A Varsavia torna puntuale l’atteso appuntamento con il Forum Globale della Nicotina. Come ogni anno, il GFN aprirà le porte a più di cinquecento tra specialisti, scienziati, medici e operatori del settore.
La kermesse si terrà dal 13 al 15 Giugno e valuterà l’impatto della nicotina sull’utilizzo di strumenti alternativi al fumo di sigaretta convenzionale. Lo scopo è quello di promuovere una regolamentazione efficace e proporzionata dei prodotti di nicotina più sicuri e del loro uso. La conferenza esamina, infatti, la scienza in rapido sviluppo in relazione alla nicotina e al suo utilizzo, comprese le risposte politiche e normative.
Ancora una volta, il GFN vedrà la presenza conclamata del direttore del CoEHAR, prof. Riccardo Polosa. Tra i primi al mondo a sostenere, già anni fa, che l’allarmismo sulla nicotina è altamente ingiustificato: “Chi sovrastima i rischi legati all’assunzione di nicotina fa uno spregio alle evidenze scientifiche che dimostrano come questo psicostimolante di largo consumo non è cancerogeno, non provoca danni ai polmoni e non è un veleno. Sebbene la nicotina può provocare una accelerazione del battito cardiaco e un aumento della pressione, non è un fattore di rischio significativo per eventi cardiovascolari“.
Novità di quest’anno per il palcoscenico del GFN sarà la presenza di due illustri esponenti del CoEHAR, il prof. Massimo Caruso e il prof. Pasquale Caponnetto dell’Università degli Studi di Catania.
Coordinatore del Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e autore di importanti studi sull’efficacia delle elettroniche come terapia sostitutiva nei casi di schizofrenia, il prof. Caponnetto presenterà a Varsavia una relazione sulla dipendenza tabagica e sulla possibilità di ridurre il danno da fumo per i pazienti affetti da particolari patologie.
Dopo le notizie dei giorni scorsi su “improbabili” effetti nocivi dei liquidi per sigarette elettroniche, il prof. Caruso, esperto di malattie respiratorie, patologia e immunopatologia del CoEHAR, presenterà invece una relazione sui liquidi che inibiscono la crescita di batteri patogeni in vitro. Non a caso, proprio di recente, Caruso si è espresso commentando i risultati di diversi studi condotti in tutto il mondo che spesso sono lontanissimi dalle reali modalità di utilizzo dei prodotti. “In generale – ha detto Caruso – i liquidi non vengono assunti per via endovenosa e pertanto i risultati di studi condotti seguendo queste metodiche sono davvero lontani dalla realtà”.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.