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No Tobacco Day 2017 – Il “Policlinico – Vittorio Emanuele” si libera dal fumo

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Catania 30/05/2017 – Saranno presentate il prossimo Venerdì 9 Giugno alle ore 9 nell’Aula “Pero” del “Policlinico – Vittorio Emanuele” tutte le nuove iniziative “smoke free” avviate dal “Policlinico – Vittorio Emanuele” grazie alla collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo – LIAF, l’Università degli Studi di Catania ed il Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo (CPCT) dello stesso Policlinico. 

Più di duecento cartelli informativi stanno per essere posizionati in tutti i reparti della struttura e nelle aree “no smoking” indicate dal Ministero della Salute. I cartelli “Spegnimi”, dedicati alla nota campagna di comunicazione LIAF al quale si ispira il progetto “Policlinico Smoke Free”, indicano per ciascuna patologia il danno causato dal fumo e invitano a rivolgersi al Centro Antifumo etneo diretto dal prof. Riccardo Polosa.

“Liberare il Policlinico dal fumo – ha spiegato il direttore del A.O. Policlinico Vittorio Emanuele, Paolo Cantaro – è comunque un’impresa ardua che passa non solo dall’imposizione dei divieti ma anche da una corretta formazione ed informazione sui danni causati dal tabagismo. La campagna Policlinico libero dal fumo testimonia come la Nostra attenzione sia rivolta non solo verso la diagnosi e la cura ma verso azioni mirate di prevenzione che grazie all’adozione di stili di vita corretti portano al miglioramento della qualità della vita. Il nostro Centro Antifumo – ha aggiunto Cantaro – è un’eccellenza nel campo della ricerca di cure per le malattie fumo correlate e a dimostrarlo è tutta la letteratura scientifica in questo campo e l’enorme numero di pazienti che ogni anno contatta i nostri operatori”.

“Per questo – ha aggiunto la prof.ssa Margherita Ferrante, direttore U.O.C. Igiene Ospedaliera – abbiamo creato pannelli diversi per le aree esterne e per i singoli reparti dell’ospedale così da informare tutte le categorie di pazienti sui reali danni provocati da quella che viene considerata una vera e propria patologia, la dipendenza da fumo, causa di un grande numero di morti e malattie assolutamente evitabili con la prevenzione”.

Venerdì 9 Giugno, si terrà l’evento formativo dedicato a medici ed operatori sanitari sul tema della prevenzione e della disassuefazione da fumo, oltre che sull’uso dei nuovi strumenti alternativi a rischio ridotto che consentono di smettere di fumare. All’evento parteciperanno numerosi esponenti del panorama internazionale della ricerca contro il fumo, oltre che alcuni rappresentanti del Ministero della Salute e della Commissione Europea.

“Abbiamo avviato una serie di progetti di ricerca innovativi in ambito di tabagismo e vapagismo che vedranno la massiccia partecipazione di centinaia di fumatori – ha annunciato il direttore dell’U.O.C. di Medicina Interna e del CPCT, prof. Riccardo Polosa – per i quali è previsto un programma di assistenza e consulenza gratuita in tutto il percorso antifumo. Il fumo – ha concluso – è tra le peggiori piaghe al mondo e causa ogni anno più di settanta mila morti solo in Italia. Contrastarlo è dovere di tutti”.

No Tobacco Day 2017 – Venerdì 9 Giugno il convegno annuale di LIAF (9.2 ECM)

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Venerdì 9 Giugno alle ore 9.00 presso l’aula “Pero” del “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania, torna l’evento formativo della Lega Italiana Anti Fumo in collaborazione con il “Policlinico – Vittorio Emanuele” e l’Università degli Studi di Catania. 

Il convegno è aperto a studenti, operatori sanitari e soggetti interessati. L’ingresso è libero. Per richiedere i 9.2 crediti ECM è necessario iscriversi cliccando qui. 

Ad aprire i lavori, con l’inaugurazione delle nuove aree smoke free, ci saranno il direttore dell’Azienda Paolo Cantaro, il rettore dell’ateneo catanese Francesco Basile ed il presidente dell’Ordine dei Medici Massimo Buscema.

Un programma ricco di ospiti illustri che prevede due sessioni di lavoro.

  • La prima parte della giornata sarà interamente dedicata alla presentazione di un nuovo studio prospettico che analizza l’efficacia dell’utilizzo della sigaretta elettronica per smettere di fumare anche nel lungo periodo.

A coordinare i lavori ci sarà Riccardo Polosa. Modera la giornalista di Sky Francesca De Sanctis. Tra gli ospiti, il capo della segreteria tecnica del Ministero della Salute Nando Minnella, l’europarlamentare Giovanni La Via, gli scienziati Umberto Tirelli, Fabio Beatrice e Lamberto Manzoli ed il presidente dell’Unione Consumatori Sicilia Mario Girolamo Cardella. 

  • La seconda parte, invece, vedrà la presentazione di tutte le nuove iniziative antifumo appena attivate dal Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

Coordinerà i lavori Margherita Ferrante. Interverranno: il presidente LIAF Ezio Campagna, Pasquale Caponnetto, Giusy Vernaci, Maurilio Danzì, Massimo Caruso, Nando Rapisarda, Antonio Mistretta e Nino Rizzo. 

Primo giorno di TPD anche in Italia. Riccardo Polosa a Vapitaly fa il punto con Della Vedova

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21 Maggio 2017. Data importante per lo svapo italiano. È entrata a regime oggi la TPD – la Direttiva europea sui tabacchi – che interessa anche il mondo delle e-cig.

Un tema cui Vapitaly, la fiera internazionale alla quale ogni anno partecipa anche LIAF – Lega Italiana Anti Fumo, ha dedicato il convegno “Il mercato del Vaping tra barriere nazionali e opportunità europee”.

Al focus – condotto dal giornalista Stefano Caliciuri – hanno partecipato il sottosegretario per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova; il coordinatore del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle e-cig e direttore di LIAF (Lega Italiana Antifumo) prof. Riccardo Polosa ed il senatore del Partito democratico Gianpiero Dalla Zuanna.

“La nuova normativa – ha detto il sottosegretario Della Vedova – apre a un mercato europeo, il che pone almeno due questioni: lavorare affinché un settore emergente non venga penalizzato e impegnarsi perché le aziende possano operare in un mercato ampliato. Però, per confrontarsi e per spingere lo Stato a promuovere politiche fiscali non penalizzanti, il settore deve comunicare e fornire un proprio profilo chiaro: fatturati delle aziende e del comparto, numero di occupati, prospettive di crescita e investimenti in ricerca e sviluppo. Con questi dati alla mano, il legislatore può avere un quadro chiaro della realtà e decidere di conseguenza”.

Il senatore Dalla Zuanna ha ribadito l’importanza di coinvolgere e informare sul tema. “Manifestazioni come Vapitaly sono importanti – ha detto Dalla Zuanna – perché permettono di toccare con mano il fenomeno e il coinvolgimento da parte dei giovani. Per quanto riguarda la definizione dei dati del settore, invito il comparto a interloquire direttamente con l’Istat perché possano essere raccolti dati accreditati. Il dibattito in Parlamento sul tema è ancora all’inizio”.

Le novità introdotte dalla TPD, dal punto di vista medico-scientifico, contengono disposizioni positive per i vapers. “Per la sicurezza dei consumatori – ha spiegato Polosa – la TPD rappresenta per il mondo del vaping un’importante possibilità di crescita perché spinge, esattamente come altri settori industriali, ad esempio, quello alimentare o  farmaceutico, ad introdurre precisi controlli di qualità che incrementano gli standard e la sicurezza di chi svapa. Per i consumatori, sapere cosa si inala è un punto di partenza fondamentale”. Da un punto di vista medico-scientifico, il prossimo step sarà quello di analizzare il rischio assoluto determinato dall’uso delle e-cig, rispetto al rischio relativo al fumo da sigaretta. “Fino ad oggi – ha spiegato il prof. Polosa – gli studi si sono concentrati sugli effetti dell’uso delle e-cig su ex fumatori, target che rappresenta il 98% dei vapers. La tendenza dei nuovi consumatori, invece, è quella di svapare senza essere mai stati prima fumatori: su di loro andranno realizzati studi sul rischio assoluto da uso di e-cig. Tuttavia, i dati pubblicati due giorni fa da Ash (Action on Smoking and Health) su The Guardian, indicano come la metà dei 3 milioni di vapers inglesi ha abbandonato completamente la sigaretta, utilizzando le e-cig”.

Domani, ultima giornata di Vapitaly, è interamente dedicata al business con l’ingresso riservato ai soli operatori del settore e un importante incontro di approfondimento e formazione tecnico-normativa. Alle 14.15 è in programma il convegno “TPD ai raggi X: obblighi, scadenze, divieti, sanzioni”.

Giancarlo Antonio Ferro, il nuovo membro del Comitato Scientifico esperto di legislazione antitabacco

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Il prof. Giancarlo Antonio Ferro, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Catania, è il nuovo membro del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle sigarette elettroniche.

Prof. Giancarlo Antonio Ferro

 

Esperto di problematiche costituzionali e di diritto europeo legato alla protezione dei diritti umani e ad aspetti di umanizzazione della medicina intensiva, negli ultimi anni ha preso parte attiva al gruppo di ricerca “La sigaretta elettronica: aspetti clinici e prospettive di regolazione”, coordinato e diretto dal Prof. Riccardo Polosa presso l’Ateneo catanese e che vede il coinvolgimento di profili multidisciplinari da più parti del mondo.

In tale settore, segnaliamo alcune delle pubblicazioni scaturite da studi a cui il prof. Ferro ha preso parte come esperto di legislazione antitabacco e di regolamentazione di sigarette elettroniche e prodotti a basso rischio espositivo.

 

Saitta D, Chowdhury A, Ferro GA, Nalis FG, Polosa R. A Risk Assessment Matrix for Public Health Principles: The Case for E-Cigarettes. Int J Environ Res Public Health. 2017 Mar 31;14(4).

Ferro G.A. (2014). Note minime sulla regolamentazione della sigaretta elettronica in Italia: aspettando la pronuncia della Corte costituzionale. AMBIENTEDIRITTO.IT, p. 1-10.

Saitta D, Ferro GA, Polosa R. Achieving appropriate regulations for electronic cigarettes. Ther Adv Chronic Dis. 2014 Mar;5(2):50-61.

 

 

UK: Oltre il 50% degli svapatori ha messo da parte la sigaretta

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E’ ufficiale: nel Regno Unito, 1.5 milioni di utilizzatori di e-cig hanno smesso definitivamente di fumare.

E’ questo il risultato che emerge da un recente sondaggio che è stato diffuso in questi giorni dal noto quotidiano londinese “The Guardian“. Si tratta di una ricerca online condotta da YouGov su un campione rappresentativo di 12.969 adulti.

Il numero di utilizzatori di sigaretta elettronica si è quadruplicato negli ultimi cinque anni – dice il sondaggio voluto da Action on Smoking and Health (ASH) – e tutti i fumatori che hanno intrapreso questo nuovo percorso lo hanno fatto per diminuire o smettere definitivamente di fumare”.

Proprio in Inghilterra, peraltro, nel 2015 un importante documento del Ministero della Salute ha stimato che lo svapo è per il 95% meno dannoso rispetto al fumo di sigaretta convenzionale.

Oggi in Inghilterra sono 2,9 milioni gli svapatori. Un numero decisamente in aumento ed anche entusiasmante, frutto di azioni politiche volte al raggiungimento degli obiettivi di sanità pubblica ma basato anche sulle numerose evidenze scientifiche che oggi popolano l’intero panorama della ricerca internazionale.

Di questi quasi 1.5 milioni di svapatori – dichiara ASH – almeno la metà ha smesso definitivamente di fumare, mentre la rimanente metà ha ridotto drasticamente il numero di sigarette fumate”. 

Il risultato del sondaggio – ha commentato il prof. Riccardo Polosa – è straordinario per le ricadute di salute pubblica. Purtroppo, molti, troppi fumatori pronti a passare allo svapo in Inghilterra non hanno intrapreso ancora questa strada perché non bene informati sul reale rapporto rischio/beneficio di questi prodotti. Il sondaggio infatti – spiega Polosa – racconta anche di una fetta importante di popolazione di fumatori che crede che la sigaretta elettronica sia tanto dannosa quanto quella convenzionale. Questo, purtroppo, oltre ad essere dovuto ad aspetti psicologici/motivazionali ben noti (in molti infatti si aggrappano a queste false motivazioni perché non abbastanza motivati a smettere) è anche dovuto al fatto che i media anglosassoni hanno dato ampio spazio a bufale diffuse ad arte su fantomatici rischi delle e-cig, senza mai approfondire i risultati positivi raggiunti nel campo della ricerca applicata allo svapo. Se riuscissimo ad ottenere una giusta e corretta comunicazione anche da parte di tutti i media, potremmo riuscire a modificare l’abitudine di migliaia di tabagisti e salvare altrettante vite umane

Caponnetto a New York per parlare di fumo e psicopatologia

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L’attività del Centro Antifumo del A.O. “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania atterra negli Stati Uniti.

Il prof. Pasquale Caponnetto, infatti, è stato ospite della City University e della Cornell University di New York per parlare di smoking cessation e per presentare le novità raggiunte in questo campo grazie alle ricerche condotti nei laboratori dell’Università degli Studi di Catania.

Durante la sua trasferta americana, Caponnetto ha presentato agli studenti delle due prestigiose università della City una importante ricerca sulle relazioni che intercorrono tra fumo e psicopatologia e ha spiegato loro quali sono le opportunità date dall’utilizzo della sigaretta elettronica sopratutto nei soggetti affetti da schizofrenia.

E-cig, a Manchester una conferenza dell’industria indipendente

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Come stabilito dalla Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco (n.d.r. TPD), il 20 Maggio 2017 è l’ultima data utile per mettere a regime i prodotti da svapo già in commercio. E’ un passaggio fondamentale che segnerà un profondo cambiamento del settore nel Regno Unito come in tutto il resto della Comunità Europea. Se si vuole rimanere legalmente in questo business bisognerà conformarsi a tutta una serie di norme e divieti.

E’ stato questo il tema conduttore della conferenza che ha visto protagonista dei lavori il prof. Riccardo Polosa, Presidente della Conferenza inaugurale della IBVTA (Independent British Vape Trade Association) e che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del Parlamento britannico, di giornalisti, regolatori, esponenti delle autorità sanitarie ed esperti di salute pubblica di livello internazionale.

Tantissime le domande sul tavolo dei relatori e altrettanto tanti i temi su cui trovare proposte e soluzioni condivise: Come adattarsi alle norme e divieti imposti dalla TPD? Cosa succederà dopo il 20 Maggio? Ci sarà rigido controllo sulla normazione dei prodotti da svapo? Quali saranno le prossime azioni delle autorità sanitarie su questo tema? Stiamo andando verso la giusta standardizzazione dei prodotti in tutta Europa? Quale sarà l’impatto della Brexit sull’industria dello svapo?

Argomenti importanti affrontati da volti noti del panorama dell’industria indipendente anglosassone e delle autorità di salute pubblica inglese. Tra loro: Fraser Copper (Presidente IBVTA), Stephen Knight (Policy Manager), Beryl Keely (Responsabile notifiche dei prodotti da svago presso la MHRA), Kate Pike (Membro del gruppo di controllo sul tabacco del Dipartimento della Salute Inglese), Rémi Parola (Coordinatore del CEN/TC 437 – Tavolo Tecnico della Commissione Europea per gli Standard di qualità e sicurezza dei prodotti da svapo) e Liam Humberstone (Direttore Tecnico, Totally Wicked).

La Commissione Europea ha preso formalmente in esame alcune proposte per formulare una tassazione ad hoc per i prodotti da vapore elettronico. Il tema della tassazione dei prodotti del vapore elettronico è molto sentito. A spiegare meglio la situazione sono intervenuti Lord Callanan (Partito Conservatore), il consigliere John Leech (Partito Liberal-Democratico), Sarah Jakes (Segretario NNA UK) e il prof. Polosa (Università di Catania).

“Una tassazione eccessiva può avere ricadute negative sia in termine di sviluppo del business che di impatto per la salute pubblica” ha chiosato Polosa a termine del convegno.

Polosa in Canada per il diritto al vaping. Perchè?

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“Il diritto al vaping come diritto alla salute” è questo il tema dell’incontro con i media che ha visto protagonista il prof. Riccardo Polosa presso l’Hotel Chateau Laurier a Ottawa, in Canada.

Con lui, Gaston Ostiguy, Pneumologo presso il McGill University Health Centre del Montreal Chest Institute, Derek From, Avvocato della Canadian Constitution Foundation, e Kostantinos Farsalinos, cardiologo, dell’Onassis Cardiac Surgery Center in Grecia, oltre a essere uno dei membri del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulla sigaretta elettronica della LIAF.

I relatori dell’incontro hanno voluto applicare un approccio multidisciplinare per meglio definire gli interventi più adatti per il controllo dell’uso di tabacco e per la prevenzione delle malattie fumo-correlate recentemente definiti in una proposta di legge sulla normazione dei prodotti da tabacco e delle sigarette elettroniche in Canada (n.d.r. cosidetta “Bill S5”).

Sebbene la proposta sia mirata a proteggere i giovani dalla dipendenza da nicotina e tabacco e legalizzi l’uso della sigaretta elettronica come alternativa meno dannosa al fumo di sigaretta convenzionale, gli emendamenti presentati contengono delle forti contraddizioni che rischiano di minare l’efficacia del provvedimento in termini di migliorata salute pubblica. 

Per questo Ostiguy, From, Farsalinos e Polosa hanno discusso dei pro e contro presenti negli emendamenti presentati alla proposta di legge con la stampa e con una delegazione di membri del parlamento canadese.

In Canada, i problemi sul tappeto riguardano in primo luogo le avvertenze per la salute dei consumatori che rischiano di essere simili a quelle per il fumo tabacco, una poco chiara definizione degli standard di qualitá e sicurezza e soprattutto la impossibilitá di comunicare al pubblico e ai fumatori i benefici derivanti dall’uso delle sigarette elettroniche.

Se la proposta dovesse passare cosí come é stata emendata, si ravvedono gli estremi per una causa per incostituzionalitá che potrebbe paralizzare la progressione del disegno di legge.

“Questa proposta di legge é fatta male ed é figlia dell’ignoranza – ha dichiarato il prof. Polosa – perché, invece di sfruttare il vapagismo quale opportunitá per migliorare il profilo della salute pubblica, in Canada si rischia di peggiorarlo favorendo indirettamente lo status quo del tabagismo in quel Paese”

 

Dal 15 al 17 Giugno a Varsavia torna il GFN 2017

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Da Giovedì 15 a Sabato 17 Giugno a Varsavia torno il GFN 2017. Il Forum Globale della Nicotina infatti è ormai diventato un appuntamento annuale atteso ed importante per il settore delle politiche contro il fumo.

Le novità introdotte nell’ambito di questo evento internazionale sono tantissime e per questo centinaia di specialisti, scienziati, medici e operatori provenienti da tutto il mondo ogni anno affollano le sale della convention con interesse ed entusiasmo.

Il tema è sempre quello della nicotina e della sua minore pericolosità in ambito di salute pubblica. L’obiettivo è quello di ridurre i danni causati dalla combustione di tabacco utilizzando alternative e strumenti validi.

Anche per quest’anno al GFN di Varsavia è in programma l’intervento del prof. Riccardo Polosa.

Mario Malerba è il nuovo membro del Comitato Scientifico

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Il prof. Mario Malerba, docente di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara, è il nuovo membro del Comitato Scientifico Internazionale per la ricerca sulle sigarette elettroniche.

Prof. Mario Malerba

Da anni, Malerba svolge la sua attività clinica presso la Clinica Medica Universitaria di Brescia. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche e ricerche sugli aspetti biologici connessi al fumo di sigaretta con metodiche non invasive come la misurazione dell’ossido nitrico esalato delle vie aeree, la misurazione di biomarkers ossidativi ed infiammatori nell’espettorato indotto e nell’esalato condensato delle vie aeree nei soggetti fumatori asintomatici e nelle patologie ostruttive fumo correlate. Inoltre, nelle sue ricerche ha focalizzato l’attenzione sulle alterazioni precoci evidenziabili a livello respiratorio, collegate alla esposizione cronica al fumo di sigaretta.