“É una grande soddisfazione rilevare che la nostra prima norma tecnica – pubblicata dalla Commissione Europea lo scorso settembre – sia giá stata adotatta da ben 14 enti di normazioni europei” – è con questa affermazione che il prof. Riccardo Polosa ha introdotto i lavori del meeting annuale del tavolo tecnico CEN/TC 437 “Electronic cigarettes and e-liquids” tenutosi nei giorni scorsi a Milano.
Si tratta di un report tecnico che specifica esattamente cosa misurare nelle emissioni da sigarette elettroniche prima di metterle in commercio.
Polosa – nel suo ruolo di Presidente del gruppo di lavoro europeo CEN/TC437 dedicato alla definizione di requisiti e test per le emissioni provenienti dalle sigarette elettroniche – ha più volte sottolineato l’importanza strategica di dover stabilire in fretta le condizioni e i parametri degli strumenti necessari per una valutazione seria delle emissioni da e-cig.
L’incontro milanese ha sancito, in tal senso, la svolta definitiva e il raggiungimento di un ampio consenso dato che la norma sta venendo progressivamente adottata dai National Standard Bodies (n.d.r. i comitati di normazione a livello nazionale – per es. UNI per l ‘Italia).
La nuova norma tecnica (CEN/TR 17236:2018) elenca i costituenti da misurare nell’aerosol delle sigarette elettroniche e per ognuno di essi (carbonili, nicotina, metalli) dettaglia i metodi da utilizzare per attenersi a standard di qualità e sicurezza.
Una normazione equa e proporzionata con standard chiari e riconoscibili è indispensabile per garantire il consumatore e orientare la regolamentazione.
“I rischi per i consumatori possono essere affrontati solo richiedendo ai produttori di garantire la massima sicurezza e qualità dei prodotti – ha spiegato Polosa – oggi più che mai i consumatori hanno bisogno di verità e di certezze, non di bufale mediatiche”.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.