Corea del Sud, Isola di Jeju. Si è appena concluso il convegno CORESTA SSPT 2015 “Smoke Science and Product Technology” al quale hanno partecipato centinaia di scienziati di tutto il mondo per parlare di antifumo e delle possibili alternative per smettere di fumare, tra cui anche la sigaretta elettronica.
Danni o benefici provocati dal tabacco in generale sono stati al centro dell’attenzione dei relatori, che in una quattro giorni di convegno – tenutosi dal 4 all’8 Ottobre proprio nella meravigliosa Isola di Jeju (Corea del Sud) – hanno cercato di proporre possibili soluzioni alla diffusione del fumo di sigaretta convenzionale.
“Il Gruppo CORESTA sta lavorando attivamente nella produzione di dati scientifici validi nell’intento di indirizzare l’industria del tabacco nelle sfide attuali e future per una maggiore riduzione del danno” – ha detto nel suo messaggio di apertura Marco Prat, presidente della Commissione Scientifica di CORESTA.
Il Cooperation Centre for Scientific Research Relative to Tobacco ha svolto un ruolo importante per favorire una cooperazione internazionale a lavorare attivamente sulle aree di ricerca legate al tabacco nel corso degli ultimi 60 anni. “Tuttavia – ha spiegato Jae-Min PARK, direttore tecnico di KT&G – i requisiti normativi in tutto il mondo sono in aumento e le sigarette elettroniche stanno guadagnando una popolarità globale. E’ chiaro che i regolamenti, le valutazioni e i test dei prodotti del tabacco dovrebbero essere basate su dati scientifici ed è per questo che le riunioni congiunte con i gruppi di studio e gli scienziati di tutto il mondo hanno facilitato il dialogo globale, la discussione ed il dibattito concreto sul tema”.
E’, infatti, in questo contesto che l’intervento del responsabile scientifico LIAF, il prof. Riccardo Polosa, da sempre impegnato nella lotta al fumo e nella Ricerca di valide soluzioni al problema, è risultato essere il più atteso della kermesse.
Durante la sua presentazione, il professore catanese ha illustrato i promettenti risultati intermedi di uno studio in corso presso l’Università di Catania sull’efficacia di un trattamento integrato di smoking cessation in fumatori diabetici (progetto SMART-DIA), avanzando anche l’ipotesi di un progetto futuro sulla stessa tipologia di pazienti da poter avviare a un percorso antifumo che preveda l’utilizzo della sigaretta elettronica. A tal proposito, ecco quanto affermato dal noto scienziato italiano:
“Il dibattito sui potenziali benefici o danni causati dalla sigaretta elettronica rimane ancora accesso. In particolare, gli studi di laboratorio hanno prodotto dati tossicologici controversi poiché i protocolli sperimentali utilizzati non riproducono le reali condizioni di utilizzo delle e-cig. E’ dunque imperativo spostare la valutazione tossicologica direttamente sul corpo umano e correlarla con indicatori di salute comprensibili. In futuro, bisognerà focalizzarci sulle analisi di biomarcatori di esposizione al fumo di tabacco ed integrare questi dati con quelli degli effetti biologici/fisiologici”.