.
  • Bernd Mayer, dell’Università di Graz, infine, chiarirà tutte le controversie esistenti sulla nicotina riportando dati certi. Il suo intervento non a casa si intitola: “Tutto ciò che non sai e che dovresti sapere sulla nicotina”.

 

Sigarette elettroniche: 5 bufale da sfatare

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Sono passati pochi giorni dalla pubblicazione dell’ultimo report del Public Health England e le fake news sono già in circolo in tutta la rete. Arrivano dall’Inghilterra e dall’America ma tutte hanno un solo scopo: ottenere “like” diffondendo falsità. Riprendendo un articolo che ha già fatto migliaia di visualizzazione su internet, anche LIAF intende oggi sfatare alcune falsità riportando dati certi.

 

FAKE 1 

Le sigarette elettroniche causano la bronchiolite obliterante 

Una delle fake news più diffuse nelle ultime settimane riguarda la presenza di diacetile nei liquidi di sigarette elettroniche. Una sostanza in grado di causare le bronchiolite obliterante.

In realtà …

  • Il diacetile è una sostanza già vietata come ingrediente dei liquidi di sigarette elettroniche nel Regno Unito. Un livello bassissimo era stato riscontrato nel passato in alcuni liquidi aromatizzati ma comunque ad un livello centinaia di volte inferiore rispetto a quello contenuto nelle sigarette convenzionali.

 

FAKE 2

Le sigarette elettroniche sono nocive perché contengono nicotina 

Circa quattro fumatori su 10 ritengono che la nicotina causi le malattie fumo correlate.

In realtà …

  • La nicotina nelle sigarette non è direttamente responsabile di cancro, malattie polmonari e malattie cardiache. Sono tutte le sostanze chimiche sprigionate dal processo di combustione a causare malattia e morte, non la nicotina.

 

FAKE 3

Lo svapo passivo è dannoso 

Molti pensano che lo svapo passivo sia dannoso quando il fumo passivo.

In realtà… 

  • Proprio l’ultima revisione del PHE ha rilevato che fino ad oggi non sono stati identificati rischi per la salute causati dallo svapo passivo.  

 

FAKE 4 

Le sigarette elettroniche introducono i giovani al fumo

Molte delle critiche fatte allo svapo da parte delle autorità sanitarie riguardano la possibilità di indurre i giovani al fumo di sigaretta convenzionale.

In realtà … 

  • E’ ancora il rapporto di PHE a smentire questa teoria. Secondo i dati mostrati dai recenti studi, in Inghilterra, l’uso regolare di sigaretta elettronica da parte dei giovani è ancora raro, e tra questi, la maggior parte degli utilizzatori giovani sono in realtà già ex fumatori. 

 

FAKE 5

Le multinazionali di tabacco utilizzano le sigarette elettroniche come Cavallo di Troia per far continuare le persone a fumare 

In realtà …

  • Dei quasi 3 milioni di svapatori presenti nel Regno Unito, più della metà ha completamente smesso di fumare. Altri 770.000 hanno rinunciato ad essere dual user. Inoltre, come dimostrato dagli studi effettuati nell’Università degli Studi di Catania, la maggior parte dei fumatori che intraprende un percorso di cessazione con le sigarette elettroniche, nel tempo smette definitivamente di fumare e svapare.  

 

 

Fabio Beatrice al Fuori Tg di Rai 3

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Al Fuori Tg di Rai 3 – condotto dalla giornalista Maria Rosaria De Medici – questa mattina è andata in onda una puntata speciale dedicata alle tasse sullo svapo.

In studio a dibattere sul tema il direttore di SigMagazine, Stefano Caliciuri, il direttore de Il Salvagente, Riccardo Quintili e uno dei membri del Comitato Scientifico della Lega Italiana Anti Fumo, il prof. Fabio Beatrice.

Proprio al professore, intervenuto per dare il suo parere scientifico, è stata fatta la prima domanda più rilevante sul tema: Fanno male o no le sigarette elettroniche?

Citando l’ultimo report del Public Health England, Beatrice ha ricordato al pubblico che secondo gli studi scientifici: “le sigarette elettroniche sono per il 95% meno nocive rispetto alla sigaretta convenzionale e questo proprio perché non prevedendo il processo di combustione, a differenza delle bionde, non sprigionano monossido di carbonio e fanno crollare la produzione di sostanze cancerogene”.

Un approccio positivo, come quello approvato in Inghilterra e diffuso in tutto il mondo, considera le elettroniche uno strumento efficace per la lotta al fumo e incentiva l’utilizzo da parte dei fumatori anche consigliando lo svapo in ambito medico.

“In Italia – come ha spiegato il direttore della struttura di otorinolaringoiatria all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino – muoiono 80 mila persone l’anno e solo una piccola parte viene nei centri antifumo. Di questi, circa la metà smette. E di tutti gli altri fumatori che si fa? Anche se un paziente non accetta una terapia, non si può abbandonare. L’approccio inglese è molto più pragmatico di quello italiano. Le istituzioni italiane dovrebbero capire che un paziente non si abbandona e il fumatore è un paziente che va sostenuto più a lungo e in un percorso virtuoso verso la conservazione della propria salute“.

L’elettronica avvicina i giovani al fumo?” – ha inoltre chiesto la giornalista.

“In realtà – ha risposto Beatrice – il problema riguarda la sperimentazione delle sigarette convenzionali che investe più di 7/8 milioni di giovani. Il punto sul quale le istituzioni dovrebbero soffermarsi non è la sperimentazione delle elettroniche ma il tipo di educazione alla salute che si promuove nelle scuole e nelle famiglie”.

PER RIVEDERE LA PUNTATA DI FUORI TG3, CLICCA QUI