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Roma – Polosa e Proietti consegnano lettera al Ministro Lorenzin

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Roma 21/09/2016 – Il prof. Riccardo Polosa e la prof.ssa Lidia Proietti si sono recati ieri mattina (a margine del seminario che ha visto protagonisti i membri del neo Comitato Scientifico per la Ricerca sulla sigaretta elettronica) presso il Ministero della Salute per consegnare la lettera indirizzata al Ministro Beatrice Lorenzin e firmata da tutti i membri del Comitato: Umberto Veronesi (IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano), Umberto Tirelli (Istituto Nazionale Tumori di Aviano), Riccardo Polosa (Università degli Studi di Catania), Fabio Beatrice (Società Italiana di Tabaccologia), Carlo Cipolla (IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano), Jacques Le Houezec (Consulente di Sanità Pubblica a Rennes – Francia), Pasquale Caponnetto (Lega Italiana Anti Fumo), David Nutt (Imperial College di Londra), Mike Siegel (Boston University School of Public Health), Sally Satel (American Enterprise Institute), Kostantinos Farsalinos (Università di Patras) e Marcus Munafo (Università di Bristol).

La lettera, una delle principali azioni che il Comitato si era prefissato alla sua nascita che risale allo scorso luglio per iniziativa della LIAF – Lega Italiana Antifumo, è stata annunciata durante il seminario di divulgazione scientifica che ha avuto luogo oggi a Roma e a cui hanno preso parte, personalmente e in collegamento dalle proprie sedi estere, i membri del Comitato Scientifico coordinato dal Prof. Riccardo Polosa, la stampa specializzata a e alcuni rappresentanti dell’Intergruppo Parlamentare “Sigaretta Elettronica”.

Il Comitato Scientifico si rivolge al Ministro “in merito alle conseguenze non intenzionali che potrebbero derivare da future azioni legislative le quali limiterebbero il potenziale di salute pubblica di tali valide alternative alle sigarette convenzionali” affermando che “sono necessari approcci efficaci per contrastare rapidamente il tabagismo e ridurre il consumo di sigarette di tabacco. È giunta l’ora per le politiche di controllo del tabacco di andare oltre i soliti metodi di sensibilizzazione, prevenzione e cessazione totale del consumo di nicotina, per approcciarsi a un nuovo concetto di riduzione del danno del tabacco che dovrebbe essere seriamente preso in considerazione dalla comunità scientifica e dalle istituzioni. Soprattutto adesso che siamo prossimi ai negoziati della settima sessione della Conferenza delle Parti (COP7) organizzata dall’OMS, che si terrà a novembre a New Delhi, e in cui i rappresentanti di tutti i paesi del mondo si incontreranno per definire e rafforzare la battaglia globale contro le devastanti conseguenze causate dall’uso del tabacco”.

Le motivazioni che hanno spinto gli scienziati membri del Comitato a unirsi e a firmare questa lettera indirizzata al Ministro della Salute, sono stati anche l’argomento del seminario odierno: in primo luogo la riduzione del danno provocato dal tabacco come “parte della soluzione, non parte del problema: se le autorità preposte a definire le norme per la regolamentazione dei prodotti del tabacco continueranno ad applicare le stesse norme del tabacco alle e-cig e, contestualmente, considerare i prodotti contenenti nicotina a basso rischio come parte del problema, ridurranno il potenziale enorme di tali alternative” affermano gli scienziati. In secondo luogo la necessità di basare le politiche di controllo del tabacco e delle sigarette elettroniche, che non contengono tabacco, sulle evidenze scientifiche e di proporzionarle al rischio reale dei prodotti, così da sfruttare le potenzialità e le opportunità per la salute pubblica. “Non è un caso” si sottolinea nella lettera del Comitato Scientifico “che uno studio pubblicato nella rivista European Addiction Research ha dimostrato che le sigarette di tabacco sono molto più pericolose e che le elettroniche risultano per il 95% molto più sicure rispetto alle prime”.

Terzo, “le autorità di regolamentazione che sostengono misure basate sul solo principio di precauzione, potrebbero avere l’effetto indesiderato di implementare il consumo di sigarette convenzionali. Misure eccessivamente restrittive sulle e-cig possono proteggere le sigarette convenzionali dalla concorrenza di altri prodotti meno dannosi”.

Infine, “il problema legato al fumo è una delle sfide più importanti che i Governi di tutto il mondo si trovano ad affrontare. Serve” secondo il Comitato “un cambiamento rivoluzionario e lungimirante, che possa partire anche dalle numerose esperienze virtuose di altri Paesi d’Europa come il Regno Unito dove il Royal College of Physicians (RCP) di Londra ha dichiarato che le sigarette elettroniche non costituiscono una porta d’accesso al fumo per i non fumatori, perché l’uso della elettronica è limitato quasi esclusivamente a coloro che utilizzano, o hanno utilizzato, tabacco”.

Il Comitato Scientifico per la Ricerca sulla Sigaretta Elettronica in ambito di salute pubblica ha risposto oggi alle domande della stampa intervenuta e continuerà il proprio impegno nello studio e nella divulgazione scientifica sui principali aspetti sanitari e di impatto per la salute pubblica e per la lotta contro il fumo, che provoca ancora circa 700.000 morti l’anno in Europa.

 

Scarica la lettera in formato PDF

#savethedate: Martedì 20 Settembre a Roma il primo seminario del Comitato Scientifico LIAF

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locandina-programma

 

Per informazioni o accrediti: Ufficio Stampa LIAF

Valeria Nicolosi – tel. 095/3781581 oppure email: [email protected]

Praga: le e-cig utili per combattere la voglia irrefrenabile di fumare

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Presentato a Praga lo studio dell’Università degli Studi di Catania sugli effetti positivi della sigaretta elettronica per contrastare la voglia forte ed irrefrenabile di fumare la sigaretta convenzionale (il meglio noto effetto “craving”).

Si è tenuto, infatti, la scorsa settimana, dall’8 al 10 Settembre, a Praga il Congresso annuale della SRNT Society for Research on Nicotine and Tobacco Europe Chapter che riunisce esperti di tutto il mondo per conoscere ed implementare la ricerca e le politiche di controllo sul tabacco.

Tema centrale per l’edizione del 2016 del Congresso europeo sono state appunto “le evidenze scientifiche di qualità” e la ricerca del modo migliore per rendere “pratiche” e “applicate”.

A rappresentare l’ateneo catanese c’è stato uno dei ricercatori più noti della Lega Italiana Anti Fumo, il prof. Pasquale Caponnetto, che ha illustrato alla platea di scienziati provenienti da tutto il mondo i risultati di uno degli ultimi studi condotti all’interno del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, da lui stesso coordinato.

Prof. Pasquale Caponnetto – Università degli Studi di Catania

“Il desiderio è un elemento centrale della dipendenza da tabacco – ha spiegato Caponnetto – e i sintomi di astinenza da nicotina sono noti per essere uno dei motivi più importanti che portano il fumatore a tornare alla bionda. Combattere questi sintomi è uno dei passi più significati da compiere per la ricerca di cure alternative ed efficaci al tabagismo”.

Nello studio condotto dai ricercatori catanesi, sono stati reclutati circa 300 pazienti fumatori che hanno iniziato a smettere di fumare grazie all’utilizzo di sigaretta elettronica.

Nell’arco di 12 settimane, questo il tempo di valutazione del campione, l’uso dell’elettronica contenente nicotina ha ridotto significativamente l’intensità del desiderio di fumare, alleviando i sintomi da craving tipici dei pazienti che stanno cercando di smettere. 

 

Realtà virtuale per smettere di fumare: ecco la prima tesi a supporto del metodo

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E’ stata discussa ieri nell’Università degli Studi di Catania la prima tesi di laurea italiana sulla realtà virtuale al servizio della salute e sulle le nuove strategie motivazionali nel trattamento della tobacco addiction

Nei giorni in cui dilaga la mania del gioco virtuale che ti consente di trovare i “pokemon” in giro per il mondo, la ricerca scientifica dimostra che la realtà virtuale può consentire a migliaia di persone di trovare un percorso semplice e probabilmente efficace per la cura di diverse patologie, e nello specifico anche per il trattamento del tabagismo.

Portando avanti il progetto sulla realtà virtuale utilizzata per far smettere di fumare (convegno annuale di LIAF 2015 insieme ai coordinatori della start-up catanese Behaviour Labs), il neo dottore in scienze riabilitative delle professioni sanitarie Giovanni Ferraro ha concluso uno studio pilota dimostrando che: “la realtà  virtuale rappresenterà, per chi ha bisogno di cure medico-sanitarie, il completamento naturale e necessario dell’iter terapeutico per il raggiungimento della guarigione”. 

Sottoponendo un campione di fumatori alla visione di 3 stimoli ovvero un nuovo pachetto di sigarette con immagine shock,  un video antifumo e la realtà virtuale con immersione nei danni potenzialmente provocati dal fumo, il gruppo di lavoro ha riscontrato un aumento significativo della motivazione a smettere di fumare su tutti i soggetti sottoposti alle prove ma in particolare quando veniva utilizzato lo stimolo virtuale si è osservato il massimo livello motivazionale a smettere di fumare.
Sappiamo che la determinazion e l’elemento motivazionale sono i primi ed i più importanti passi da compiere per combattere il tabagismo. Lavorare sulla motivazione dei soggetti non motivati, come i giovani tipicamente non interessati a smettere ma interessati alle nuove tecnologie come la realtà virtuale, potrebbe essere un nuovo punto di partenza per la svolta decisiva nella battaglia contro il fumo” – ha dichiarato il Prof. Pasquale Caponnetto, docente di psicologia clinica e generale e relatore della tesi, che nel concludere ha espresso il proprio ringraziamento alla Dr.ssa Marilena Maglia, del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’AOU “Policlinico Vittorio Emanuele e ricercatore LIAF, al Dr Daniele Lombardo CEO di Behaviours Labs ed al Prof Riccardo Polosa, Direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo e Direttore Scientico LIAF per aver supportato questo stimolante lavoro di ricerca.

I vantaggi e le opportunità delle nuove tecnologie possono garantire sviluppi prima impensabili nel trattamento di alcune patologie. La realtà virtuale può essere usata nel trattamento dell?autismo, nella gestione del dolore, nella terapia d?esposizione e si spera in molte altre patologie ancora in osservazione ma intanto il lavoro di LIAF, Behaviour Labs e Centro Antifumo del Policlinico di Catania continua con l?obiettivo di rendere il nuovo software che motiva realisticamente i fumatori non motivati a smettere di fumare.

 

La tesi di laurea sulla realtà virtuale per smettere di fumare Diapositiva4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nuovo studio e-cig: per il futuro, 21% di morti in meno

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Secondo uno studio pubblicato sulla nota rivista scientifica Nicotine & Tobacco Research le elettroniche potrebbero portare ad un calo del 21% delle morti per malattie fumo correlate in tutti i giovani che sono nati dopo il 1997.

Si tratta della previsione, del tutto realistica e fondata su modelli matematici, della svolta epocale alla quale stiamo andando incontro – ha detto il responsabile scientifico di LIAF, Riccardo Polosa – perché passare al vapagismo per abbandonare il tabagismo può salvare milioni di vite da tutte le malattie alle quali il fumo può portare”.

La ricerca, finanziata dal National Institute on Drug Abuse, dal National Cancer Institute e dal Cancer Intervention and Surveillance Modeling Network degli USA, ha dimostrato ancora una volta che la diffusione delle sigarette elettroniche può avere risvolti positivi e può rappresentare una svolta rivoluzionaria per la salute pubblica mondiale.

A differenza degli altri studi condotti in questo ultimo anno sul rischio che i giovani possano utilizzare le e-cig come porta d’ingresso al fumo, gli scienziati americani – tra cui anche il noto David Abrams, co-autore dello studio e Amministratore Delegato del Schroeder Institute of Tobacco Research and Policy Studies al Truth Initiative – hanno messo insieme modelli di consumo differenti provenienti  da dati nazionali,  dunque molto più rappresentativi proprio per la grandezza e la eterogeneità del campione utilizzato.

“Mentre i dati non sono ancora chiari come vorremmo, il fatto di presentare il quadro a livello nazionale è un buon inizio” – ha detto Abrams.

La ricerca inoltre distingue tra svapatori che non hanno mai fumato e svapatori che invece lo hanno fatto. E valutando i dati provenienti da tutte e due le categorie è facile intuire come “i benefici abbiano superato i danni”.

 

Nasce il Comitato Scientifico in sostegno delle sigarette elettroniche in ambito di salute pubblica

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Uniti nel sostenere la diffusione delle sigarette elettroniche come prodotto meno nocivo per la salute pubblica, i più autorevoli scienziati italiani e internazionali, coordinati dal Prof Riccardo Polosa, si impegnano per la ricerca e per una corretta informazione basata sulle evidenze scientifiche.

Promosso dalla Lega Italiana Anti Fumo (LIAF) e dal Professor Riccardo Polosa dell’Università degli Studi di Catania, viene ufficializzato oggi il gruppo di illustri scienziati che hanno aderito a questa iniziativa per contribuire ulteriormente nella lotta al tabagismo. Un progetto che nasce per rafforzare un impegno ormai diffuso, a livello nazionale e internazionale, di singoli scienziati, atenei, centri di ricerca, ma anche di enti e istituzioni governative, come sta avvenendo in Gran Bretagna, dove il Public Health England ha ormai più volte ribadito il proprio appoggio alla diffusione della sigaretta elettronica nella lotta al fumo.

Al neonato Comitato Scientifico, voluto fortemente dal compianto e amatissimo prof. Umberto Veronesi, in sostegno della sigaretta elettronica hanno già aderito 12 autorevoli medici e scienziati, alcuni dei quali già firmatari nel 2014 della lettera rivolta all’OMS affinché riconsiderasse la propria posizione sulle sigarette elettroniche: Umberto Tirelli dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, Fabio Beatrice della Società Italiana di Tabaccologia, Carlo Cipolla dello IEO (Istituto Europeo di Oncologia di Milano), David Nutt dell’Imperial College di Londra, Mike Siegel della Boston University School of Public Health, Sally Satel dell’American Enterprise Institute, Kostantinos Farsalinos dell’Università di Patras, Jacques Le Houezec Consulente di Sanità Pubblica a Rennes, Marcus Munafo dell’Università di Bristol e Pasquale Caponnetto della Lega Italiana Anti Fumo.

Vedi qui i profili di tutti i membri

“Ciascuno dei membri di questo nuovo Comitato sostiene da tempo, attraverso il proprio lavoro e la ricerca, che le sigarette elettroniche sono uno strumento da tenere in alta considerazione nella ormai ventennale lotta al fumo, nonostante sia stato spesso ostacolato dalla divulgazione di notizie, a volte anche poco realistiche, su presunti svantaggi per la salute pubblica”. Queste le parole del coordinatore, il Professor Polosa, nel presentare l’iniziativa.

“Oggi le professionalità, l’esperienza e le specializzazioni di ciascuno di noi si uniscono, con l’obiettivo di diffondere e commentare le più recenti evidenze scientifiche sulla ricerca applicata alla sigaretta elettronica e ponendosi come riferimento autorevole e critico nel contesto mediatico e scientifico italiano” spiega Polosa. “Ci impegneremo dunque nel promuovere incontri di informazione scientifica, iniziative e, soprattutto, a soddisfare la forte richiesta, che giunge da più parti, di proseguire nella ricerca, necessaria anche alle istituzioni per impostare una regolamentazione di questi prodotti basata esclusivamente sulle evidenze scientifiche”.

“I benefici offerti dalle sigarette elettroniche nella lotta al tabagismo negli ultimi cinque anni – conclude Polosa – lasciano ben sperare che la loro diffusione possa ridurre la principale causa di morte nel mondo. Ne siamo convinti e crediamo sia giusto e responsabile che la scienza si metta al servizio della collettività con iniziative come questa”.

Polosa sulla nuova dichiarazione di PHE: “Bisogna comunicare le evidenze scientifiche”

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Il prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico della LIAF e scienziato più autorevole al mondo nel campo della ricerca applicata sulla sigaretta elettronica, commenta oggi la dichiarazione congiunta di Public Health England e delle altre organizzazioni di sanità pubblica del Regno Unito sul numero di fumatori e svapatori e sulle nuove politiche di controllo del tabacco.
Nel Regno Unito si continua a registrare una continua e progressiva riduzione del numero di tabagisti a fronte di un corrispondente aumento del numero di vapagisti – ha detto Polosa – sulla scia di questo grande successo per la salute pubblica del paese del Brexit, torna a farsi sentire la più importante autorità governativa per la sanità anglosassone. Public Health England (PHE) ribadisce con forza la sua posizione sulla straordinaria opportunità che le sigarette elettroniche possono rappresentare per milioni di fumatori che si vogliono affrancare dal fumo di sigaretta una volta per tutte. Il vapore elettronico è 20-25 volte meno dannoso del fumo di tabacco, con un rischio residuo che è destinato a ridursi ulteriormente per via dell’innovazione tecnologica e dell’introduzione di specifici standard di qualità e sicurezza. L’autorità sanitaria inglese, inoltre – ha aggiunto lo scienziato catanese – esorta a comunicare queste evidenze con chiarezza e senza indugi al fine di incoraggiare quanti più fumatori ad abbracciare il vapagismo quale porta di uscita dal tabagismo, ma pone l ‘accento sulla importanza di continuare un monitoraggio attento del numero di fumatori e svapatori e di delineare con metodologie scientificamente comprovate eventuali danni a organi e sistemi del corpo umano nel lungo termine“.

GFN 2016: E-cig riducono la prevalenza di malattie cardiovascolari

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phoca_thumb_l_42-IMG_2487“Passare alla sigaretta elettronica è sicuramente il modo migliore per ridurre il danno legato alle malattie fumo correlate. Anche se ci vorrà ancora qualche anno per avere risultati precisi in termini di minori malattie i risultati ci sono già. Guardiamo la Svezia ad esempio, li da 50 anni si mastica lo snus (il tabacco masticabile) e la prevalenza di malattie cardiovascolari è tra le più basse d’Europa”.  Sono le parole del prof. Riccardo Polosa che il 17 e 18 Giugno è intervenuto a Varsavia come uno dei relatori più importanti del Forum Globale sulla Nicotina.

Come ogni anno, ormai, numerosi esponenti del panorama scientifico ed anche politico internazionale si riuniscono in questa occasione per parlare di lotta al fumo e dei possibili risvolti per il futuro della nicotina a livello mondiale. 350 i partecipanti per l’edizione 2016. Nuova Zelanda, Australia, Canada, Stati Uniti, Russia, Kazakhstan, Tunisia, Libano, India e Corea Sud sono solo alcuni dei 55 Paesi coinvolti. È evidente che le posizioni sono ancora diverse e centralizzate sugli effetti negativi ma il tentativo riuscito del GFN 2016 è stato proprio quello di presentare ed affrontare, con un approccio trasparente e diretto, tutte le prove scientifiche a sostegno delle diverse tesi.

L’importante risultato raggiunto è stato far incontrare tutte le parti interessate nell’ambito di dibattiti aperti e onesti su una vasta gamma di argomenti. Politica, scienza e cultura si sono uniti insieme per affrontare una delle piaghe del secolo. 

Tra i relatori, anche il prof. Kostantinos Farsalinos, dell’Onassis Cardiology Center di Atene, che ha presentato i risultati di uno degli ultimi studi condotti insieme ai ricercatori della Lega Italiana Antifumo: “Abbiamo dimostrato che negli svapatori la pressione arteriosa si abbassa e l’effetto dura per un anno” – ha detto. Pubblicato nella rivista medico-scientifica “Internal and Emergency Medicine”, infatti, lo studio ha provato che smettere o ridurre il consumo di sigarette di tabacco con l’uso di sigarette elettroniche ha effetti benefici sul sistema cardiovascolare, in particolare riducendo la pressione arteriosa nei soggetti con pressione elevata.

 

Il video dell’intervento del prof. Riccardo Polosa

Di seguito anche l’intervista ad uno dei nostri ricercatori: il dr. Christopher Russell 

 

 

CEN/TC 437: Entro il 2017 termini e definizioni per la standardizzazione delle e-cig

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Si è tenuto a Varsavia, la scorsa settimana, il terzo meeting del tavolo tecnico CEN/TC 437 “Electronic cigarettes and e-liquids” istituito nell’ambito del Comitato Europeo di Normazione che ha il compito di sviluppare standard tecnici di qualità e sicurezza per la commercializzazione di prodotti da svapo in Europa in accordo con la Direttiva 2014/40/EU.

Come riferito dal prof. Riccardo Polosa, Presidente del gruppo di lavoro cui fanno parte oltre cinquanta esperti europei e Capo della delegazione Italiana, nell’ambito della terza riunione plenaria del CN/TC 437 a Varsavia sono stati approvati i workplan dei quattro gruppi di lavoro e stabilite le scadenze per i prossimi obiettivi da raggiungere.

Percepisco una grande voglia da parte dei partecipanti di accelerare sulla definizione degli standard nonostante la complessità del lavoro che ci aspetta, il WG1 (che è il gruppo di lavoro che si occupa di approvare termini e definizioni utili per la standardizzazione del prodotto) dovrebbe portare a compimento il suo progetto entro i primi mesi del 2017”  – ha aggiunto Polosa.

Il prossimo appuntamento del WG4, il gruppo di lavoro dedicato allo sviluppo di requisiti e test per le emissioni provenienti dalle sigarette elettroniche guidato dallo scienziato catanese, si terrà ad Ottobre proprio a Catania, la sede istituzionale della Lega Italiana Anti Fumo. Ed in attesa di questo incontro, i partecipanti dovranno impegnarsi a presentare le proprie proposte ed i suggerimenti sulla base delle priorità indicate a Varsavia, ovvero quelle di stabilire le condizioni e i parametri degli strumenti necessari per generare le emissioni e le modalità per misurare la quantità e la qualità delle emissioni.

Infine, proprio su proposta di Polosa, a Marzo 2017 l’Italia ospiterà il prossimo ed importante incontro in plenaria del CEN/TC 437. La sede indicata sarà la splendida Firenze.

Mercoledì 1 Giugno 2016 – LIAF, Policlinico e SkyScanner insieme per un ospedale libero dal fumo

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Il 31 Maggio 2016, come ogni anno, in tutto il mondo si è celebrata la Giornata mondiale contro il fumo promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia, il Ministero della Salute ha di recente approvato una normativa contro il fumo che cambierà probabilmente per sempre le abitudini dei fumatori italiani e che consentirà a tantissimi bambini di ottenere l’applicabilità del diritto (non scritto) di non respirare fumo passivo.

Come ogni anno, anche per il 2016, la LIAF -Lega Italiana Anti Fumo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, ha organizzato il convegno regionale contro il tabagismo che si è tenuto nell’Aula Magna del Policlinico di Catani Mercoledì 1 Giugno 2016. 

Attenzione speciale per questa edizione è stata rivolta al Decreto Lgs. n. 6 del 12 gennaio 2016, voluto dal Ministro Beatrice Lorenzin, che introduce particolari divieti per combattere il fumo anche nelle struttura ospedaliere.

A tal proposito, i promotori del convegno hanno presentato il progetto formativo “Policlinico Smoke free” inserito tra le attività dell’U.O Promozione ed Educazione alla Salute del Policlinico di Catania, già approvato dagli uffici dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.

In occasione del convegno, sono stati inoltre presentati i risultati di una ricerca svolta da LIAF e Skyscanner.it, noto motore di ricerca viaggi, per mostrare come la rinuncia alle sigarette possa trasformarsi, mese dopo mese, nell’equivalente di un biglietto aereo per le destinazioni più ricercate per l’estate dai viaggiatori italiani

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Programma scientifico del Convegno

“Nuova normativa antifumo. Le risorse in Azienda e lo sviluppo delle attività”
Mercoledì 1 Giugno 2016 dalle ore 9.00 alle ore 14
Aula Magna del Policlinico Vittorio Emanuele – Catania

Saluti del Direttore Generale del Policlinico di Catania, dott. Salvatore Cantaro

Saluti dell’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, on. Baldassare Gucciardi

 Dott. Maurilio Danzì – Il team di lavoro del progetto “Policlinico Smoke Free”

 Prof. Riccardo Polosa, coordinatore del progetto – Il piano di monitoraggio e le consulenze scientifiche per far smettere di fumare

Prof. Pasquale Caponnetto – Le tecniche di smoking cessation e il punto di vista dello psicologo

Prof.ssa Margherita Ferrante – L’inquinamento ambientale da fumo negli ambienti ospedalieri

Dott.ssa Marilena Maglia – L’attività del Centro per la Cura e Prevenzione al Tabagismo del Policlinico di Catania

Dott. Davide Campagna – Le tecniche di smoking cessation e le soluzione per la medicina interna

Dott.ssa Lia Emma – Fumo e asma. Quali soluzioni alternative dalla scienza?

Prof. Enrico Mondati – Fumo e diabete, un connubio malsano. Come combatterlo?

Dott. Domenico Sambataro – Fumo e malattie reumatiche.

Dott. Massimo Caruso – Fumo e alimentazione

Dott.ssa Valeria Nicolosi – Comunicazione “no smoking”. La collaborazione con “SkyScanner”

Prof.ssa Lidia Proietti, presidente LIAF – La tutela dei dipendenti pubblici dal fumo

Conclude: Prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico LIAF