In uno studio pionieristico, il team di ricerca ha esplorato la colorazione dentale tra gli ex fumatori che utilizzavano sigarette elettroniche (ecigs) e prodotti a base di tabacco riscaldato (HTP), rivelando una scoperta notevole: coloro che utilizzano prodotti a base di nicotina senza combustione mostrano denti significativamente più bianchi rispetto ai fumatori di sigaretta convenzionale.
Nell'estate del 2013, dopo due anni tra arruolamenti e follow-up, vede la luce il primo studio randomizzato controllato sulla sigaretta elettronica. Lo studio ECLAT. Uno studio epocale che forniva per la prima volta l'evidenza che la sigaretta elettronica poteva aiutare a smettere di fumare, anche in coloro che non avevano nessuna voglia di smettere.
"L’aspetto più importante è che, nonostante l'utilizzo di macchinari diversi e variazioni nella metodica di esposizione, nel caso della citotossicità (NRU assay), la tossicità della e-cig è nettamente inferiore a quella della sigaretta classica”.
“Diasmoke Free Working Group” ha affrontato il tema del fumo di sigaretta tra i pazienti diabetici e ha inviato all'American Diabetes Association ADA una lettera per suggerire una correzione delle linee guida riguardanti l'uso di sigarette elettroniche tra i pazienti con diabete.
Un sondaggio, condotto su circa 70000 svapatori adulti americani esclusivi e non, ha evidenziato che gli aromi più utilizzati per smettere di fumare sono quelli alla frutta, ai prodotti da forno e al cioccolato. Gusti considerati utili anche per prevenire e diminuire il rischio di ricadute, ma il timore per la dipendenza giovanile incoraggia regolamentazione statali rigide.
Una ricerca presentata allo European Respiratory Society International Congress a Milano, e condotta su un campione di quasi mezzo milione di partecipanti, ha dimostrato che il fumo accorcia i frammenti finali dei cromosomi, i telomeri appunto, nei globuli bianchi del nostro sistema immunitario.
Lo studio “Varenicline and counseling for vaping cessation: A double-blind, randomized, parallel-group, placebo-controlled trial“, dimostra per la prima volta che l’utilizzo della vareniclina in un programma di cessazione tra chi utilizza le sigarette elettroniche e intende smettere, può risultare efficace nell’astinenza totale. Il tasso di astinenza dalla sigaretta elettronica nel gruppo vareniclina si è attestato al 34,3%, significativamente superiore a quello del 17,2% rilevato nel gruppo placebo. Inoltre, la vareniclina ha dimostrato di avere un profilo di sicurezza accettabile.
I dati della revisione hanno mostrato che se sei persone su 100 smettessero usando terapie sostitutive della nicotina, da otto a dodici smetterebbero usando sigarette elettroniche contenenti nicotina. Ciò significa che da due a sei persone in più su 100 potrebbero potenzialmente smettere di fumare con sigarette elettroniche contenenti nicotina.