Donal Trump fa dietro front sul divieto di vendita di e-cig aromatizzate. A riportare la notizia è lo stesso New York Times che ieri ha titolato: “Trump Retreats From Flavor Ban for E-Cigarettes“.
Nonostante la proposta di divieto di settembre, che sembrava ormai certa, ieri, su proposta dei suoi consiglieri, Trump è tornato indietro su questa scelta.
“Dobbiamo tutelare i nostri figli”, aveva dichiarato a settembre, supportato anche dalla first lady, Melania Trump. Ma ieri, due mesi dopo la proposta, sotto la pressione dei suoi consiglieri e dei suoi lobbisti, Trump avrebbe deciso di non imporre il divieto temendo la perdita di posti di lavoro e la rabbia degli amanti delle e-cigs. Due fattori che avrebbero potuto tradursi in meno voti e quindi nel mettere a rischio le sue chance di rielezione.
Persino un divieto annacquato di sigarette elettroniche aromatizzate che esentava il mentolo, che era ampiamente previsto, sembra essere stato accantonato, per ora.
A spaventare il presidente sarebbe stata, secondo indiscrezioni, la campagna avviata online a sostegno delle sigarette elettroniche, senza le quali i fumatori sarebbero tornati alle sigarette convenzionali, migliaia di negozi sarebbero stati chiusi e di conseguenza migliaia di posti di lavoro persi.
“Gli Stati Uniti hanno sempre dato lezione di impegno civile – ha spiegato il prof. Riccardo Polosa – la forza comunicativa della spinta che parte dal basso ed il grande senso civico della società americana, impegnata sempre sulle battaglie di ordine sociale e democratico, anche questa volta ha cambiato la rotta di una pessima strada. Il VapingGate sta facendo ritornare migliaia di ex fumatori al tabagismo. Compito di un buon governo è quello di tutelare e preservare la salute dei propri cittadini assicurando libero accesso a tutte gli strumenti in grado di ridurre il danno“.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.