Tre nuovi studi sulla sigaretta elettronica in uscita a breve dai laboratori di ricerca italiani. Si tratta dei tre protocolli di studio sull'uso dei vaporizzatori personali ai quali sta lavorando il team della Fisiopatologia Respiratoria Allergologica dell'AOU di Cagliari diretto dal prof. Stefano Del Giacco.
Ieri, martedì 6 Febbraio, è stato fatto un nuovo ed importante passo per la ricerca sulle e-cig. Il Public Health England (PHE), l’autorità sanitaria inglese, ha pubblicato - dopo tre anni dal precedente - il nuovo rapporto sulle sigarette elettroniche che riguarda: la regolamentazione, i modelli di utilizzo, l'efficacia nella cessazione del fumo, la sicurezza della nicotina e i nuovi prodotti a base di tabacco riscaldato.
"Scienza e Contro-scienza" - è ormai questo il tema del dibattito sugli strumenti alternativi al fumo in tutto il mondo. "Ci si batte tra il bene ed il male senza pensare che in mezzo c'è comunque la soluzione più ragionevole. Tra titoloni e grandi servizi, da un lato si parla dello studio condotto dalla New York University secondo il quale le sigarette elettroniche danneggerebbero il Dna, dall'altro, si aggiunge la notizia che anche l'FDA avrebbe rimandato la decisione sulla commercializzazione oltreoceano dei dispositivi Iqos. Sarà vero?
Giovedì 25 Gennaio alle ore 19 al Plaza Hotel di Catania i medici del centro antifumo catanese presenteranno i dati dei progetti Diasmoke e Smart-Dia e festeggeranno i pazienti che, come in una favola, hanno proprio smesso di fumare. La serata sarà occasione speciale per partecipare al cocktail party riservato ai pazienti ed allo spettacolo di intrattenimento a cura del gruppo italo-brasiliano Casa do Samba.
Il prof. Riccardo Polosa, coordinatore del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, incontrerà Giovedì 25 Gennaio alle ore 19 al Plaza Hotel di Catania il gruppo di pazienti diabetici che ha partecipato al progetto di studio dell'Università degli Studi di Catania volto a far smettere di fumare.
Riportando l'esempio del toast bruciato, Polosa ha spiegato alla Commissione Parlamentare inglese che molte delle notizie diffuse dai media si basano su valutazioni di laboratorio che non rispettano standard di riferimento ufficiali.
Mentre lo Stato in Italia equipara le sigarette convenzionali a quelle elettroniche, in Inghilterra - proprio in queste ore - l'attenzione mediatica è concentrata sulle prove scientifiche italiane. Pubblicati proprio oggi dalla rivista scientifica "Scientific Report" del gruppo Nature, i risultati dello studio tutto italiano erano attesi già da mesi dalla comunità scientifica internazionale.
Secondo una ricerca pubblicata sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, e poi diffusa anche dai media nazionali e internazionali, il "fumo elettronico" attiverebbe una risposta immunitaria che potrebbe portare a infiammazione delle vie respiratorie. Le preoccupazioni diffuse sulla base di questi risultati non raccolgono, però, l’approvazione del Comitato Scientifico Internazionale per la Ricerca sulla sigaretta elettronica guidato dal prof. Riccardo Polosa dell’Università degli Studi di Catania.