giovedì, Novembre 21, 2024
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Cochrane: ecig più efficaci dei metodi tradizionali per smettere 

L’ultimo aggiornamento di una delle revisioni più autorevoli nel campo della ricerca sul fumo elettronico ha trovato un numero elevato di prove ad alta certezza secondo le quali le ecig sono più efficaci dei metodi tradizionali per smettere

In campo scientifico, la battaglia per l’effettivo sdoganamento del fumo elettronico come strumento complementare ai metodi tradizionali per smettere di fumare si svolge a colpi di studi e prove scientifiche. 

Stabilire con un certo grado di certezza che questi strumenti possono rappresentare un’effettiva svolta nella lotta al fumo e nell’abbassamento dei tassi di fumatori a livello mondiale, garantirebbe l’accesso ai dispositivi alternativi a rilascio di nicotina in un’ottica diversa per tutti quei fumatori che vogliono smettere, configurando percorsi terapeutici all’avanguardia ed efficaci.

Secondo l’ultimo aggiornamento della Cochrane review, una delle fonti più autorevoli nel settore, in grado di valutare e comparare i risultati di un numero elevato di studi nel campo del fumo elettronico, aggiungendone sempre di nuovi, nel suo recente aggiornamento pubblicato qualche mese fa, ha trovato un elevato numero prove ad alto grado di certezza, secondo le quali le persone che utilizzano le ecig hanno più possibilità di smettere rispetto a chi utilizza i metodi tradizionali.

Alcune prove suggeriscono inoltre che chi utilizza sigarette elettroniche contenenti nicotina abbia percentuali di abbandono nel lungo periodo maggiori rispetto alle ecig prive di nicotina, sebbene ci siano meno dati a disposizione che confermino questa teoria.

Nella revisione sono stati inseriti un totale di 78 studi, per oltre 22000 partecipanti. Di questi studi, 17 sono stati inseriti ex novo dall’ultima revisione (che ricordiamo appartenere al 2021).

I dati della revisione hanno mostrato che se sei persone su 100 smettessero usando terapie sostitutive della nicotina, da otto a dodici smetterebbero usando sigarette elettroniche contenenti nicotina. Ciò significa che da due a sei persone in più su 100 potrebbero potenzialmente smettere di fumare con sigarette elettroniche contenenti nicotina.

Secondo il dott. Jamie Hartmann-Boyce, professore associato dell’Università di Oxford ed editore del Cochrane Tobacco Addiction Group, uno degli autori della Cochrane review:

“Le sigarette elettroniche hanno generato molti malintesi sia nella comunità della salute pubblica che nella stampa popolare sin dalla loro introduzione oltre un decennio fa. Questi malintesi scoraggiano alcune persone dall’usare le sigarette elettroniche come strumento per smettere di fumare. Fortunatamente, sempre più prove stanno emergendo e forniscono ulteriore chiarezza. Con il supporto di Cancer Research UK, cerchiamo ogni mese nuove prove come parte di una revisione sistematica vivente. Identifichiamo e combiniamo le prove più forti dagli studi scientifici più affidabili attualmente disponibili“.

Le prove fin qui raccolte costituiscono una base sufficientemente valida per poter garantire alternative efficaci e sicure per tutti coloro che cercano di mettere di fumare. Sono però necessarie ulteriori prove sia per raccogliere statistiche su dispositivi elettronici sempre più performanti e sicuri che per garantire l’inserimento di dati sugli effetti a lungo termine in termini di salute umana.

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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