L’intervento del prof. Riccardo Polosa all’FDA statunitense per una migliore regolamentazione delle e-cig
Polosa invitato all’FDA per parlare di sigarette elettroniche nel mondo
Il prof. Riccardo Polosa, docente dell’Università degli studi di Catania, è l’unico ricercatore europeo ad essere stato invitato a un incontro promosso dall’FDA – U.S. Food and Drug Administration, l’organizzazione governativa americana che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
Si terrà nei giorni 10 e 11 Dicembre al White Oak Conference Centre di Silver Spring (nei pressi di Washington DC, USA), il workshop dedicato alle politiche di salute pubblica riguardanti il tabagismo ed il vapagismo. Un appuntamento di respiro internazionale al quale parteciperanno scienziati, specialisti, esperti di salute pubblica e di politiche sanitarie da tutto il mondo. Questa delegazione internazionale dovrà assistere i rappresentanti istituzionali e i soggetti interessati ad inquadrare correttamente il fenomeno delle sigarette elettroniche indicando gli standard di qualità e sicurezza più appropriati per questa tipologia di prodotti e le strategie più corrette per monitorare i loro effetti sulla salute del singolo e delle popolazioni. Le decisioni dell’FDA per la futura regolamentazione delle sigarette elettroniche all’interno di una politica di riduzione del danno fumo correlato saranno basate sulle informazioni che verranno scambiate nei giorni 10 e 11 Dicembre al White Oak Conference Centre.
Il focus della prima giornata di lavori sarà la sicurezza legata alle caratteristiche delle e-cig (in particolare ai materiali e al design dei dispositivi, ai solventi e agli ingredienti utilizzati per i liquidi, e alle valutazioni in ambito tossicologico per gli aerosol), la valutazione del rischio legato al packaging, e l’impatto ambientale derivante dall’uso e scarto di e-cig e liquidi. La seconda giornata di lavori affronterà il tema degli effetti dell’e-cig sulla salute del singolo e della collettività.
Ogni anno nel mondo milioni di persone muoiono a causa del fumo. Da anni la ricerca si batte per sconfiggere questo flagello e l’Università degli studi di Catania si è distinta per le scoperte e gli studi effettuati sul campo. Ricordiamo che proprio di recente lo stesso prof. Riccardo Polosa è stato ribattezzato da un noto studio americano come “l’autore più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata sulla sigaretta elettronica”.
La squadra dei ricercatori dell’Ateneo capitanata dallo stesso docente ha raggiunto, infatti, risultati eccellenti che sono stati oggetto di pubblicazioni scientifiche diffuse in tutto il mondo. Il primo studio del gruppo di ricerca catanese pubblicato nell’Ottobre del 2011 è stato visionato da quasi 100.000 lettori.
“Sono onorato di rappresentare l’Europa ad un appuntamento così importante – ha dichiarato Polosa – Sarà di certo occasione per presentare i risultati dell’attività svolta nel nostro Ateneo e per raccontare le esperienze positive dei pazienti del nostro Centro Antifumo. Lavoriamo da anni in questo campo ed i nostri risultati dimostrano scientificamente che la sigaretta elettronica ha un potenziale enorme in termini di salute pubblica” – ha aggiunto.
“La chiamata alle armi dell’FDA fa ben sperare – ha commentato Lidia Proietti, già docente dell’Ateneo e Presidente della Lega Italiana AntiFumo – Ci auguriamo che la loro condotta possa essere da esempio per una programmazione partecipata della regolamentazione sui prodotti da tabacco anche qui, dall’altra parte dell’Oceano.”
Come affermano dal’FDA : “L’organizzazione è a conoscenza del recente aumento significativo dell’uso di sigarette elettroniche nel mondo” ed è per questo che diventa importante capire e ricevere informazioni utili a garantire una regolamentazione equilibrata ed efficace: “C’è molto da imparare su questi prodotti relativamente nuovi” – scrivono.
Lo scopo dell’incontro, che è solo il primo di una serie di seminari già pianificati, è quello di raccogliere informazioni scientifiche e stimolare la discussione tra gli operatori del settore, cosi da poter fotografare in maniera chiara ed efficace l’attuale diffusione delle sigarette elettroniche nel mondo ed i possibili risvolti per la salute pubblica mondiale.
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Un appuntamento importante che ha visto riuniti numerosi esperti di tabagismo di tutto il mondo. Al centro del dibattito i danni causati dal fumo e le possibili alternative per cercare di combattere questa piaga. I morti per malattie fumo correlate sono – come abbiamo spesso ricordato – milioni nel mondo. Per Polosa – che è anche direttore scientifico di LIAF: “La sigaretta elettronica è una valida ed efficace alternativa per smettere di fumare definitivamente, per passare – come sostiene – dal tabagismo al vapagismo”.
Per il prof. Robert West – docente di Psicologia della Salute e direttore degli studi sul tabacco presso il Centro di Ricerca sul Cancro del Regno Unito: “Mentre aumenta nel mondo il numero di svapatori che continuano ad essere anche fumatori (che utilizzano cioè sia la sigaretta elettronica che quella convenzionale), aumenta anche il numero di fumatori che decide di passare definitivamente a quella elettronica smettendo completamente di fumare”.
West ha esposto i dati provenienti dal suo modello di studio “Smoking Toolkit Study” che si occupa di monitorare mensilmente l’uso della sigaretta elettronica in Gran Bretagna. Se da un lato i dati dimostrano una prevalenza di soggetti dual users (che svapano e fumano), dall’altro si riscontra un aumento del numero di single users che smettono di fumare definitivamente.
Da segnalare anche l’intervento di Louise Ross, responsabile dello Stop Smoking Service di Leicester, che ha condiviso la sua esperienza presso un Centro Antifumo britannico esponendo al pubblico i feedback positivi ricevuti dai fumatori ai quali veniva proposta la sigaretta elettronica come metodo per uscire dal tabagismo,
Le analisi degli scienziati sono state per la maggior parte un rafforzativo della tesi sostenuta nelprimo studio al mondo sulle sigarette elettroniche di seconda generazione, condotto proprio da LIAF e dai medici del Centro per la Cura e la Prevenzione del Tabagismo del “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania. “Sei mesi di uso regolare con e-cig di seconda generazione hanno reso possibile una riduzione del consumo di tabacco di almeno la metà in un buon 30% dei partecipanti – ha spiegato Polosa durante la presentazione dello studio – passando da una media di 25 a 6 sigarette al giorno”.
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TRE GIORNI IN STREAMING CON IL VAPE SHOP STUDY
Il VAPE SHOP STUDY ha visto già la partecipazione di decine di Promotori di Salute nell’ambito del primo incontro di presentazione tenutosi presso l’Hotel Ibis di Milano lo scorso 10 Maggio 2015. Molti dei negozianti che hanno aderito, stanno già accompagnando i loro nuovi clienti in un percorso di uscita dal tabagismo con l’utilizzo della sigaretta elettronica come metodo alternativo per smettere di fumare. La partecipazione allo studio, infatti, consente di offrire ai propri clienti la partecipazione ad un percorso di smoking cessation, attraverso un preciso calendario di incontri personalizzati presso i negozi aderenti al programma che prevedono un monitoraggio attento e specifico dell’abitudine tabagica.
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