Negli ultimi giorni, la notizia della diffusione di una variante più contagiosa del Covid-19 in Inghilterra ha destato molta preoccupazione. Ma cosa rappresenta questa mutazione? È davvero così pericolosa?
Il Prof. Riccardo Polosa è stato intervistato dalla rivista internazionale Filter per spiegare i risultati del più lungo follow up mai realizzato sui pazienti fumatori affetti da BPCO che sono passati al vaping
I ricercatori del CoEHAr hanno appena reso noti i risultati del più lungo follow up mai realizzato su pazienti fumatori affetti da BPCO, la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Secondo lo studio “COPD smokers who switched to E-cigarettes: health outcomes at 5-year follow up”, l'utilizzo regolare delle sigarette elettroniche comporta dei benefici in termini di salute per tutti quei pazienti fumatori affetti di BPCO, che non vogliono o non riescono a smettere di fumare.
Con l’avvento sul mercato dei dispositivi a rischio ridotto e il diffondersi del concetto di riduzione del danno e relative strategie, si è capito come il fumare in se e per sè sia un’esperienza emozionale e sensoriale molto più complessa da eradicare. Non una semplice dipendenza dall’atto, ma un legame emotivo profondo che si instaura con un’abitudine che ci accompagna in momenti della vita particolari
Secondo le stime, le patologie non trasmissibili quali malattie cardiovascolari, metaboliche oncologiche e respiratorie causano oltre 15 milioni di morti. Per tali patologie, uno dei fattori di rischio più diffusi è il fumo, che nei soggetti maschili è una dipendenza associata a disfunzioni erettili e parametri spermatici alterat
Francesco ha 55 anni e svapa da 5. Ha scritto a noi dicendo che grazie alle sigarette elettroniche ha smesso completamente di fumare dopo 42 anni di fumo di sigaretta convenzionale.