Smettere con il vaping, e dunque con la nicotina, è possibile: un traguardo raggiungibile, secondo uno studio recentemente pubblicato, grazie all’uso combinato della vareniclina e di un percorso di counseling studiato appositamente per il vaping. Ma cosa comporta?
Utilizzare i prodotti elettronici per smettere di fumare sta ormai diventato una scelta di salute consapevole tra molti fumatori che non riescono a dire addio alle sigarette.
La decisione di scegliere il vaping, sebbene non si tratti di uno switch da un prodotto all’altro, bensì di attuare una strategia che da un lato mitiga gli effetti collaterali del fumo combusto e dall’altro porta a una diminuzione del numero di sigarette, comporta comunque l’assunzione di nicotina e l’indulgere in un’abitudine i cui effetti a lungo termine devono ancora essere stabiliti con certezza.
Ma è possibile smettere anche con il vaping? Se si, può un farmaco, in questo caso la vareniclina, aiutare?
Secondo un gruppo di ricercatori di Catania, la risposta è positiva: in uno studio pioneristico, si è valutato l’utilizzo combinato della vareniclina, un farmaco presente anche nei percorsi di smoking cessation, abbinato a un percorso di consulenza per la cessazione da sigaretta elettronica.
Lo studio ha rivelato che l’inclusione della vareniclina in un piano di consulenza personalizzato può aumentare le chance di successo in tutti quegli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche che intendono dire addio anche la vaping. Una teoria confermata anche dai risultati dello studio: il tasso di astinenza dalla sigaretta elettronica nel gruppo che ha utilizzato questa combinazione si è attestato al 34,3%, significativamente superiore a quello del 17,2% rilevato nel gruppo di controllo.
Ma come funziona la vareniclina? Il farmaco aumenta i livelli tonici di dopamina, portando a diminuire la soddisfazione derivante dal vaping e al contempo attenuare o eliminare i sintomi dell’astinenza da sigaretta elettronica.
Una strategia che deve essere attentamente valutata da esperti della cessazione: i ricercatori del COEHAR si sono avvalsi dell’esperienza maturata in anni di studio sugli utilizzatori duali, esclusivi ed ex-fumatori, impostando un percorso studiato apposta per il vaping.
Questa strategia integrata comporta un raddoppio delle possibilità di smettere anche con le sigarette elettroniche, rispetto a un campione della popolazione che non utilizza alcuna forma di intervento.
Ma l’effetto secondario più rilevante di questo approccio riguarda la possibilità di rispondere ad alcune dei dubbi che impediscono alle linee di salute pubblica di abbandonare un atteggiamento precauzionale nei confronti del vaping: la vareniclina si è rivelata efficace e sicura grazie a decenni di ricerche sulla cessazione del fumo, risultati che si riflettono in questo studio focalizzato sulle persone che usano sigarette elettroniche e intendono smettere di svapare.
Nonostante siano necessari studi più lunghi per valutare gli effetti a lungo termine dell’uso esclusivo delle sigarette elettroniche, soprattutto su una popolazione che non hai mai fumato per poter valutare attentamente quale danno derivi dal vaping, questo studio rappresenta un punto di partenza ottimale per tutti gli svapori che hanno deciso di smettere con la nicotina.
Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.