giovedì, Novembre 21, 2024
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EURISPES: il 68,6% dei fumatori non ha mai provato a smettere

Interessanti i dati in merito al consumo e utilizzo dei prodotti privi di combustione: “il 62,7% degli utilizzatori di tali prodotti ritiene che lo Stato dovrebbe considerare l’utilizzo della sigaretta elettronica tra i fumatori che altrimenti continuerebbero a fumare in ogni caso. Secondo il 91,9% degli utilizzatori di prodotti a tabacco riscaldato, lo Stato, nel caso in cui fosse scientificamente provata l’esistenza di prodotti senza combustione meno dannosi rispetto a quelli tradizionali, avrebbe il dovere di promuovere campagne di informazione ed è altrettanto alta la percentuale di quanti vorrebbero una riduzione della tassazione su tali prodotti (90,1%)”.

UK: Accantonato il divieto di fumo ai nati dopo il 2009

Il disegno di legge di Rishi Sunak, il Primo Ministro inglese che ha ieri annunciato elezioni anticipate al 4 di Luglio, sarà messo da...

Global Action to End Smoking: nuovo approccio all’harm reduction 

La Foundation for a Smoke-Free World cambia volto, presentandosi per la prima volta durante un evento di lancio a Washington lunedì 13 maggio: la nuova Global Action to End Smoking snellisce il proprio programma, implementando le linee guida con nuovi programmi a sostegno di ricerca ed educazione.

Fitoterapia: un aiuto naturale per chi vuole smettere di fumare

Oggi esistono diversi dispositivi e tecniche che aiutano a liberarti dalla dipendenza delle sigarette, ma ce n’è una che forse non tutti conoscono, la fitoterapia, che prevede l’uso di piante medicinali per contrastare il nervosismo causato dall’astinenza dal fumo e per ripulire l'organismo dalla nicotina. 

Fumatori con diabete: un aiuto dalle terapie comportamentali

La review si è concentrata sull’analizzare le terapie comportamentali più importanti per i percorsi di cessazione, ovvero il metodo delle 5A, la terapia cognitivo-comportamentale, il colloquio motivazionale, la gestione della contingenza, l’health coaching e il counselling. Su un totale di 1615 studi analizzati sia nella struttura che nei risultati, è emerso che solo 8 rientravano perfettamente nel campo di indagine (3 per il metodo delle 5A, 4 per quello dell’intervista motivazionale e 1 per il counselling). Un gap che dimostra come un certo numero di

Royal College of Physicians: prove solide di riduzione del danno per le ecig

I risultati vengono sintetizzati in oltre 50 raccomandazioni, che indagano i trend sull’uso del tabacco combusto e dei prodotti  per lo svapo, i diversi effetti sulla salute delle persone che fumano, svapano o non fanno nessun uso di tabacco, i dilemmi di etica legati all’uso delle ecig, il danno ambientale e il ruolo dell’industria nella diffusione e regolamentazione delle sigarette elettroniche.

CoEHAR, UNICT: non è dimostrato collegamento tra svapo e insufficienza cardiaca

A meno che non riescano a eliminare queste possibili spiegazioni, e al momento non possono, gli autori non dovrebbero nemmeno cominciare a parlare di nesso di causalità. Questi atteggiamenti poco seri minano la credibilità’ della comunità’ scientifica e spaventano inutilmente la popolazione.

UK, si del Parlamento sul Tobacco and Vapes Bill

"Sebbene l'intenzione di contrastare la crescente epidemia di fumo tra la popolazione sia lodevole, il divieto sui prodotti privi di combustione sta sollevando preoccupazioni. È dimostrato che questi prodotti sono molto meno dannosi delle sigarette: insieme alle sigarette elettroniche, ai vari aromi e ad altri prodotti contenenti nicotina, come le bustine, sono stati cruciali nell'aiutare milioni di fumatori a smettere. Il disegno di legge sta creando un pericoloso precedente di disparità nella legislazione nei diversi gruppi sociali e rischia di essere applicato ad altri prodotti meno dannosi che sono stati cruciali nel combattere il fumo", ha dichiarato Michael Landl, direttore della World Vapers Alliance.

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