Oggi però, il Ministro della sanità Neil O’Brien ha alzato ancora l’asticella: per raggiungere l’obiettivo di un’Inghilterra smokefree verranno consegnati a circa 1 fumatore ogni 5, ovvero un milione di individui, un kit per il vaping gratuito, insieme alla possibilità di usufruire di assistenza motivazionale professionale.
A partecipare all'evento, coordinato dal prof. Ronny Lesmana (docente di Fiosiologia della Facoltà di Medicina dell'Università di Padjadjaran e membro del progetto Replica) anche l'ambasciatore italiano a Jakarta, Capo dell'Ufficio economico e commerciale, Giovanni Finarelli. Con lui il fondatore del CoEHAR, prof. Riccardo Polosa che ha portato i saluti dell'ateneo catanese alla kermesse indonesiana.
La giornata ha avuto particolare interesse per i danni da fumo sulla fertilità, sia maschile che femminile. In Italia, infatti, i tassi di infertilità registrati dalle donne e dagli uomini fumatori sono il doppio di quelli dei non fumatori.
Il modello svedese combina le raccomandazioni della Convenzione quadro dell'OMS Framework Convention for Tobacco Control (FCTC), tra cui la riduzione dell'offerta e della domanda di tabacco, il divieto di fumare in determinati luoghi, ma aggiunge un elemento importante: l'accettazione dei prodotti senza fumo come alternative meno dannose.
Polosa a Motore Sanità: "Bisogna smetterla di enfatizzare i rischi senza considerarne i benefici. L'Italia deve riaccendere i riflettori sulla sensibilizzazione antifumo, integrando il principio di precauzione con quello del rischio ridotto"
Tra le ragioni principali alla base della dipendenza da fumo, sono stati individuati stress, nervosismo e senso di solitudine. Il 10% ha riportato che fumare le rende meno nervose e il 6.6% identifica il fumo come “un compagno che non le abbandona”.
L’algoritmo creato dai ricercatori del CoEHAR per tracciare e monitorare le abitudini alimentari, che individua i singoli alimenti presenti in un’immagine, rappresenta un passo avanti nella ricerca applicata alla disassuefazione dal fumo e potrebbe essere applicato anche ad altri campi di ricerca.
“La riduzione del danno è la chiave di ricerca per la scienza del futuro. Ridurre i danni significa migliorare la qualità di vita delle persone e consentire loro una libera scelta” – cosi il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, ha inaugurato stamane la seconda fase del progetto di ricerca Replica 2.0 che vedrà la collaborazione internazionale di 5 Paesi diversi. “Catania dunque ancora una volta capitale mondiale della ricerca antifumo grazie alle attività di ricerca avviate dal CoEHAR”.