Le motivazioni dell'annullamento di quella che sarebbe stata la riunione più importante per le sorti della regolamentazione dei prodotti da tabacco in tutto il mondo sono ufficialmente legate all'attuale situazione di sicurezza a Panama, in questi giorni scenario di proteste di massa che hanno portato in piazza più di 30mila persone. Per la COP10, Panama aspettava più di 1500 persone tutti tra i massimi esperti di salute pubblica dei governi di tutto il mondo.
"L’aspetto più importante è che, nonostante l'utilizzo di macchinari diversi e variazioni nella metodica di esposizione, nel caso della citotossicità (NRU assay), la tossicità della e-cig è nettamente inferiore a quella della sigaretta classica”.
“Diasmoke Free Working Group” ha affrontato il tema del fumo di sigaretta tra i pazienti diabetici e ha inviato all'American Diabetes Association ADA una lettera per suggerire una correzione delle linee guida riguardanti l'uso di sigarette elettroniche tra i pazienti con diabete.
Un sondaggio, condotto su circa 70000 svapatori adulti americani esclusivi e non, ha evidenziato che gli aromi più utilizzati per smettere di fumare sono quelli alla frutta, ai prodotti da forno e al cioccolato. Gusti considerati utili anche per prevenire e diminuire il rischio di ricadute, ma il timore per la dipendenza giovanile incoraggia regolamentazione statali rigide.
91 esperti di riduzione del danno, tra cui i membri del CoEHAR, il Centro di Eccellenza per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università di Catania, hanno inviato una lettera alla commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, per sollecitare l’importanza dell’applicazione del principio della riduzione del rischio nella definizione delle politiche pubbliche di contrasto al fumo.
I risultati suggeriscono che se il 50% dei fumatori passasse a prodotti a rischio ridotto come le sigarette elettroniche o i prodotti a tabacco riscaldato, il servizio sanitario nazionale potrebbe potenzialmente risparmiare 722 milioni di euro in termini di malattie legate al fumo.
Una ricerca presentata allo European Respiratory Society International Congress a Milano, e condotta su un campione di quasi mezzo milione di partecipanti, ha dimostrato che il fumo accorcia i frammenti finali dei cromosomi, i telomeri appunto, nei globuli bianchi del nostro sistema immunitario.